sabato 31 maggio 2008

Gonzalez spezza il sogno
francese di Stan Wawrinka


Fernando Gonzalez ha fermato la corsa di Stanislas Wawrinka. Agli ottavi di svizzeri ne vedremo solo uno, il più famoso Roger Federer, che ha vinto e convinto contro il croato Mario Ancic. E pensare che Stan era partito bene, vincendo due set con un gioco sicuro e con un'ottima tenuta di campo contro l'argentino, che alla fine del secondo set perso spaccava con energia la racchetta. E il terzo set sembrava mettersi altrettanto bene per Wawrinka, che filava via fino al 3-0, con un break di vantaggio su Mano de Piedra. Per fermarsi però lì e perdere tre set di fila. Il Wawrinka che abbiamo visto da quel punto in poi non è stato più lo stesso. Ha perso sicurezza, il servizio è calato, il gioco pure, tornato solo a sprazzi. E Gonzalez, da quello 0-3 nel terzo set, ha sempre tenuto in mano saldamente il gioco. Forse qualcosa hanno fatto anche le sceneggiate di Gonzalez, maestro nelle polemiche, che oggi tanto simpatiche non sono state, per palle contestate o per discussioni varie. E che alla fin fine hanno pesato sul tennis dello svizzero che, dopo aver vinto per 7-5 6-2, ha ceduto gli ultimi tre set tutti per 6-4 al sudamericano. Nessun problema invece per Federer a liquidare Mario Ancic, da cui sinceramente ci si aspettava più resistenza. Il servizio, punto di forza del croato, non ha funzionato un granchè, e negli scambi a dominare è stato sempre l'elvetico. Che alla fine ha vinto in tre set: 6-3 6-4 6-2. Domani ci sono Nadal e Djokovic. Pioggia permettendo. Si parte con gli ottavi.


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venerdì 30 maggio 2008

Simone se ne va, che peccato!


Non è riuscito a fare il miracolo, Simone Bolelli. Llodra, sostenuto alla grande dal pubblico di casa, ha vinto una partita molto equilibrata contro l'azzurro, decisa da ben due tie-break: 7-6 (7-2) 6-4 7-6 (7-5) infatti il punteggio finale a favore del francese. Peccato!

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Rafa agli ottavi: vittoria-sprint contro il finlandese Nieminen


Nadal è agli ottavi. Contro il finlandese Jarkoo Nieminen lo spagnolo ha vinto in poco meno di due ore, in un match che è apparso fin dall'inizio a senso unico: 6-1 6-3 6-1 il risultato finale. Non sembra dunque si sia affaticato troppo, il maiorchino, nonostante la maratona a cui è stato costretto dal calendario, "aggiustato" per colpa della pioggia. Rafa ha dovuto giocare le sue prime tre partite per tre giorni di seguito, in un tour de force che però non gli è pesato più di tanto. I suoi risultati sono andati infatti in crescendo. Dopo un primo turno in cui era parso che soffrisse un po', il secondo match è stato molto più facile, e ancora di più lo è stata questa terza prova. L'acclimatamento e la confidenza con campi e superfici ha sicuramente fatto bene a Rafa. Che adesso aspetta il vincente tra Youzhny e Verdasco. Passa al termine di un lunghissimo match di cinque set (tre ore e 47) uno degli eroi di casa, Julien Benneteau, che elimina Alejandro Falla per 1-6 7-6 6-3 6-7 6-0. E intanto sta soffrendo sul Centrale del Roland Garros Simone Bolelli contro il fancese Llodra. Dopo aver perso il primo set per 7-6 (7-2) era andato avanti per 3-0 nel secondo breakkando l'avversario. Ma non è riuscito a gestire il vantaggio e ha perso il secondo set per 6-4. Nel terzo conduce per 5-4, ma senza vantaggi break.

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giovedì 29 maggio 2008

Bolelli al debutto sullo Chatrier


Scenderà in campo sul Centrale del Roland Garros domani Simone Bolelli, che gioca il suo terzo turno "fuori casa" contro il francese Michael Llodra. Terza partita della giornata la sua, sul mitico Chatrier. Llodra non sarà un avversario facile per Bolelli e troverà anche il sostegno del pubblico parigino. Ma Simone scenderà in campo carico e con grande fiducia nelle sue capacità. Il suo tennis, lo abbiamo visto contro Baghdatis e contro Del Potro, è solido. E adesso è arrivata anche la benedizione di Re Roger.

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Devilder resiste solo un set
Poi, è Rafa Nadal-show


E' riuscito a resistere soltanto per un set, poi ha dovuto cedere al re del Roland Garros. Nicolas Devilder ha perso in tre set (6-4 6-0 6-1) da Rafael Nadal, in un'ora e 54 minuti, con il maiorchino che è riuscito a inanellare 13 giochi di fila contro il francese. "Ho avuto una palla break sul 4-4, l'ho sbagliata. Poi, stavo spesso lontano dalla linea di fondo... e ho corso molto", dice Nicolas all'uscita dal campo. E Nadal: "Ho giocato bene soprattutto negli ultimi due set". Al prossimo turno, dall'altra parte della rete ci sarà il finlandese Nieminen. I precedenti: 4-0 per il re della terra rossa.

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Fuori Nalbandian e Andreev
A sorpresa vince Chardy


E' un francese a firmare l'impresa della giornata. Jeremy Chardy, wild card al Roland Garros, ha eliminato in cinque set la testa di serie numero 6 David Nalbandian, semifinalista a Monte-Carlo. L'argentino nei primi due set sembrava avviato verso una facile vittoria con un parziale di 6-3 6-4. E invece il francese, numero 145 al mondo, recuperava alla grande e riusciva a sconfiggere il numero 10 mondiale dopo tre ore e due minuti di battaglia. Diciotto ace, 40 vincenti e 8 palle-break su 18 convertite sono i numeri della sua vittoria. Negli ultimi quattro anni qui al Roland Garros Nalbandian, come segnala l'Atp, aveva sempre raggiunto almeno i sedicesimi di finale, e nel 2004 e nel 2006 era arrivato in semi, perdendo rispettivamente da Gaudio e da Federer. Ora Chardy incontrerà il russo Dmitry Tursunov. Procede sempre bene Stanislas Wawrinka, vincitore contro Marin Cilic per 7-6 (7-3), 7-6 (7-4), 6-1. Adesso lo aspetta Gonzalez, "un giocatore difficile", dice, "che in passato mi ha battuto quattro volte, ogni volta con facilità. Ma erano due anni fa. Oggi credo di essere migliorato, sono nei top ten, gioco meglio, credo di avere tutto ciò che mi occorre per batterlo. Ma sarà dura. Per me è comunque un vantaggio incontrarlo sulla terra battuta". David Ferrer, che non viene esattamente da un buon periodo, ha distrutto uno degli eroi di casa, Fabrice Santoro: 6-0 6-1 6-0 il punteggio finale a favore dello spagnolo. Anche un altro spagnolo, Tommy Robredo, passa, anche se non altrettanto facilmente, contro Marc Gicquel: perso il primo set al tie-break, mette a segno un triplo 6-4. Hewitt ancora senza problemi contro Mardy Fish (6-4 6-3 6-2), come anche Mikhail Youzhny contro Maximo Gonzalez (6-3 6-2 6-2). Fuori a sorpresa la testa di serie numero 27 Igor Andreev: passa l'americano Robby Ginepri per 4-6 6-2 7-6 (7-5) 6-2. Fuori Chela contro Verdasco.

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Federer al terzo turno, ma Montanes gli strappa un set


Arriva al terzo turno, ma dopo un match di quattro set, Roger Federer, che ha la meglio contro Albert Montanes, a cui deve cedere il primo set al tie-break (7-5), ma poi recupera e vince gli altri tre per 6-1 6-0 6-4. Lo svizzero ha detto spiegato di aver sofferto il primo set per aver dovuto giocare praticamente sotto la pioggia. E dice addirittura di essere stato soddisfatto di essere riuscito ad arrivare sul 5-5. Dopo il primo set, è arrivata la reazione, racconta Roger, che dice di essere contento di come ha giocato nei tre set successivi. Adesso lo aspetta Mario Ancic che, dopo aver sconfitto Andreas Seppi, ha avuto la meglio anche contro lo spagnolo David Marrero. "E' un avversario difficile" dice Roger "e ha un gioco molto bello. In passsato l'avevo affrontato qui, ma subito dopo che aveva avuto un match molto difficile contro Robredo, da cui non era riuscito a riprendersi. Questo era stato un vantaggio per me ovviamente. Adesso mi aspetto un Mario in ottima forma. Sta giocando molto bene e sono felice per lui. E' anche un buon amico. Sarà una bella partita". Come ti senti dopo aver giocato due partite qui a Parigi? "Dopo i primi due turni va molgo meglio. Ti abitui ai campi, alle condizioni. La pressione riesci a gestirla meglio. Nei primi turni si cerca di non perdere. Poi, puoi cominciare a giocare bene a tennis. E' proprio un cambiamento che arriva nell'atteggiamento mentale".

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Simone Bolelli superstar anche
sul sito del Roland Garros


La sua foto, con intervista, in home-page sul sito del Roland Garros ha portato bene a Simone Bolelli. E' caduta su di lui infatti la scelta degli organizzatori del torneo, che proprio al giocatore in grande ascesa del nostro tennis hanno dedicato un ampio articolo. E subito dopo l'azzurro ha giocato, e vinto, una delle sue più belle partite contro l'argentino Del Potro, che non è esattamente un novellino della terra. Eric Frosio, l'autore del servizio, sottolinea il grande balzo in classifica di Simone, passato in soli due anni dalla 215esima alla 47esima posizione, e si fa raccontare i sogni e i desideri di un giocatore che è già una star. "Il mio sogno è di entrare tra i top ten" ammette. "Non mi pongo dei limiti. Voglio andare il più lontano possibile. Kuerten ha vinto questo torneo da 66esimo giocatore al mondo. Io non penso ad alzare il trofeo al cielo, ma voglio vincere il più possibile". Per ora lo sta facendo. E bene.

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mercoledì 28 maggio 2008

Nadal: quell'attesa snervante


"Ero molto nervoso. Avevo alle spalle due giorni di attesa prima della partita. Ho aspettato a lungo senza poter fare niente. Sono stati due giorni molto difficili. Più il tempo passa, più diventi nervoso. A passare due giorni senza potermi allenare, forse ho perso un po' il ritmo che avevo trovato nei giorni precedenti. Ma penso che non sarà un grosso problema e che riuscirò in fretta a recuperarlo". Rafa Nadal racconta così la sua prima partita al Roland Garros 2008, che si sarebbe dovuta disputare lunedì scorso e che, per colpa della pioggia, ha dovuto essere rinviata di due giorni. "Oggi è stata una giornata terribile: la terra battuta era più veloce del solito, con il campo molto pesante. E' sempre pericolosa la prima partita in un torneo. Ma quest'anno venivo da Amburgo, dove ho giocato a un ottimo livello. Qui la pioggia, il vento, l'attesa mi hanno dato dei problemi. Hanno reso tutto più difficile. Poi mi sono trovato davanti a un avversario di buon livello, che mi ha complicato ulteriormente le cose. Su Bellucci, penso che abbia ottime possibilità. Ha un buon servizio, un buon dritto, un buon rovescio. Credo che debba soltanto imparare a muoversi un po' meglio sul campo, ma credo sia un ottimo giocatore. Il mio prossimo avversario, Devilder? L'ho visto giocare qualche volta. Anche lui è mancino. E' un buon giocatore. Sarà necessario giocare bene. Spero di fare meglio di oggi".

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Grande Bolelli: batte Del Potro


Continua lo spettacolo Bolelli. Simone passa anche il secondo turno del Roland Garros, sconfigge l'argentino Del Potro e si qualifica per affrontare il francese Michel Llodra, che ha avuto la meglio contro il ceco Tomas Berdych. E pensare che aveva cominciato male, perdendo il primo set per 6-3. E' a quel punto che è riuscito a tirare fuori grinta e determinazione, giocando un secondo set equilibratissimo e deciso solo al tie-break. Vinto dall'azzurro per 7-0. Terzo set ancora a Simone per 7-5, e resistenza dell'avversario stroncata al quarto, che si chiude con un secco 6-2. Una splendida vittoria, soprattutto vista la brutta partenza. Un segnale in più che Bolelli è maturo, capace di sfruttare il suo ottimo tennis nei momenti più difficili e di avere quell'equilibrio che gli consente di portare a casa il risultato. Il tie-break vinto per 7-0 parla da solo.

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Anche Ferrero dà forfait, avanti Djokovic e Lleyton Hewitt


Non si è fermata la lunga serie dei ritiri. Oggi è stato il turno di Juan Carlos Ferrero che, dopo aver vinto il tie-break e sul 2-2 nel secondo set contro il brasiliano Marcos Daniel, ha lasciato per un problema alla gamba. Uno strano problema, ha detto il tennista spagnolo, perchè i raggi X non hanno rivelato niente. Ma il dolore continua a tornare. Ed è arrivato proprio mentre Juan Carlos era in campo oggi. Un dolore che assomiglia a un crampo, come una contrazione. E che ha costretto Ferrero al ritiro. Un vero peccato per uno come lui, che adora la terra rossa... "Già, perchè sto giocando bene. Non ho potuto giocare ad Amburgo o Barcellona. Ma sono i problemi del tennis". Intanto, sembra che sia ritornato finalmente Lleyton Hewitt, che ha vinto in tre set contro il francese Nicolas Mahut (6-4 6-2 6-4), e avanza pure Marat Safin contro Jean-Rene Lisnard (6-7 6-1 6-3 6-2). Già al terzo turno Djokovic, che annienta lo spagnolo Lopez Jean con un 6-1 6-1 6-3. Sono ancora in campo i due italiani rimasti: Simone Bolelli ha perso il primo set contro l'argentino Del Potro per 6-3 ma ora conduce per 5-4. Potito Starace contro Igor Andreev ha ceduto il primo set per 6-2, ha vinto il secondo al tie-break, ha perso il terzo e nel quarto è avanti per 2-1.

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Rafa Nadal vince con Bellucci, ma che fatica quel primo set


Non è stata una passeggiata, la prima partita di Rafa al Roland Garros contro il brasiliano Thomas Bellucci. Il punteggio finale a favore dello spagnolo è stato di 7-5 6-3 6-1. E fotografa bene l'andamento del match, iniziato in grande equilibrio, con Nadal che dà il break all'avversario per essere poi controbreakkato e arrivare al 5-5. Dopo aver tenuto il servizio ed essersi portato sul 6-5, Rafa deve affrontare un lunghissimo game, che solo dopo una interminabile serie di vantaggi gli regala il primo set. "C'era molto vento oggi, era dificile affrontare un qualificato che era già abituato alle condizioni del campo" ha detto Nadal dopo la partita. "Sono contento che sia andata così".

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Wawrinka avanti facilmente
"Essere un top 10 mi dà fiducia"


Ha sconfitto con grande facilità Philipp Kohlschreiber (6-3 6-4 6-3). Un punteggio netto quanto quello del suo più famoso connazionale Roger Federer. Anche lo svizzero Stanislas Wawrinka passa dunque agevolmente il primo turno al Roland Garros, e conferma il suo buon momento dopo essere arrivato in finale agli Internazionali di Roma. La gioranta era stata lunga per Stan, che aveva dovuto attendere a lungo che smettesse di piovere prima di poter giocare contro il tedesco. "Sì, una lunga attesa. Ma quando poi si vince, non è poi così grave", sorride lui. La qualità del match giocato contro Kohlschreiber? "Molto buona" risponde sicuro. "Mi aspettavo che fosse più difficile. Sono soddisfatto del mio gioco. sono stato molto aggressivo e ho dominato alla grande", racconta con il suo tono pacato e quasi timido in conferenza stampa. Stan ha vissuto la sua prima settimana da top ten. E' cambiato qualcosa? Wawrinka sente di avere adesso degli obblighi precisi? "No, nessuno. Sono numero 10, ma avrei anche potuto perdere. Tutti sanno che ci sono molti avversari pericolosi che non sono per forza nei top ten. Ma certo questa posizione nel ranking mi dà più fiducia. Se sono arrivato qui, è perchè ho vinto dei match, è perchè ho avuto un buon livello di gioco contro dei buoni giocatori e li ho battuti. Soprattutto, il salto l'ho fatto grazie ai risultati di queste ultime settimane". Nella partita a un certo punto hai messo a segno tre ace di fila. Che importanza ha per te il servizio, nel gioco sulla terra battuta? "E' un'arma importante. In questo tipo di partite, se si arriva ad avere dei punti gratuiti con il servizio, è un vantaggio importante. Contro Kohlschreiber ho giocato bene nei giochi importanti. Questo mi ha permesso di salvare 2, 3 punti. E mi ha aiutato a essere più tranquillo da fondo campo". Tra Amburgo e Parigi, come è andata la preparazione? "Mi sono molto riposato. Sono arrivato qui mercoledì mattina. Poi, sono riuscito ad allenarmi bene". Puoi arrivare ai quarti di finale con questo tennis? "So che adesso avrò un altro match difficile. Gioco molto bene e ho molta fiducia. Sono a un livello molto alto. Conosco la difficoltà nei tornei dello Slam di andare avanti match dopo match. Aspetto di vedere chi gioca. Per adesso mi concentro solo sulla prossima partita". Stai già pensando un po' a Roger? "No, ho prima altri match da affrontare. E soprattutto il prossimo". Djokovic potrebbe essere candidato a vincere al Roland Garros? "Certo. Lo ha dimostrato in questi ultimi anni. Gioca molto bene ed è molto forte. Ma sarebbe una sorpresa se vincesse qui". Hai fatto delle buone partite contro di lui. Che cosa è difficile del suo gioco? "Ha fatto molti progressi in questi ultimi anni. Fisicamente è molto solido, si sposta molto velocemente. Per me, fa tutto molto bene. Non ha un colpo particolare più forte o uno meno. Fa tutto bene. Serve molto bene. Piazza spesso delle prime palle. E' molto aggressivo. Ha un bel gioco difensivo. Insomma, ha un gioco davvero completo". Tuttavia a Roma, non sei stato così lontano dal successo. "Sì, ha vinto in tre set. Non sono così lontanto, ma nello stesso tempo mi è mancato qualcosa. E' riuscito ad alzare il suo livello di gioco quando ne ha avuto bisogno. Io no". Una preferenza sul tuo prossimo avversario? "No". (Wawrinka aspetta il vincente tra Cilic e Haase). "In passato ho incontrato Cilic, e ho vinto tre volte. E' un giocatore molto buono. E' molto migliorato. Il suo rovescio è migliore del suo dritto e serve molto bene. Visto il suo fisico, si sposta molto bene sul campo. Ma poco importa come gioca lui. Per me l'importante è riuscire a imporre il mio gioco". E per adesso, sembra lo stia facendo molto bene.

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martedì 27 maggio 2008

Dopo il ritiro Gasquet promette:
"A Wimbledon ci sarò"


Ma cosa sta succedendo a Richard Gasquet, uno dei giocatori di tennis più ricchi di talento del circuito? Dopo aver partecipato al Masters di Shanghai, il francese sembra stia attraversando un periodo davvero cupo della sua carriera tennistica. Dopo aver deciso di ritirarsi dalla competizione parigina, Richard ha incontrato i giornalisti a Parigi per spiegare il suo gesto. Ha detto di aver fatto del suo meglio per scendere in campo. "Ho preso anti-infiammatori e altri medicinali, ma avevo un problema al ginocchio. Non potevo proprio giocare e per questo motivo sono molto triste. Ma sarò a Wimbledon. Sabato, dopo l'allenamento, andava tutto bene. Mi ero allenato bene, sentivo bene la palla, giocavo bene, era tutto ok. Tutto è cominciato la sera, quando ho sentito male al ginocchio mentre stavo camminando. Non gli ho dato molta importanza e la domenica mattina, al risveglio, ho sentito un forte dolore. Potevo a malapena appoggiare il piede a terra. E sono due giorni che dura questa situazione. Ho tentato di aspettare il più possibile, ho chiesto di giocare martedì, ma mi è stato risposto di no. Avevo molto dolore. Mi sono detto che giocare 24 ore dopo sarebbe stato troppo duro. Ho tentato di tutto tra medicinali e anti-infiammatori ma non è servito a niente. Non potevo correre". Il medico ha detto di aver visitato Richard. Aveva il ginocchio bloccato, non lo poteva piegare e sentiva dolore. Ha preso anti-infiammatori, ma non è servito a niente. Dagli esami è risultato che aveva una ciste a un legamento. Una patologia abbastanza frequente, ha detto il medico, che gli impedisce il movimento della flessione. Nulla di grave. Il problema va risolto, poi Richard potrà tornare in fretta a giocare. E sulle brutte prestazioni di questa stagione? Gasquet ha replicato che l'anno era cominciato bene in Australia. "Le sei settimane negli Stati Uniti sono state difficili. Non ho giocato bene. A Monte-Carlo ho avuto mal di schiena e non potevo allenarmi. Non mi metterò certo a lamentarmi della sfortuna. Voglio ricominciare. Sono sicuro che qui non potevo giocare, ma il mio obiettivo sarà esserci a Wimbledon. E quando i risultati torneranno, dimenticherò in fretta queste sconfitte e questi infortuni". Mentalmente Richard assicura di esserci. Sono solo problemi fisici da curare e risolvere. "Le mie ambizioni restano alte. Bisogna solo che il ginocchio riparta".

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Rafa Nadal, partita rimandata
Seppi, Roland Garros già finito


Niente da fare: sull'1-1 Rafael Nadal e Thomaz Bellucci hanno dovuto interrompere la partita per la pioggia. Tutto rinviato a, si spera, domani. Fa in tempo a finire la partita invece, purtroppo, Andreas Seppi, che ha già finito la sua avventura a Parigi, cominciata sotto i migliori auspici dopo le sue belle performance ad Amburgo e poi in Austria. In Germania aveva ceduto solo a Federer, a Poertschach soltanto contro Davydenko. Oggi, contro Mario Ancic non c'è stato niente da fare: il croato ha vinto in tre set: 6-2 7-6 (7-1) 6-2.

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Parigi, è l'ora di Rafa Nadal


Rafael Nadal è da poco sceso in campo, sul Philippe Chatrier, per il suo primo match sulla terra battuta del Roland Garros. Il suo avversario è il brasiliano Thomaz Bellucci, che viene dalle qualificazioni. Numero 76 del ranking mondiale, il giocatore che per primo affronta il re di Parigi non era mai sceso in campo contro lo spagnolo. Che, stranamente, oggi ha battuto per primo nel suo match di esordio dopo una lunga giornata di attesa sotto la pioggia.

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Federer: sempre difficili i primi turni. Sono felice di aver vinto


Non è sembrato che soffrisse molto, Roger Federer, contro il suo primo avversario al Roland Garros, Sam Querrey, contro cui ha vinto per 6-4 6-4 6-3. Ma il numero uno ha comunque sottolineato, nella conferenza stampa del dopo-match, che i primi turni in ogni torneo sono sempre difficili. "Non ho avuto grandi difficoltà, ma nel primo turno degli Slam c'è sempre una grande pressione. Querrey è un giocatore emergente che ha un buon servizio e dei gran bei colpi. Non penso che potrà vincere gli Open di Francia, ma sicuramente se è in una buona giornata, non si sa che cosa potrebbe succedere. Al primo set ero nervoso, al secondo ho giocato meglio e ho potuto costruirmi delle occasioni sul suo servizio, perchè lui comunque ha un ottimo servizio. Ho fatto un buon match. E' vero, adesso ho qualche giorno per allenarmi. Spero di andare meglio al prossimo".
PRIMO TURNO, SEMPRE UN MOMENTO DELICATO
Hai avuto difficoltà? "E' vero che mi sono allenato anche il giorno prima della partita, ma non sapevo esattamente quando avrei giocato. Quando si comincia un primo match in un grande Slam, è sempre difficile. Ma sono contento di aver giocato subito. Che sia sul Lenglen o sullo Chatrier, non ha nessuna importanza per me. Il primo giorno che sono arrivato, ho giocato sul Lenglen, quindi l'avevo provato e mi sono trovato bene". Prima di questo torneo avevi fatto dei tornei di preparazione. Sei contento del tuo livello di gioco? "Ho passato il primo turno. In ogni modo, il primo turno è sempre una partita difficile. Quindi va bene così, ho giocato bene. La stagione sulla terra è stata lunga. Non ho avuto problemi durante la mia preparazione sulla terra. Ho molti match sul rosso al mio attivo e ho giocato all'Estoril, sperando di prepararmi per Parigi. Adesso è solo questione di abituarmi alle condizioni del Roland Garros. L'allenamento è una cosa, ma giocare in partita è diverso. Contro Querrey sentivo che l'atmosfera è diversa, il campo è pieno, la pressione forte. E' molto più difficile giocare in partita che in allenamento. Sono molto soddisfatto di aver passato il primo turno e pensi che adesso le cose saranno più facili per me". Sei contento di essere tornato a Parigi? "Sì, negli ultimi anni è stato sempre un piacere tornare qui. E' una splendida città e ho avuto molto successo, a parte a Bercy, perchè in più occasioni sono stato infortunato. Ma qui, al Roland Garros, il pubblico nei miei confronti è super, e per questo fa ancora più piacere giocare qui".
BOLELLI? GIOCA UN OTTIMO TENNIS
C'è un giocatore italiano, Bolelli, che tu conosci. Pensi che abbia talento? Come lo giudichi? Hanno detto che in qualche modo il suo stile richiama il tuo. Cosa ne pensi? "Sì, gioca davvero bene, è molto sciolto nei movimenti. Ha talento perchè ha una grande velocità di esecuzione dei colpi. Si sente molto sicuro sulla terra battuta. Anche quando mi sono allenato con lui la prima volta, tre anni fa, avevo visto che è un giocatore con grande talento. Certo, mi sono meravigliato di quanto sia cresciuto dal punto di vista mentale. Penso che possa giocare bene contro ottimi giocatori. La terra è la sua migliore superficie, quindi non sono sorpreso dai suoi risultati. Non so che ranking potrà raggiungere, ma di sicuro gioca bene".
IL PROBLEMA DEI RITIRI
Abbiamo appena saputo che Gasquet non giocherà per un infortunio al ginocchio. Anche Roddick si è ritirato. Tsonga, Tommy Haas, tutti ritirati. Nadal ha criticato il programma dei tornei troppo intenso. Tu cosa ne pensi? "Non so perchè si sia infortunato, se sia caduto. Non ne so nulla. Questo non ha niente a che vedere con il calendario. Tsonga si è infortunato presto nella stagione, non è un buon giocatore sulla terra, ma questo non devo essere io a dirlo. E' vero che ci sono molti tornei sulla terra battuta, ma sinceramente, credo che non sia questo il problema. Da parte mia, io sono qui al Roland Garros, so benissimo che il calendario è sovraccarico, ma così funziona il tennis. Ci sono giocatori infortunati, ma questo non è uno sport di contatto fisico. Penso che se avessimo a che fare con uno sport di contatto sarebbe ancora peggio. Alla fine siamo noi che scegliamo quanti tornei vogliamo giocare. Bisognerebbe giocare i Masters Series, i tornei del Grande Slem, la Coppa Davis, ma se sei infortunato o stanco, non giochi e ti limiti ai grandi avvenimenti. A volte puoi essere sfortunato, come è capitato a Tsonga o Gasquet. E' molto spiacevole per loro, soprattutto proprio alla vigilia di una stagione così importante, con il Roland Garros e Wimbledon. E' successo a Andy Murray l'anno scorso. Fortunatamente a me non è mai successo. Bisogna fare attenzione. E' la sola cosa che noi giocatori possiamo fare".
IL PROSSIMO AVVERSARIO DI ROGER
Al prossimo turno incontrerai Montanes o Christophe Vliegen. Ricordi che contro il belga avevi giocato al primo turno nel 2004, battendolo con facilità? "Sì, è un ragazzo molto simpatico, ci si intende biene e ci affronteremo presto in Coppa Davis. Spero che passi, così potremo sfidarci. Aveva giocato un match fantastico contro Gasquet l'anno scorso. Per me era stato un super match contro di lui, era stato un buon match d'inizio per aprire il torneo. Lui era molto nervoso, era uno dei suoi primi incontri sul campo centrale. Io ho potuto trarre vantaggio da questa condizione, e ancora adesso scherziamo insieme parlando di quel match". Cosa pensi di questa vittoria? Ha soddisfatto le tue aspettative? Tu punti a giocare solo tre set per non stancarti troppo sul campo, non è vero? "Ho cominciato così, ma se avessi dovuto giocare cinque set non sarebbe stato un problema, perchè ho fatto un allenamento molto duro. Non mi spaventa dover stare in campo per cinque set. Cerco solo di fare delle buone partuite. Con Querrey sapevo di avere davanti un giocatore pericoloso. Lui è un giocatore particolare, non è uno spagnolo. E' uno che potrà arrivare tra i primi dieci o venti in futuro. E' per questo che sono molto sollevato di averlo battuto".
BRAVO WAWRINKA: ORA CONFERMI IL SUO RANKING
Roger, cosa puoi dirci dell'arrivo di Stanislas Wawrinka tra i primi dieci al mondo? La cosa ti sorprende o ti pare un'evoluzione logica, tu che lo conosci bene? "Logico, non è mai logico essere tra i primi dieci, perchè quando sei giovane, si dice sempre che potrai diventare il numero uno un giorno. E' facile dirlo, ma farlo è un'altra cosa per il giocatore. Alcuni hanno più talento di altri, ci sono molti giocatori di tennis su questo pianeta. Non è così facile salire. Stan non è il giocatore più ricco di talento del circuito, ma sappiamo che ha lavorato duro. Ha già raggiunto dei buoni risultati, ma forse non ancora quello che ci si aspettava. Solo un anno fa aveva avuto un infortunio. Adesso è solo una questione di tempo e qui al Roland Garros potrà giocare bene. In passato qui a Parigi aveva avuto un tabellone difficile, così spero che adesso potrà andare avanti bene. Insomma, in fin dei conti non sono sorpreso. Se fai un paio di grandi risultati, puoi arrivare tra i top ten rapidamente, perchè io, Rafa e Novak abbiamo un grande vantaggio sugli altri. Ha colto questa possibilità e nel prossimo mese si tratterà di confermare che lui è un buon giocatore anche nei prossimi tornei. Ma adesso per lui sarà più facile perchè è testa di serie ed è davvero un periodo molto positivo per lui".


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lunedì 26 maggio 2008

Bolelli? Un giocatore che vale
Parola di Roger Federer


Ottimo debutto per Simone Bolelli al Roland Garros: gli bastano tre set per mettere fuori gioco la testa di serie numero 17 Marcos Baghdatis. E riesce a meritarsi anche l'elogio di Roger Federer, che dice: "Bolelli non mi sorprende. E' un giocatore di qualità. E' molto dotato, gioca il rovescio a una mano, si muove bene e credo sia cresciuto su questa superficie. Mi sono allenato con lui qualche tempo fa e ho notato le sue doti. In quel periodo, però, mi chiedevo se avesse anche le qualità mentali. Adesso penso che possa tener testa ai migliori, la terra rossa è la sua superficie ideale. Insomma, non mi sorprende. Non so quale sarà la sua classifica: tra i primi 10, 20 o 30. Non so dirlo con precisione e non so quanti anni abbia, ma so che gioca bene". Anche lui, Simone, esce dal campo più che soddisfatto. "Da molte settimane gioco un tennis di qualità. Ho fiducia nei miei mezzi. Ho giocato bene, anticipavo sempre Baghdatis e ho quasi sempre comandato il gioco, costringendolo spesso a stare fuori dal campo". Adesso Simone affronterà Juan Martin Del Potro, numero 68 dell'Atp. "Dovrò essere aggressivo e farlo correre molto se voglio vincere", ha detto Simone. Ora le partite sono interrotte dalla pioggia. Se il tempo migliorerà, stasera scenderanno in campo Nadal e il brasiliano Bellucci e Andreas Seppi contro Mario Ancic. Intanto ha vinto senza problemi contro Querrey il numero uno mondiale (6-4 6-4 6-3), mentre Robredo è arrivato al quarto set contro Coria (5-7 6-4 6-1 6-4). Federer ha detto che in campo era nervoso, sentiva la pressione e temeva i problemi che sempre il primo turno può causare anche ai grandi, per le difficoltà di abituarsi all'ambiente e alla superficie. Man mano che i set procedevano, Roger ha detto però di aver acquisito più confidenza, giocando sempre meglio.

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Parigi, infortuni a raffica
Anche Gasquet "lascia"


Il guaio al ginocchio ha costretto Richard Gasquet a ritirarsi dal Roland Garros. Dopo il forfait di Jo-Wilfried Tsonga e di Sébastien Grosjean, se ne va anche il numero uno francese: per i giocatori di casa una vera débacle. Andrà meglio all'avversario di Richard, Florent Serra, che al posto di Gasquet si ritrova a dover giocare contro un lucky loser, il colombiano Santiago Giraldo. Per il giocatore di casa non dovrebbero esserci problemi a passare.

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Guga tra lacrime e sorrisi
L'addio di Parigi a Kuerten


L'addio più triste è stato quello a Guga Kuerten. Il brasiliano, che qui al Roland Garros aveva vinto tre edizioni e che lo scorso anno era sceso in campo per premiare Rafael Nadal, quest'anno a Parigi è tornato da giocatore. Per perdere in tre set da Paul-Henri Mathieu (6-3 6-4 6-2), ma per essere applaudito come il vero grande trionfatore del torneo. La sua partita è stata un momento molto emozionante per gli spettatori accorsi ad applaudire uno dei personaggi del tennis più amati da giocatori e tifosi. Nonostante i problemi fisici che ancora lo assillano, Guga ha giocato, ed è piaciuto, più il personaggio che il suo tennis a dire il vero. Nel segno della nostalgia, è sceso in campo con il completo blu e giallo che aveva indossato per la sua prima vittoria qui a Parigi, nel 1997. E ha strappato applausi, lacrime, e tantissime espressioni di affetto. Alla fine della partita ha salutato il suo pubblico con queste parole: "Oggi sono la persona più felice. Qui sono a casa mia. Ho vinto tre volte il Roland Garros ma la vittoria più importante è il vostro amore". Ineguagliabile Guga: era stato lui anni fa che aveva disegnato un cuore sulla terra del campo per ringraziare i suoi tifosi. Ma la prima giornata al Roland Garros, oltre al momento della nostalgia, ha riservato alcune sorprese. A parte la vittoria parecchio sofferta di Djokovic, c'è stata subito l'eliminazione di Carlos Moya, che sulla terra è di norma abbastanza a suo agio. Lo spagnolo se ne va dopo una lotta di cinque set contro l'argentino Eduardo Schwank. Murray resiste, ma soffre e deve arrivare al quinto set per passare il turno contro il francese Jonathan Eysseric, e dice addio al Roland Garros il serbo Tipsarevic, battuto in quattro set dal resuscitato ecuadoreno Nicolas Lapentti.


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Parigi aspetta Gasquet
E il suo allenatore rivela...


Derby francese oggi al Roland Garros: Richard Gasquet affronterà Florent Serra. E sull'ex ragazzo prodigio saranno puntati tutti gli occhi dei suoi tifosi più affezionati, che da tempo aspettano una bella prestazione dal loro beniamino. Ma nelle ultime ore l'allenatore di Richard Guillaume Peyre ha rivelato che il numero uno francese ha avuto problemi al ginocchio... Insomma, forse c'era un motivo dietro le continue delusioni arrivate dal talentuosissimo ragazzo francese negli ultimi tempi.

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domenica 25 maggio 2008

Novak Djokovic: la mia forza?
E' stata la concentrazione


Non è stato un esordio semplicissimo, quello di Novak Djokovic al Roland Garros. Impegnato contro il tedesco Denis Gremelmayr, il serbo ha dovuto arrivare al quarto set per vincere e passare il turno. Risultato finale, 4-6 6-3 7-5 6-2. D'altra parte, come ha sottolineato Nole in conferenza stampa, Gremelmayr è sicuramente migliore rispetto alla sua posizione in classifica... "Non ho sottovalutato il mio avversario", ha detto Djokovic, "anche se sembrava così nel primo set, dal modo in cui giocavo. Sono d'accordo sul fatto che il suo gioco è migliore della sua classifica in questo momento, e che ultimamente stia giocando un ottimo tennis. Ha giocato un paio di semifinali in tornei importanti, e ha costretto Federer al terzo set quando l'ha incontrato (poco più di un mese fa, all'Estoril). So che è un giocatore molto difficile su questa superficie. Oggi per me era uno di quei giorni in cui non riesci a dare la direzione che vorresti al gioco. E poi sempre i primi turni in questi eventi così importanti sono difficili, con molte attese e molta pressione. Non è stato facile, e sono contento di aver vinto oggi". Come ti sei preparato questa settimana? Ti hanno visto fare un'apparizione a un concorso in Eurovisione. Questo ha avuto qualche conseguenza sulla tua preparazione? "No, ho avuto tempo a sufficienza per prepararmi. Mi sento bene fisicamente, anche se quello di oggi è stato un match duro, di due ore e mezzo. Ho lavorato forte nelle ultime sei, sette settimane sulla mia forza fisica proprio per prepararmi al meglio per il Roland Garros. Perchè questo è l'appuntamento più importante per ogni giocatore, credo, su questa superficie. Ma è comprensibile che a volte ci siano delle performance non proprio ottime. Non sono felice di come ho giocato, ma bisogna sempre sottolineare il positivo, guardare avanti e puntare al meglio". L'anno scorso hai fatto bene nel Grande Slam. Un anno fa speravi di diventare il numero uno o uno dei migliori. Come ti senti oggi che molti considerano te, Roger e Rafa i migliori in assoluto? Questo ha cambiato molto la tua vita? "Certo. E' bello sentire che la gente parla di più di due giocatori. Intendo dire, negli ultimi due mesi ho giocato del grande tennis, ottenendo fantastici risultati in imporanti appuntamenti, Masters Series e Grande Slam, e questo era il mio obiettivo. Ora cercherò di essere sempre più solido. So che c'è grande attenzione da parte dei media e degli appassionati di tennis. Sperano che qualcosa cambi nella classifica, naturalmente. Ci sono state occasioni già ad Amburgo, ma io non voglio pensare troppo a questo. Perderei la concentrazione". Come ti senti ora? E' diverso essere uno dei tre migliori al mondo? "Sicuramente. La gente mi apprezza di più. Mi rispetta. Come vincitore di uno Slam, guadagni più fiducia e affronti le cose con più facilità". Al terzo set, hai perso sei punti di fila. Eri nervoso? "Ero molto nervoso. Quando non giochi al tuo vero livello, molte cose ti passano per la testa. E' passato da 5-1 a 5-4. Io ho servito male. Lui giocava tutte le palle, giocava molto, molto bene. Va tutto a suo onore. Era molto aggressivo. Mi ha molto sorpreso all'inizio del match. Ha sfruttato le sue occasioni. Poi sono riuscito a recuperare, a tornare in partita. E' un punto positivo per il seguito del torneo". Che cosa ricordi di Guga, quando ha vinto gli Internazionali di Francia? "Ricordo soprattutto quando disegnò un cuore sul campo. E' stato devvero emozionante, per lui e per tutti quelli che lo stavano a guardare. E' un tipo molto positivo, con una grande personalità. Tutti lo amano. Non conosco nessuno che abbia pronunciato una sola parola negativa su di lui. Ci mancherà. Gli auguro il meglio per la sua vita". Hai detto che non hai giocato bene oggi. Cosa significa? "Tante cose insieme. Ma la cosa più importante è aver vinto giocando male: non ci sono tanti giocatori che ci riescono". Hai sentito molta pressione perchè tu sei il primo nella Race e hai vinto il primo Slam? "La pressione c'è sempre. Ma come terzo giocatore al mondo e come vincitore di uno Slam e come primo nella Race, naturalmente ci sono grandi attese. E' normale. Ma adesso è importante che abbia la capacità di far fronte a questa presione e gestirla il meglio possibile. Finora è andato tutto bene. La pressione è una sfida, la devi saper accettare". E' il primo giorno del torneo. Si prende contatto con l'ambiente, si vede quali sono le condizioni. Puoi dirci quali sono le tue sensazioni a livello di campo, palle... "Sono molto diverse dagli altri tornei che ho appena giocato sulla terra. Abbiamo giocato con palle Atp, le Head, che sono molto diverse dalle Dunlop. Sono difficili da controllare qui. Le palle sono più piccole, e questo le rende più veloci. Le condizioni sono completamente diverse al Roland Garros rispetto ad Amburgo o Roma, perchè qui la superficie è più veloce che ad Amburgo. Ci vuole dunque un po' di tempo per prendere confidenza. Non ero ancora pronto al 100% come avrei dovuto essere. E' positivo aver passato il primo turno giocando un match difficile, anche un po' lungo. Ci si abitua meglio alle condizioni". La velocità di Gremelmayr poteva essere un punto difficile per te sul campo. Poteva renderti impaziente. Al secondo set però non hai mostrato nessuna impazienza. Hai saputo dominarti. Come ti sentivi quando sei riuscito a fare dei punti a rete, dopo uno scambio molto combattuto? "Bene. Ero felice di aver finto quel lunghissimo punto. Penso che tu lo sia sempre, sei sempre felice quando vinci un grande punto, è una bella sensazione. Il pubblico ti applaude, è splendido. Comunque, nei momenti più importanti sono riuscito a mantenere la calma e a giocare nel modo in cui volevo, e questa è un'ottima cosa".

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Nalbandian: Roland Garros più duro, ecco chi sono i giovani tennisti più pericolosi


Un bel modo per cominciare il Roland Garros? Sicuramente ottimo, quello che si è scelto David Nalbandian, che al primo turno dello Slam parigino ha sconfitto senza fatica il connazionale Carlos Berlocq (6-2 6-4 6-1). "Credo di poter giocare meglio" ha detto poi in conferenza stampa, "ma ho vinto in tre set. Non ho giocato troppo a lungo. Avrei potuto vincere il secondo set più facilmente. Ho avuto delle palle break, qualche chance. E ho finito 6-4: mi basta". Conosci il tuo prossimo avversario, il francese Jeremy Chardy? "No". Per te questi primi match sono sempre importanti? Che cosa ti è stato utile di questa partita? E' sicuramente un fatto positivo che tu l'abbia vinta in soli tre set. "Vincere in tre set è sempre meglio che giocare troppo a lungo. Questo non è stato comunque uno splendido match, ma mi ha permesso di trovare il ritmo, di migliorare il mio gioco. Come sempre ho fatto dei buoni punti, che mi permettono di migliorare". Dal punto di vista fisico, come ti senti? Come va il tuo avanbraccio? "Bene. Sono migliorato ogni giorno dopo Roma. Per il momento, tutto a posto". Il tuo look, con quei capelli, come mai? "Ne ho abbastanza di tagliarmi i capelli!". Dicevi che c'erano delle cose da migliorare. Di che cosa non sei soddisfatto oggi? "Ho fatto degli errori su parecchie palle break contro giocatori molto bravi, giocatori con cui hai bisogno di essere più attento. Non mi posso permettere più di fare questo tipo di errori. Per il resto, mi sembra che vada tutto bene". Hai un buon tabellone fino agli ottavi. "Bisogna andare avanti giorno per giorno. Sappiamo tutti che cosa significa giocare a Parigi. Alcuni giorni la superficie è più lenta, altri più veloce. A volte il gioco d'attacco dà più chance. Se si può vincere facilmente, è meglio. Quando arriveranno le partite più difficili, bisognerà fare il possibile per tentare di andare avanti. Bisogna giocare ogni match in maniera diversa. Normalmente, sono un giocatore che vince in quattro o cinque set, in match che dovrebbero avere invece un altro andamento. Approfitterò delle occasioni che si offiranno per vincere il più in fretta possibile". Come vedi il torneo? "Simile agli anni scorsi. Non vedo grandi differenze. Forse è un po' più difficile perchè arrivano dei giovani giocatori. Sono sempre più pericolosi. Ma la situazione è la stessa, forse più difficile". Quali sono questi giovani? "Ce ne sono molti: Gasquet, Djokovic, Berdych, Tsonga. Molti giocatori si fanno avanti e noi li rispettiamo". Hai davanti due sttimane di partite al meglio dei cinque set, con molta pressione addosso. Mentalmente è molto rudo. Secondo te qual è il giocatore meglio preparato ad aspettare ore e ore, a disputare le sue partite sulla terra battuta? "Rafael, è chiaro. Lo dimostra da anni. In questa stagione è stato incredibile, una volta ancora. E' davvero il grande favorito". Dopo tre anni d'assenza torna Coria. Come lo vedi? "Non è un giocatore facile. E' uno specialista di questa superficie. Dicono che giochi sempre meglio, che stia cercare di ritrovare il suo livello migliore di gioco. Vedremo cosa succederà".

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sabato 24 maggio 2008

Sogno azzurro al Roland Garros


A Dusseldorf ha perso contro Igor Andreev in tre set, ma ha avuto la meglio contro Nicolas Kiefer (7-6 7-6) e contro Feliciano Lopez (6-4 6-3), e ancora ha sempre vinto in doppio con Starace. Stiamo parlando del nuovo astro del tennis italiano, Simone Bolelli, che promette davvero bene per questo Roland Garros. Adesso a dargli ragione c'è anche la classifica: Simone è numero 47 del ranking, numero 2 italiano dopo Andreas Seppi, appena davanti al suo amico Potito. Il Bolelli migliore degli ultimi tempi lo abbiamo visto senz'altro a Monaco di Baviera. Ma l'azzurro non ha deluso i suoi fan neanche Roma. Ha più volte detto che lui punta in alto. E lo sta dimostrando. Lo aspettiamo con tanta speranza a Parigi. Dove il tabellone per lui non sembra impossibile. Al primo turno lo aspetta Baghdatis e al secondo, probabilmente, Del Potro, non in ottima forma.

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venerdì 23 maggio 2008

Roland Garros, ecco i tabelloni
Strada più facile per Federer


E' andata meglio a Federer. Nel tabellone maschile del Roland Garros Djokovic è dalla parte di Nadal, che si ritrova anche il sempre insidioso Nalbandian e Andy Murray. Per non parlare dei terraioli Verdasco e Canas, anch'essi nella parte bassa del tabellone. Sopra, dalla parte di Federer, ci sono Andreev, semifinalista a Monte-Carlo, dove ha ceduto contro Davydenko, Wawrinka, che fino ad Amburgo sembrava essere atleticamente in un ottimo momento, lo stesso Davydenko e lo spagnolo David Ferrer, che però non sembra molto in forma. Non è andata benissimo, nonostante a Parigi ci sia arrivato da testa di serie, al nostro Andreas Seppi, che al primo turno si ritrova contro il pericoloso Mario Ancic. Il croato vale sicuramente più del suo numero 46 in classifica, e ha battuto Andreas in Coppa Davis. Passato il primo turno, Seppi non dovrebbe avere grossi problemi al secondo, dove gli toccherà un qualificato. Ma poi si dovrebbe già ritrovare contro Roger Federer, che fino a quel punto dovrebbe scivolare sul velluto. Primo turno contro Sam Querrey, per poi affrontare il vincente tra Montanes e Vliegen. Anche per Rafa nelle prime battute del torneo non dovrebbero esserci problemi: primo match con un qualificato, secondo con il vincente tra Guccione e un altro qualificato. Poi, potrebbe esserci il derby con Feliciano Lopez o l'incontro con il tedesco Nicolas Kiefer, battuto dal nostro Seppi ai quarti di finale settimana scorsa ad Amburgo in un match spettacolare. Sempre sorprese permettendo (Nieminen non sembra poter impensierire troppo, soprattutto sulla terra). Per Djokovic il primo impegno che potrebbe essere preoccupante, ma non troppo, verrebbe solo al terzo turno contro Canas. Al primo lo aspetta il tedesco Denis Gremelmayr, numero 63 del ranking. Poi, il vincente tra il canadese Dancevic e un qualificato. In questi giorni si finiscono gli incontri di qualificazione. Da lunedì si fa sul serio.

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Austria,Seppi cede a Davydenko


Niente da fare contro Davydenko. Andreas Seppi ha dovuto cedere contro di lui in tre set: punteggio finale al torneo di Portschach 6-3 1-6 6-3 a favore del russo, che oggi se la deve vedere con il suo connazionale Igor Kunitsyn in semifinale. Oggi scende in campo a Dusseldorf Simone Bolelli: contro di lui lo spagnolo Feliciano Lopez. Sempre Bolelli giocherà anche il doppio contro la Spagna, in coppia con Potito Starace.

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giovedì 22 maggio 2008

Roger Federer è a Parigi


Roger Federer è già a Parigi, dove sta cominciando a prendere confidenza con la terra del Roland Garros. Il numero uno del mondo si è allenato mercoledì sul campo Suzanne-Lenglen, e stavolta c'era il suo coach Josè Higueras, che invece non l'aveva raggiunto ad Amburgo. Sono già nella capitale francese anche Novak Djokovic, Marat Safin, Lleyton Hewitt, Sébastian Grosjean. E anche il brasiliano Guga Kuerten. Grande attesa per i tabelloni: saranno pronti soltanto domani.

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Azzurri: ancora Seppi-Bolelli
la nostra coppia di "vincenti"


Sono Andreas Seppi (foto) e Simone Bolelli a dare l'impressione di essere i nostri giocatori più in forma, in questa settimana che precede il Roland Garros. Sui campi in terra rossa di Portschach, in Austria, l'altoatesino è già arrivato ai quarti di finale dopo aver battuto Ernests Gulbis e l'israeliano Dudi Sela, quello a cui aveva dovuto cedere l'anno scorso, nel brutto (per noi) confronto contro Israele in Coppa Davis. Adesso lo aspetta Davydenko, che ha dovuto faticare contro John Isner. L'americano ha strappato un set al tie-break al russo, costringendo l'avversario ad arrivare al terzo. Bolelli, impegnato nella sfida tra nazioni alla Arag World Team Cup di Dusseldorf, ha dovuto cedere al russo Andreev in tre combattuti set, ma ha poi avuto la meglio contro il tedesco Nicolas Kiefer, battuto dall'azzurro per 7-6 (7-4) 7-6 (7-0) in oltre due ore di gioco. Bolelli ha fatto bene anche in doppio, in coppia con Starace: i due hanno sconfitto sia la coppia russa Andreev-Tursunov (6-4 6-4), sia i tedeschi Kas/Petzschner. E' andata un po' meno bene a Starace, sconfitto in singolare sia contro Youzhny sia contro il tedesco Philipp Kohlschreiber. E poi anche nella prima sfida contro la Spagna: l'avversario era David Ferrer.

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mercoledì 21 maggio 2008

Rafa: sto giocando bene,
con Djokovic ottima partita


Anche Rafa giudica la sua semifinale contro Djokovic ad Amburgo "un match molto speciale". Ecco i suoi commenti dopo la partita. "Penso che sia stato speciale perchè abbiamo giocato entrambi un ottimo tennis, a un ottimo livello. E' stato un match straordinario. Penso che Djokovic abbia giocato molto bene sulla terra rossa. Specialmente in semifinale. Ma le condizioni non erano buone per me, perchè io preferisco che la superficie sia un po' più veloce. La palla rimaneva molto bassa, così Nole aveva più chance. Ma probabilmente ho comunque giocato uno dei miei migliori match". Là fuori ti sei divertito oppure ti sei soprattutto concentrato? "Naturalmente mi piace la pressione e mi piacciono le partite come quella di oggi. Questo match mi è piaciuto perchè penso che entrambi abbiamo giocato a un livello molto buono. In campo ero molto veloce negli spostamenti. Ho corso molto bene". Novak ha detto che tu sei il miglior giocatore "in difesa" di sempre. "Non saprei. Lo ringrazio per il complimento". Ti ha sorpreso come tu sia riuscito a muoverti bene in campo e a correre? "Sì, sono stato molto veloce. Anche ieri mi sentivo bene fisicamente. Sono in forma. Ora sono un po' stanco, ma è stato un match molto duro. Non so come sarà domani, ma sicuramente sarà molto difficile". E a proposito della sfida dell'indomani con Federer, Rafa dice: "Giocherò a casa di Roger, perchè lui qui ha vinto per quattro anni di fila. Questo è probabilmente il suo campo in terra preferito. Non so, sarà un match duro. Probabilmente qui la palla non ha lo stesso top-spin che ha al Roland Garros, a Barcellona, a Monte-Carlo, a Roma. Così sarà un po' diverso e più difficile. Sarà dura anche perchè lui ha giocato in semi poco più di un'ora e io più di tre. Spero che questo non mi penalizzerà troppo domani. Andrò in campo motivato. Questo è un Masters Series che non ho mai vinto, e questo mi dà una motivazione molto speciale. Andrò in campo per dare il meglio". Ti senti meglio rispetto all'anno scorso? "L'anno scorso ero molto stanco, soprattutto mentalmente. Non è così quest'anno. Naturalmente preferisco come mi sentivo l'anno scorso: avevo vinto Roma ed ero al 100% della mia condizione fisica. Quest'anno a Roma non ero al 100%. In questa breve stagione sul rosso per me tutti i tornei sono molto importanti e ne ho perso uno. Questo è duro per me. Domenica mi sono riposato, e ho cominciato questo torneo senza sentirmi troppo sicuro, perchè non mi sono allenato molto prima che cominciasse, per colpa delle vesciche. Non ho giocato molto bene contro Potito, ma sono migliorato ogni giorno che passava e contro Nole ho giocato un grande match". Pronto per Federer? "Bisogna aspettare fino a domani. Dipende da come mi sentirò al risveglio. Spero di sì, ma devo essere al 100% se voglio avere delle chance di batterlo". Contento di aver salvato la seconda posizione in classifica? "Sono felice soprattutto di essere in finale ad Amburgo. Certo, salvare il ranking è importante per il Roland Garros. Ma la cosa più importante è che sto migliorando, che sto facendo una bella stagione. Sono felice di questo. Ma faremo il bilancio a stagione finita". In campo hai detto che Djokovic sarà il prossimo numero uno. "Sì, lo penso, perchè ha giocato molto bene, è un giocatore molto duro, quindi ha ottime chance per diventarlo. Avrà molte buone occasioni nei prossimi anni, perchè è molto bravo ed è molto giovane". Qual è stato il momento decisivo del match? "E' stato molto importante quando ho salvato le due palle per il 4-0 perchè lui stava giocando molto bene. Se perdi il primo set, ma almeno resti in partita, non lo perdi 6-1 6-2. Dopo, nel primo set, è stato molto importante il primo break". E l'ultimo game del match? "E' stato molto duro, incredibile. Ho avuto ottime chance, ho sbagliato una volè di dritto, perchè non sapevo se la palla sarebbe stata fuori o buona. E' stata dura, ma è stato anche un ottimo finale per il match". Quando era importante, il tuo primo servizio è stato molto buono. "Penso di aver servito bene nei momenti importanti. Questa settimana sto servendo molto meglio che a Monte-Carlo, e sicuramente meglio che a Roma".

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martedì 20 maggio 2008

Nole: grande match contro Rafa


E Djokovic? Nole ha perso una grande partita contro Rafa in semifinale (7-5 2-6 6-2 il punteggio finale a favore dello spagnolo). Un match che in molti hanno definito "la partita perfetta", "il match più bello dell'anno". Dopo la sconfitta Nole è più che cosciente comunque di aver giocato bene e di aver dimostrato grandi miglioramenti sulla terra battuta. Ha perso, ma ha dato il massimo. Ed è convinto di non essere lontano dalla possibilità di vincere contro il re della terra Rafael Nadal. "E' stato grandioso giocare una parte importante in un fantastico match di tennis" dice. "La qualità di quel tennis era a un livello davvero alto e sono felice per questo. Sfortunatamente è finita con la mia sconfitta, ma da questo match devo prendere solo il meglio. Sono stato sfortunato in alcuni passaggi del primo e del terzo set. Ma la prossima volta spero che vada meglio". Come classifichi questo match nella tua carriera? "E' uno dei migliori. Forse il migliore che abbia mai giocato sulla terra, che io ricordi". Dopo questa partita pensi di essere un giocatore migliore sul rosso? "Senz'altro. Voglio prendere tutto il positivo da questo match. So che la fortuna ha contato parecchio. Ma dopo questa performance penso di essere più vicino a Rafa sulla terra". Cosa intendi per fortuna? "Ho avuto molte occasioni. Ho fatto alcuni errori. Non ho sbagliato, ho fatto sempre i colpi giusti. Non aspettavo gli errori di Rafa, giocavo nel modo giusto. Alla fine, non ho avuto fortuna con il punteggio finale. Intendo questo". Hai giocato a un alto livello per tornare in partita dopo la prima frazione e vincere il secondo set. Sei calato all'inizio del terzo? "Sì, il primo game è stato molto importante. E' molto importante per me prendere in mano il gioco nel primo game del terzo set. Ho fatto due errori non forzati che avrei dovuto evitare e lui ne ha approfittato. Credo che Rafa sia il giocatore migliore in difesa nella storia di questo sport. Così, lui sa perfettamente come utilizzare queste occasioni. Insomma, andrà meglio la prossima volta". Durante il match hai pensato al fatto che era la tua occasione per raggiungere la seconda posizione in classifica? "No. Sapevo che era una grande opportunità per me. Ma ho cercato di concentrarmi sul mio gioco e sul suo e su come avrei potuto vincere contro di lui e non a come pregare Dio per arrivare alla seconda posizione. Per me era una sfida giocare la semifinale contro Nadal ed è stata una partita di altissimo livello". Hai variato molto il tuo gioco: sei sceso a rete, hai usato le smorzate... "Sì, ho provato molti schemi. Forse anche troppi. Ma sono contento di essere cresciuto e soprattutto di essere migliorato tantissimo sulla terra. Credo che chiunque se ne sia reso conto. Adesso mi sento molto fiducioso". E' sicuramente positivo giocare in un Masters Series un match lungo tre ore. Sei soddisfatto della tua resistenza fisica? "Direi senz'altro di sì. Non sono troppo stanco. Ho un po' di dolore ai muscoli ma non eccessivo. Penso che sarò in forma per la Francia". Sarà la seconda chance per raggiungere la seconda posizione in classifica? "Certo è un'opportunità ma preferisco non parlarne. Non voglio concentrarmi su questo. Voglio solo andare avanti a crescere e i risultati verranno da soli". Che programmi hai adesso? "Ovviamente ho bisogno di almeno due, tre giorni di riposo. Non ho molto tempo, il prossimo impegno è Parigi e ho bisogno di prepararmi per quell'appuntamento". Arriverai presto a Parigi? "Ho alcuni impegni in Serbia. Sarò a Parigi mercoledì". Puoi parlarci dei tuoi impegni nel tuo Paese? "Uno è molto interessante. In Serbia adesso c'è un Eurosong. Inaugurerò la cerimonia martedì notte. Una bella iniziativa". Canterai? "No, no. Penso che per cantare in Serbia ci siano candidati migliori di me".


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lunedì 19 maggio 2008

Roger: sono pronto per Parigi


Dispiaciuto? Deluso? Irritato? Niente di tutto questo. Dopo aver perso contro Nadal la finale di Amburgo in un modo quanto meno bizzarro, Roger Federer, in conferenza stampa, non si mostra particolarmente amareggiato, anzi... Ironico e quasi divertito, il numero uno del mondo non sembra particolarmente preoccupato per la sconfitta subita. Sentite come ha risposto alle domande dei giornalisti.
Splendida partita Roger. Ma avrebbe potuto andare in un altro modo. C'è qualcosa con cui avresti potuto cambiare il finale? "Forse avrei potuto servire un pochino meglio. Quando ero al servizio per il set, lui mi ha breakkato sul 5-1, ma ho pensato che andava tutto bene. Non è stata la mia miglior performance. Se vieni breakkato così tante volte, c'è qualcosa di cui non essere proprio completamente soddisfatto. Ma sto trovando il tipo giusto di gioco da fondo campo. Mi avrebbe aiutato servire un po' meglio nei momenti importanti. E attaccare con più sicurezza. Ma è stato comunque un match con un gran bel gioco". Com'è stato possibile che ci siano stati momenti così "a senso unico"? Rafa ha vinto sette giochi di fila e tu quattro in un colpo solo. "E' successo qualcosa di simile a Monaco. Ho cominciato questo match pensando che non sarebbe accaduto niente di simile, perchè sono riuscito a mantenere bene il servizio. Avrebbe dovuto essere molto più difficile breakkarmi. Ma è successa la stessa cosa che a Monte-Carlo. E' il modo con cui si svolge la partita: teniamo tantissime palle in gioco, ed è molto dura spingere l'altro all'errore". Sei al livello di gioco che desideravi avere considerando che sta per cominciare il Roland Garros? "Sì. Avrei voluto vincere in finale, per avere un feeling migliore. Ma penso che non ci sia molto da cambiare. Da un punto di vista fisico penso di stare bene e di essere in grado di giocare a lungo. Forse Rafa è più lottatore, visto il livello di stress che ha sopportato nelle ultime settimane. Ora mi prendo un paio di giorni di riposo e poi sarò subito a Parigi ad allenarmi. Sarò pronto per il torneo". Sei andato all'attacco in molti e differenti modi. Stai aumentando la varietà della via che ti porta a rete? "Si, penso di aver diversificato i miei attacchi soprattutto nel match contro Nadal. Ho provato a essere aggressivo dal lato del mio rovescio. Prima che lui cominciasse ad aprire di più dal suo dritto al mio rovescio. Con Rafa devi sempre adattarti al suo gioco. Ho provato a farlo. Certo, un servizio migliore mi avrebbe aiutato". Che problemi hai avuto con il servizio? "Non molti. Speri che vada. Io devo provarci sempre. Ma lui è molto bravo a rispondere. Comunque, il primo problema è di giocare con lui sulla terra. Lui ti può dare il break più di qualsiasi altro giocatore. Ma io non gioco i miei game di servizio con la sensazione di poter subire il break. Rafa rende tutto più difficile perchè praticamente non fa mai errori sulla sua risposta. Gioca con un top-spin estremo. Dal momento che sono io a giocare aggressivo, sono io che di solito rischio. Quando un gioco comincia male, può finire davvero troppo in fretta a volte. E quando gli dai il break, dovrebbe essere tutto a posto. Io ci sono riuscito, e sono felice per questo. E ancora, penso di poter vincere, perchè gioco in attacco. Se avessi servito meglio, chi lo sa, forse ci sarei riuscito. Su questa partita ho due sensazioni differenti. Sicuramente è un peccato aver perso qui. All'inizio avevo l'impressione di poter finire in fretta. Se fossi andato sul 6-1, avrei giocato con più aggressività. Ma adesso bisogna lasciarsi quest'esperienza alle spalle e concentrarsi su Parigi. Nel complesso è stato un bel match, anche se non è stato bello perdere. In ogni caso, adesso guardo avanti, al Roland Garros". Rafa ha corso davvero tanto durante la partita. Lo giudichi sensazionale? "Non ha giocato più di quanto abbia fatto io. Ha perso al primo turno a Roma, così ha avuto uno stop da non dimenticare. Naturalmente subisce ancora le conseguenze dell'infortunio. Non penso che il match sia stato particolarmente duro fisicamente. Gli spostamenti non sono stati così lunghi, e in questo modo non è stato un problema per me. Non so quanto lo sia stato per Rafa. Lui comunque si è preso le sue pause tra una palla e l'altra per riuscire a recuperare. Questo è il motivo per cui questi match durano un'ora e 40 minuti invece di un'ora e 20. Ed è il motivo per cui a volte il suo gioco è sovrastimato". E sulla maratona in semifinale contro Djokovic? "Sì, ho visto in parte quel match. E' stato interessante. Djokovic ha trovato un buon gioco sulla terra. Io non ho quel tipo di gioco. Ma ti rendi conto che tra la maggior parte dei top players sulla terra Rafa è quello che ha il gioco più difensivo, che ha bisogno di correre moltissimo. Lui però non fa tanti errori e può a volte cambiare le cose in corsa e giocare con più aggressività. E' questo il motivo per cui è così forte. Si muove bene come nessun altro. E' questo il motivo per cui si trova nel suo momento migliore. Gioca sempre con un largo margine di sicurezza, i suoi colpi vanno almeno due metri sopra la rete. E così fa pochissimi errori non forzati. Ed è per questo che è facile per lui giocare in quel modo. Ma per questo tipo di gioco hai bisogno di gambe incredibili e devi giocare in difesa. E lui sa come farlo. E' di certo un vantaggio, ma se non sei in forma, non lo è più, un vantaggio. Questo è il suo problema sul duro. Forse non è un problema così grande sull'erba, perchè lì anche lui gioca la sua carta del gioco aggressivo. Sulla terra, se il tuo avversario comincia a correre, è difficile batterlo con i vincenti. Ecco perchè è così bravo su questa superficie". L'impressione che tu hai avuto da questa settimana è che questo sia un torneo importante. Come possono i giocatori influenzare l'Atp? (Il riferimento è all'esclusione di Amburgo dai Masters Series, decisione che l'Atp pare abbia già preso). "No, il tempo è scaduto. Noi ci abbiamo provato finchè è stato possibile. Ma adesso aspettiamo le decisioni, che arriveranno in agosto. Sono davvero curioso di cosa succederà nei prossimi due mesi".

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Rafa: felice di come ho giocato


"E' stato un match molto strano. Ma l'importante è che sono riuscito a rimanere concentrato per tutto il tempo. Roger ha fatto alcuni gravi errori nel primo set, e questo mi ha aiutato molto. Io ho cominciato il match giocando male. Era dura per me, dopo la semifinale del giorno prima con Djokovic: una partita molto faticosa. Sentivo un dolore alla gamba e faticavo a concentrarmi. ma dopo è andato tutto un po' meglio. Penso di aver giocato un terzo set molto bello". Ha aperto con queste parole la conferenza stampa di fine match Rafael Nadal, dopo la conquista del suo primo Masters Series ad Amburgo. E sul post-trattamento del fisioterapista alla coscia al cambio di campo sul 5-2 Rafa ha detto: "Dopo l'intervento alla gamba è andata un po' meglio. Ho preso dell'anti-infiammatorio, che mi ha fatto bene". E' stato importante vincere l'ultimo torneo prima del Roland Garros? "La cosa più importante è stata vincere Amburgo, non mi importa che sia l'ultimo torneo prima del Roland Garros. Questo torneo è molto importante, era il solo Masters Series che ancora non avevo vinto sulla terra rossa. Sono felice e questa vittoria mi dà più fiducia per Parigi". Rafa ha poi detto che il tempo soleggiato del giorno della finale l'ha aiutato: il campo era un po' più veloce rispetto al giorno della semifinale, e questo è stato importante per il suo gioco. Stanco per il supermatch della vigilia? "Sicuramente, ero un po' stanco. Ma non era solo una stanchezza fisica. Era soprattutto mentale, perchè sabato mi sentivo addosso molta tensione, molta pressione. Domenica è stata dura quando sono sceso in campo. Ma poi è cambiato tutto". Hai detto che è stato uno strano match, ma anche a Monte-Carlo eri sotto di 0.4. Pensi che Roger ti soffra? "No, non penso. Gli ultimi due match tra Roger e me sono stati molto strani. Ma sai, quando capita di giocare 16 partite tra gli stessi giocatori, qualcuna deve per forza essere strana". Hai giocato meglio qui o a Monte-Carlo? "Non saprei. Ho giocato in modo diverso. Le due partite non sono molto lontane, ma quando sono arrivato qui, avevo un atteggiamento mentale diverso. A Monte-Carlo non vincevo tornei da 8 mesi e qui arrivavo da due vittorie. Qui ad Amburgo ho giocato con più fiducia, ma ho giocato anche un ottimo torneo. Di sicuro". E' importante per te aver battuto due giocatori come Djokovic e Federer? "Certamente è molto importante battere il numero uno al mondo e il migliore della Race. Con questo risultato sono già dentro la Masters Cup. Questo è il mio primo obiettivo. E poi continuo a essere il numero 2, ma più vicino all'1". Quale sarà il futuro di questo torneo? Credi che i giocatori faranno abbastanza per sostenerlo? "Questo torneo ha un grande supporto dai giocatori. Io sono tra questi. Sicuramente questo torneo merita di essere un Masters Series. Ma il numero uno dell'Atp vuole cambiare le regole del tennis. Chi lo sa cosa succederà... Speriamo che continui come oggi". Federer ha detto che sei molto bravo nei recuperi. Com'è andata in questo senso nella finale? "Sto giocando bene, riesco a stare più dentro il campo. Sono felice dei miei recuperi nella partita. E' difficile capire il servizio di uno come Federer, perchè è capace di cambiare la palla all'ultimo momento. Così sono felice di quanto sono riuscito a fare". Qual è la difficoltà maggiore nel giocare contro Roger e quale contro Novak? "E' sempre un match diverso. Entrambi sono avversari molto difficili. E con Roger è sempre molto speciale". E' sembrato più duro il match contro Djokovic. "Sono state partite diverse, non so se sia stato più duro o più facile". Ti riposerai ora prima di Parigi? "Per un paio di giorni, lunedì e martedì. Mercoledì mi allenerò un po' a Mallorca". Sei ottimista sulla tua condizione fisica? "Si. Ho fatto un esame medico. C'era qualcosa alla gamba, ma era poca cosa. Penso di fare un altro controllo. E penso che se ho giocato tutto il match a questo livello non può trattarsi di un infortunio grave".

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Roddick, niente Roland Garros


Andy Roddick non sarà al Roland Garros. Il numero 6 del mondo non si è ancora ripreso dopo il problema alla spalla destra che l'aveva costretto a ritirarsi in semifinale a Roma contro Wawrinka. L'infiammazione, rivelata poi da una risonanza magnetica, lo aveva tenuto lontano anche da Amburgo e poi, questa settimana, da Dusseldorf. Una brutta storia, anche perchè a Roma l'americano aveva dimostrato di essere riuscito a raggiungere un buon livello di gioco anche sulla terra rossa, che non è la superficie più adatta al suo gioco di attacco. Lo rivedremo comunque quasi sicuramente a Wimbledon.

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domenica 18 maggio 2008

Nadal conquista anche Amburgo
dopo un match strepitoso


Da non crederci. Rafael Nadal ha vinto una partita da cineteca del tennis. Contro un Roger Federer che, in vantaggio nel primo set per 5-1 e nel secondo per 5-2, non ha saputo chiudere a suo vantaggio, si è fatto rimontare per poi cedere il trofeo di Amburgo al terzo set in un incontro da incorniciare. Il maiorchino ha conquistato la finale per 7-5 6-7 6-3. Ma è stato un susseguirsi di capovolgimenti di fronte, sorprese, recuperi spesso imprevedibili. Lo svizzero prendeva subito il largo arrivando al 5-1 in apertura di match, con due break a suo favore. A metà del settimo gioco Rafa chiedeva l'intervento del fisioterapista, chiudeva il game a suo favore arrivando sul 5-2 e al cambio di campo riceveva aiuto dal medico per un fastidioso dolore sotto il gluteo. Breve massaggio, zio Toni che invitava Rafa ad abbandonare il campo (tra una settimana c'è il Roland Garros) e a non rischiare, e Rafa che tornava a giocare con, sembrava, ben poche speranze. E invece, la sorpresa: l'incredibile calo di Federer, che fino ad allora aveva sbagliato poco o niente, e un Nadal in crescita che ritrovava il suo gioco portavano a un netto capovolgimento di fronte. Risultato: sei giochi di seguito per il maiorchino, che vinceva il set per 7-5. Ma Roger riemergeva nel secondo set per raggiungere il 5-2, tra una serie incredibile di break e controbreak, il primo dei quali a favore di Nadal in apertura di set. Anche questo vantaggio per Federer però non durava. Un Rafa che tornava a spingere trovava il 5-5, ma poi, al tie-break, cedeva di schianto dopo aver avuto la palla del 3-0 e perdeva per 7-3. Al terzo set i ruoli si capovolgevano ed era Nadal che andava in vantaggio fino al 4-1. Lo spagnolo guadagnava poi il 5-2, Roger teneva il suo servizio e arrivava 3-5, per poi cedere a zero il game finale. Dopo una partita che è stata uno spettacolo ineguagliabile.

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sabato 17 maggio 2008

Magico Rafa ad Amburgo


E' stata una grande battaglia, ma alla fine la forza, il carattere e la classe hanno trionfato: Rafael Nadal ha battuto un ottimo Djokovic che ha cercato in tutti i modi di contrastare l'avanzata di quello che resta il numero due al mondo. Rischiava, perdendo oggi, di ritrovarsi in terza posizione. Ma non c'è stato scampo per Nole. Sulla terra pur più veloce di Amburgo il maiorchino si è imposto con il suo gioco più bello e più spettacolare. Con un grandissimo tennis.

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Roger Federer è in finale
Andreas saluta Amburgo


Sogno già finito per Andreas. Le poche ore di riposo tra ieri sera e l'una di oggi, quando l'altoatesino ha dovuto scendere in campo niente meno che contro Roger Federer, non sono bastate per recuperare dalla maratona con Kiefer. E oggi la partita si è risolta in fretta con un 6-3 6-1 per lo svizzero. In apertura di secondo set Andreas era anche riuscito a ottenere una palla break con una splendida smorzata delle sue: 1-0 per Andreas, 30-30 su servizio di Roger, si era andati sul 30-40. Breve speranza. Perchè Federer recuperava lo svantaggio, breakkava Andreas e arrivava sul 2-1. Partita praticamente chiusa. Adesso sono in campo Nadal contro Djokovic. A inizio match il serbo era sembrato subito in fuga: si era portato sul 3-0 breakkando già in avvio di match lo spagnolo. Che riusciva però a recuperare fino al 3-3 per poi chiudere il primo set per 7-5. Equilibratissimo l'inizio del secondo set, con ognuno dei due giocatori che riesce a tenere il suo servizio fino al 2-2.

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venerdì 16 maggio 2008

Nadal senza problemi con Moya E Andreas Seppi ci fa sognare


Conferma Nadal, sorpresa a metà Seppi. Rafa passa agevolmente alle semifinali con un 6-1 6-3 contro il veterano Carlos Moya, Andreas regala al pubblico di Amburgo una partita-spettacolo con cui elimina il beniamino di casa Nicolas Kiefer con il punteggio di 6-3 5-7 7-5. Un primo set vinto in scioltezza, un secondo in cui Kiefer cresce, Seppi è costretto in difesa, va sul 5-2 "di fortuna" e poi si lascia raggiungere e superare fino al 7-5 da un Kiefer ringalluzzito dal recupero e dal tifo casalingo. Andreas subisce subito un break in apertura di terzo set e a questo punto sono in pochi a scommettere sull'altoatesino. Che però ci mette cuore e anima per passare anche questa volta, dopo un torneo davvero spettacolare per lui. Domani lo aspetta Federer. Ad aspettare Rafa invece sul Centrale di Amburgo domani ci sarà il nemico numero uno Djokovic. Partita imperdibile, con i due avversari stramotivati entrambi. A vincere.

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Djokovic vince in scioltezza Avanza anche Roger Federer


Sembra un rullo compressore Novak Djokovic. E sì che all'inizio della stagione del rosso sembrava che la terra non fosse proprio tra le sue superfici preferite. A vedere quello che sta facendo qui, e soprattutto quello che ha fatto a Roma, non si direbbe. Nole arriva in semifinale, dove incontrerà il vincente tra Nadal e Moya, senza aver perso un set, e soprattutto senza aver mai rischiato nulla. Niente ha potuto il povero Chela, liquidato con un 6-3 6-1, e poco anche il croato Karlovic con il suo servizio devastante. Ha creato qualche problema al serbo solo nel primo set, costringendolo al tie-break, per poi cedere le armi in un secondo set finito 6-3. E oggi Montanes, che pure ama molto la terra, ha potuto opporre ben poca resistenza a un Djokovic che gli ha affibbiato un secco 6-2 6-3. Ha convinto meno Federer, che si qualifica per la semifinale contro un Verdasco dimezzato da un infortunio alla caviglia e che ora incontrerà il vincente tra Kiefer e Seppi. "E' stato un match molto duro" ha detto lo svizzero a fine partita. "Verdasco è un giocatore con molto talento che ha la capacità giusta per mettere in difficoltà chiunque su qualsiasi superficie. Penso di aver giocato bene. Ho dovuto faticare parecchio perchè mi aspettavo che mettesse in pratica una tattica diversa. Si è limitato a un gioco molto difensivo, cercando di non sbagliare i servizi e di tenere in gioco il dritto. Pensavo invece che avrebbe tentato di più l'ace e di fare punto con il suo dritto. Alla fine, è stata una grande sfortuna il suo infortunio al piede, ma non penso che questo fatto sia stato determinante per la partita".

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giovedì 15 maggio 2008

Rafa Nadal incanta Amburgo


Non c'è stato niente da fare per Andy Murray contro un Rafael Nadal che ha sbagliato poco e ha saputo imporre il suo gioco fatto di angoli impossibili, accelerazioni improvvise e imprendibili passanti. Contro lo scozzese lo spagnolo è riuscito a esprimere il meglio di sè, senza mai dare l'impressione di essere in difficoltà. Anche il servizio l'ha aiutato: il 79% di prime palle vinte contro il 63% di Murray, il 74% di seconde contro il 53% dell'avversario. E un punteggio finale, 6-3 6-2, assolutamente inequivocabile. Rafa ha trovato potenza e ritmo, è apparso sicuro, ha sbagliato poco e ha divertito. Domani lo aspetta il carissimo amico Carlos Moya, che ha avuto la meglio contro Safin in tre set. I precedenti: 5-2 per Rafa.

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Sorpresa tedesca ad Amburgo
Addio Davydenko, passa Kiefer


In questo inizio 2008 le sue performance stavano deludendo parecchio. E per trovare un risultato soddisfacente bisognava risalire all'Atp Masters Series di Madrid del 2007, quando Nicolas Kiefer (nella foto) aveva ceduto solo a Roger Federer in semifinale. Ma quest'anno, subito fuori agli Australian Open e a Indian Wells, anche sulla terra non era migliorato molto: eliminato al secondo turno da Kohlschreiber a Monte-Carlo e addirittura al primo da Ferrero a Roma, non sembrava aver ingranato. Gli è bastato sentire un po' d'aria di casa per cambiare marcia. Qui ad Amburgo Kiefer era partito subito bene eliminando con facilità Mathieu, aveva concesso ben poco al finalista di Roma Wawrinka, e oggi ecco l'impresa: ha eliminato in due set "soldatino" Davydenko (7-5 6-3). Domani sarà lui l'avversario di Andreas Seppi.

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Andreas Seppi star ad Amburgo
Avanti Federer e Djokovic


Dopo aver annientato Nieminen, Roger Federer non lascia scampo neanche a Soderling (6-3 6-2 il punteggio a favore dello svizzero) e si accomoda ai quarti di finale del torneo di Amburgo senza dover fare troppa fatica. Il gigante croato Ivo Karlovic riesce a impensierire un po' di più Novak Djokovic, che ieri aveva liquidato Chela con un punteggio più che netto: 6-3 6-1. Contro Chela, il primo set si decide solo al tie-break, con il serbo che ha la meglio per 7-3, mentre la seconda frazione si chiude con un più secco 6-3 a favore di Nole. Tutto bene dunque per le due teste di serie, mentre cade ancora una volta, dopo lo scivolone di Roma contro Stepanek, lo spagnolo Ferrer, questa volta sotto i colpi di Verdasco (7-6 6-2). Un sempre straordinario Andreas Seppi, che con la Germania pare abbia un feeling particolare, ci regala una grande soddisfazione con il suo accesso ai quarti di finale con una spettacolare vittoria contro Juan Monaco (6-0 6-3). Il matador di Simone Bolelli non ha avuto scampo contro l'altoatesino, che ha messo in campo il suo gioco migliore. La giornata ad Amburgo promette ancora grande spettacolo. Stasera sul Centrale scendono in campo Nadal e Murray: insieme i due giocatori danno di solito vita a match memorabili. I due precedenti, i sedicesimi a Madrid e agli Australian Open, nel 2007, erano stati momenti di grande tennis.

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mercoledì 14 maggio 2008

Amburgo, illusioni e delusioni


Ma quanto è strano il tennis. Il Wawrinka che a Roma era sembrato in grado di competere con chiunque, perfino con quel Djokovic super-aggressivo che ormai abbiamo imparato a conoscere, cede in due set contro il redivivo Kiefer, che da tempo vediamo passare come un'ombra nei tornei dei Masters o degli International. E Nadal?Dopo le vesciche di Roma sembra che fatichi a recuperare. A meno che davvero l'aggressività di Potito e la sua generosità sul campo siano riuscite a offuscare e frenare la consueta potenza del gioco del maiorchino. Eppure Monte-Carlo non è così lontana. Nel Principato abbiamo visto il vero Rafa, quello che non molla mai e che recupera sotto 0-4 contro Federer. Che ci auguriamo di tutto cuore di rivedere presto, prestissimo. E poi, ahinoi, Bolelli (foto). Arrivato ad Amburgo carico, fiducioso, pieno di promesse da mantenere, riesce a raggranellare a malapena tre game contro un giocatore, Juan Monaco, che sul rosso se la cava più che bene, per carità. Ma il bolognese era arrivato qui in splendida forma, dopo due ottimi tornei, a Monaco di Baviera e a Roma: fermato nel primo solo in finale da Gonzalez e nel secondo da Andy Roddick. Insomma, in un momento così Simone avrebbe dovuto per lo meno lottare alla pari con l'argentino. Invece quel durissimo 2-6 1-6 non lascia scampo. Bolelli in campo ha azzeccato veramente poco: ha evitato il primo break nel primo set salvando moltissime palle a favore dell'argentino. Ma alla fine il break è arrivato e non c'è stato modo di contrastare l'avanzata di Monaco. E pensare che a Roma Simone aveva dato l'illusione di poter addirittura battere Roddick. La delusione è grande, ma urge risalire in fretta: il Roland Garros è alle porte. E le premesse perchè Bolelli faccia bene a Parigi ci sono.

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Wawrinka cede a Kiefer,
niente da fare per Robredo


Wawrinka lascia Amburgo: l'eroe degli Internazionali di Roma, che ha ceduto soltanto al serbo Novak Djokovic, non ce l'ha fatta contro Nicolas Kiefer, che ha avuto lo meglio sullo svizzero per 7-5 7-5. Una partita combattuta, durata due ore e 24 minuti, e in cui Wawrinka giocava da numero dieci del mondo. Adesso Kiefer (nella foto) incontrerà Davydenko. "Un giocatore molto solido", ha detto il tedesco. "Domani dovrò giocare ancora meglio di quanto ho fatto oggi se voglio batgtere Nikolay. Ho il pubblico dalla mai parte, e questo mi aiuterà molto. In ogni caso giocherò un tennis aggressivo cercando di dare il meglio". Sulla terra un po' anomala di Amburgo il terraiolo Robredo ha dovuto capitolare contro il gigante Karlovic, vincitore per 3-6 6-2 7-6, mentre passa lo spagnolo veterano Moya, che ora si trova un'altra vecchia gloria del tennis, Marat Safin.

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Rafa Nadal va agli ottavi
nonostante un grande Starace


Federer va avanti senza problemi battendo in 58 minuti il finlandese Nieminen, Nadal avanza ma arranca un po' contro Potito Starace, soprattutto al secondo set dove rischia grosso e vince in un tiratissimo tie-break chiuso con un punteggio di 8-6 per lo spagnolo. Sotto di 1-3 nel primo set, riesce a recuperare e a chiudere 6-4, nel secondo realizza subito il break per poi farsi raggiungere ed essere costretto al tie-break. Una vittoria sofferta, quella dello spagnolo, che si è ritrovato davanti un Potito Starace nella sua versione migliore. Problemi zero invece per lo svizzero, che chiude con Nieminen per 6-1 6-3. "Penso di aver cominciato bene oggi", ha detto Federer. "Sono molto soddisfatto del mio servizio e del mio gioco da fondo. Nieminen è un giorcatore difficile, anche se contro di lui in genere anche in passato ho avuto la meglio. Ma può creare problemi all'avversario". Adesso ad aspettare Federer c'è Soderling, un giocatore sempre insidioso. Mentre Rafa dovrà vedersela con Murray.

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Amburgo amara per Bolelli
Torneo finito, che peccato


Niente da fare per Simone Bolelli: contro l'argentino Juan Monaco ha ceduto quasi senza opporre resistenza. Emblematico il punteggio finale: 6-2 6-1. Finisce male per l'italiano l'avventura qui ad Amburgo. Bolelli era arrivato in Germania con ben altri progetti dopo l'esaltante esperienza a Monaco di Baviera e l'ottima performance anche a Roma. Niente derby tutto italiano con Andreas Seppi. Sarà l'altoatesino domani a trovarsi contro l'argentino.

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martedì 13 maggio 2008

Wawrinka non delude. Domani
scendono in campo i tre grandi


Ad Amburgo ci è arrivato da numero 10 al mondo e sembra stia mantenendo le promesse. Lo svizzero Stanislas Wawrinka (nella foto) oggi è passato senza problemi contro il qualificato Alberto Martin e domani dovrà affrontare l'ultimo tedesco sopravvissuto qui ad Amburgo, Nicolas Kiefer. Ha fatto più fatica il terraiolo Tommy Robredo, che ha dovuto arrivare al terzo set per sbarazzarsi di Kohlschreiber. Tre set anche per il serbo Tipsarevic, che ha faticato contro un altro tedesco, Andreas Beck, mentre a Davydenko sono bastati due set per arrivare agli ottavi: l'avversario del russo era il croato Ljubicic. Domani in programma tutte partite di grande appeal, a cominciare dalla sfida Berdych-Safin. Bolelli se la vedrà con Monaco, Blake con l'insidioso Tipsarevic. E poi ci saranno i due grandi, Roger Federer contro Nieminen e Rafa Nadal contro Potito Starace. Scenderà in campo anche Djokovic, che se la vedrà con Chela.

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Il dramma dei ritiri: oggi
ad Amburgo altri due forfait


Ieri Filippo Volandri, oggi Luis Horna e Kristof Vliegen (nella foto). Sono già tre i giocatori che si sono ritirati al torneo di Amburgo. Dopo l'allarme lanciato più volte da Nadal, ormai è chiaro che nel tennis è emergenza. Horna ha alzato bandiera bianca contro Starace, Vliegen contro Acasuso. Dopo le semifinali farsa a Roma, dove hanno abbandonato il campo Andy Roddick e Radek Stepanek in due partite di fatto non giocate, adesso dunque il problema continua. Anche Simone Bolelli ha detto che il ritmo di gioco è troppo alto, che i giocatori non ce la fanno più a sostenerlo. E lo stesso Nadal, che pure non si è ritirato a Roma contro Ferrero, si è trascinato sul campo per finire una partita con un piede martoriato dalle vesciche, che avrebbe dato a chiunque tutte le ragioni per un forfait. Dobbiamo aspettarci altre vittime?

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Seppi da incorniciare: distrugge Gasquet e arriva agli ottavi


Grande match di Andreas Seppi al secondo turno del torneo di Amburgo. Ha praticamente distrutto il numero nove del mondo Richard Gasquet con un 6-3 6-2 che gli vale un lasciapassare per gli ottavi. L'altoatesino ha dominato senza problemi il francese, e adesso si troverà davanti il vincente tra Juan Monaco e il suo connazionale e amico Simone Bolelli. La partita si giocherà domani e quindi per l'ipotetico derby si dovrà aspettare giovedì. Un altro bel risultato per il tennis italiano: Seppi è tecnicamente uno dei giocatori più completi tra gli azzurri. L'affermazione di oggi servirà senz'altro a dargli più fiducia dopo i risultati un po' deludenti degli ultimi tornei. A Roma aveva dovuto cedere a Blake, a Monaco non ce l'aveva fatta contro il suo "gemello diverso" Bolelli e a Monte-Carlo era stato fermato al secondo turno da Sam Querrey. Tutte partite difficili: Blake, che pure è più pericoloso sul veloce, è sempre uno dei più grandi giocatori al mondo. E Andreas aveva dato l'impressione di essere in grado di batterlo strappandogli il primo set al tie-break. Poi aveva però ceduto e l'afroamericano ne aveva approfittato affibbiandogli un sonoro 6-3 6-1. A Monaco di Baviera un Simone Bolelli sicuro e molto aggressivo aveva avuto la meglio nel derby italiano, dimostrando poi, con lo sbarco in finale e con i risultati successivi, di essere in un momento di ottima forma. E a Monte-Carlo Andreas aveva ceduto davanti a quel Querrey che sarebbe stato eliminato soltanto ai quarti di finale da Djokovic. Insomma, la sfortuna ha giocato la sua parte negli ultimi risultati di Seppi, che comunque è riuscito ad arrivare ad Amburgo da numero uno italiano. E che oggi, contro Gasquet, ha dimostrato di poter sfoderare una maturità di gioco invidiabile. D'altra parte, è lui l'unico italiano che ha battuto Nadal numero due al mondo.

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