mercoledì 16 aprile 2008

Terra amata: Monte-Carlo, Nadal ai nastri di partenza


E' scattato il conto alla rovescia per Monte-Carlo. Se la stagione della terra battuta si è aperta già in questi giorni con Valencia e l'Estoril, sarà il torneo del Principato di Monaco a catalizzare l'attenzione sull'avvio in grande stile delle settimane del rosso. E lì per Rafa Nadal sarà il momento della verità. Il numero due del mondo arriva all'appuntamento del Country Club da superfavorito. Ma da mesi non vince un titolo, pur avendo raggiunto ottimi piazzamenti come la finale di Miami e la semifinale agli Open di Melbourne. Sembra che lo spagnolo abbia recuperato una buona condizione fisica dopo tutto il chiacchiericcio sui problemi alle ginocchia, che si trascina dagli Us Open. Prima di affrontare Davydenko in finale a Miami, aveva disputato partite ad ottimi livelli: bene con Berdych in semi, ma anche con Blake nei quarti. E' la costanza che preoccupa: gli up-and-down per Nadal ultimamente sono una realtà. Come è accaduto appunto nella sfida con Davydenko, dove il vero Rafa non è neanche sceso in campo. E dove il russo ha dominato senza problemi dal primo all'ultimo gioco, con Nadal che non riusciva a mettere in atto la minima reazione e si faceva a tratti letteralmente prendere a pallate. Certo, è proprio lo spagnolo a dire spesso nelle sue interviste che "this is tennis": si vince e si perde. Lo fa perfino Roger, ultimamente. D'altra parte, anche lo scorso anno Nadal era stato a lungo a digiuno, è vero, nella stagione del veloce, ma aveva spuntato il titolo a Indian Wells liquidando Djokovic in due set. Adesso arriva nel suo regno, nella stagione europea, dove l'imperativo è uno solo: vincere. Restando sempre "up", senza improvvisi "down".


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