giovedì 27 novembre 2008

Nadal: mai stato così felice


"Non penso si possa essere più felici. La Spagna ha fatto qualcosa di impossibile". Le parole di Rafa dopo la vittoria di Davis della Spagna esprimono tutto l'entusiasmo del numero 1 del tennis, che non ha potuto partecipare personalmente all'impresa dei suoi compagni, ma che ha voluto in tutti i modi far capire quanto fosse vicino alla sua squadra con messaggi di incoraggiamento, con interventi sul suo sito, e naturalmente, a impresa fatta, con telefonate di congratulazioni. E' stato il primo tifoso della Spagna campione del mondo, lui, che campione del mondo di tennis lo è già da agosto. "Battere l'Argentina, che veniva da un'impressionante serie di vittorie in casa, era senz'altro molto difficile", ha detto Rafa dopo la vittoria. "Fernando Verdasco è stato splendido, soprattutto dal quarto set in poi. Nella prima e nella terza frazione sembrava nervoso", dice Nadal."Anche Feliciano è stato grande, ma non dobbiamo dimenticare Ferrer. Gli ultimi mesi sono stati molto duri per lui, ma anche David è stato determinate per la squadra".

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domenica 23 novembre 2008

Verdasco il magnifico stende l'Argentina: la Davis è spagnola


Ieri e venerdì era stato Lopez "el guapo" il protagonista dell'avanzata spagnola in terra argentina. Ma decisivo per la vittoria della Davis è stato Fernando Verdasco. Chi l'avrebbe mai detto? Senza Rafa, dopo un inizio disastroso del numero 1 Ferrer, maltrattato da Nalbandian nel match d'apertura. Su un terreno nemico degli spagnoli, studiato apposta per mettere in difficoltà il tipico gioco iberico. Tra un pubblico scatenato contro, che per tre giorni ha sostenuto con (troppo) calore Nalba e compagni. La Spagna ha vinto. Nonostante tutto. E porta a Madrid la sua terza Coppa Davis della storia. Non è stata una grandissima partita, quella della vittoria tra le due riserve. Da una parte c'era Fernando Verdasco, 16 Atp, preferito da Sanchez a uno spento Ferrer, sempre più ombra del semifinalista a Flushing Meadows 2007 e finalista al Masters 2007. Dall'altra parte José Acasuso, a sostituire quello che doveva essere l'eroe della vittoria biancoceleste, Juan Martin del Potro, la promessa realizzata dell'Argentina, riuscito ad approdare al Masters di Shanghai a soli 20 anni. Ma che qui a Mar del Plata è affondato miseramente prima sotto i colpi del mitico Feliciano, poi definitivamente sconfitto dall'infortunio muscolare che l'ha messo fuori gioco. Così in campo è scesa la sua riserva contro un'altra riserva, per la partita che si è rivelata quella decisiva. Cinque set combattutissimi, tre ore e 56 minuti di gioco, conditi da break e contro-break, cadute e rimonte al cardiopalma: tutto questo in un confronto che tecnicamente si è però rivelato piuttosto modesto. Undici doppi falli, 2 di Acasuso e 9 di Verdasco, 47 errori gratuiti per l'argentino e 31 per lo spagnolo, danno la misura di un match di scarsa qualità. Ma che entrerà ugualmente nella storia del tennis.

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sabato 22 novembre 2008

Davis, sorprendente Feliciano
Adesso la Spagna ci crede


Questo è il tennis, ragazzi. Dopo il primo set del secondo incontro sembrava che tutto filasse liscio per l'Argentina, la superfavorita squadra di casa, contro la Spagna. Nalbandian aveva stravinto contro il numero 1 spagnolo David Ferrer (6-3 6-2 6-3) e Del Potro non aveva faticato più di tanto per arrivare al 6-4 nel primo parziale del secondo match contro Feliciano Lopez. A questo punto, la svolta clamorosa e del tutto inaspettata: lo spagnolo ha messo in fila tre set di seguito (7-6 7-6 6-3) e, oplà, Argentina e Spagna sono 1-1. Una vittoria strameritata, quella di Feliciano, che dopo aver subito il 6-4 non ha mollato, ha attaccato, lottato e difeso con tutta la sua forza i colori della Spagna, proprio come gli aveva detto Nadal nel suo messaggio di auguri mandato ai compagni impegnati a Mar del Plata. Adesso la finale torna tutta in discussione. Del Potro ha avuto un infortunio muscolare e ha chiuso il match in grande sofferenza. Oggi Nalbandian scende in campo anche in doppio accanto a Calleri sostituendo Acasuso. Domani Sanchez potrebbe anche schierare Verdasco al posto di Ferrer. A questo punto l'esito della finale è del tutto incerto. E il 5-0 previsto da Mancini?

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venerdì 21 novembre 2008

Davis: per la Spagna giocano Ferrer e Feliciano Lopez


Sanchez ha deciso: sarà Feliciano Lopez a scendere in campo contro l'Argentina come secondo singolarista, accanto a David Ferrer. Il numero 2 spagnolo affronterà oggi Nalbandian nella prima sfida di Davis, poi contro Feliciano ci sarà Del Potro. Il compito a Mar del Plata per la Spagna priva di Rafael Nadal appare davvero difficile. Nalbandian dicono sia in splendida forma e Del Potro ha avuto tutto il tempo per riprendersi dalle fatiche di Shanghai, dove, a dire il vero, non ha esaltato i suoi fan. In ogni caso, i pronostici sono tutti per i ragazzi di Mancini. La parola passa al campo.


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giovedì 20 novembre 2008

Finale Davis, per la Spagna
dovrebbe giocare Verdasco


Sarà una finale in tono minore, quella che prende il via domani tra Argentina e Spagna, ma sarà pur sempre la finalissima di Davis. In campo non ci sarà il grande atteso di quella che doveva essere la festa spagnola, Rafael Nadal. La Spagna, guidata dal capitano Emilio Sanchez, si dovrà "accontentare" di David Ferrer, che sarà affiancato quasi sicuramente dal giocatore iberico che ultimamente ha meglio figurato nei tornei, Fernando Verdasco. Sempre Verdasco scenderà in campo anche per il doppio, accanto a Feliciano Lopez, mentre Marcel Granollers sarà la riserva. Dall'altra parte, nella squadra guidata da Alberto Mancini, i due singolaristi saranno David Nalbandian e Juan Martin Del Potro, mentre il doppio lo giocheranno Augustin Calleri e Josè Acasuso. La squadra di casa scenderà in campo a Mar del Plata certa di vincere. Almeno a sentire le dichiarazioni di Mancini da quando Nadal ha dato forfait. Lui ipotizza addirittura un 5-0 per la sua squadra. E la pressione sui giocatori argentini è a mille.

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domenica 16 novembre 2008

Djokovic: "Il Masters? Bello come vincere uno Slam"


"E' come aver vinto un Grande Slam" ha detto Djokovic dopo la spettacolare vittoria contro Davydenko. "Qui partecipano gli otto giocatori migliori al mondo. E' un successo di grande valore. Sono molto felice. Finire la stagione come l'ho cominciata, vincendo un grande evento: è un grande aiuto per la prossima stagione". Con queste parole il nuovo vincitore del Masters ha commentato la sua impresa. "E' stato un momento speciale perchè nella seconda parte della stagione ho giocato solo un paio di finali, e non riesco a vincere un titolo da molto tempo, da Roma. E' questa probabilmente la ragione per cui non sono riuscito a chiudere il match sul 5-4. Ero un po' nervoso. Non è facile. C'è tanta pressione in quei momenti. Sono felice perchè sono riuscito a controllare le emozioni alla fine". "Per me è stato un giorno molto difficile", ha detto Davydenko. "Lui ha giocato molto bene. Abbiamo giocato entrambi da fondo. Io ho cercato di controllare, ma lui accelerava. Nel primo set era sempre estremamente concentrato. E sbagliava pochissimo. Buon servizio, buona risposta. Contro Djokovic devi essere perfetto, giocare molto veloce e molto bene. Questo è quello che lui ha fatto, e io no".

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Djokovic, un grande ritorno


Grande secondo set, oggi nel match finale del Masters tra Novak Djokovic e Nikolay Davydenko. Dopo un primo parziale che sembrava lasciar presagire una facile vittoria per il serbo (6-1), il russo è riuscito a rinascere nella seconda frazione. Ha opposto una coraggiosa e generosa resistenza contro un avversario che ha messo in campo il suo miglior tennis; non si è mai dato per vinto e ha addirittura conquistato un break, anzi un contro-break, in una giornata in cui il servizio di Nole ha funzionato alla grande. Il 74% sono state le prime palle vinte dal numero 3 al mondo contro il 65% di Davydenko. Che, dopo un primo set decisamente troppo falloso, ha trovato la forza di ricominciare e, nonostante il break subito sull'1 pari, di non mollare. Nel secondo parziale in campo c'era un Davydenko trasformato rispetto alla prima frazione, che è stato capace di sfruttare i momenti (pochi, a dire la verità) di debolezza dell'avversario e di regalare sprazzi di gioco spettacolare. Tutto questo però non è bastato a regalargli la seconda frazione e la possibilità di andare a giocarsi il titolo al terzo set. Un Nole determinato a vincere e a usare tutte le sue armi per conquistare il Masters, pur raggiunto sul 5 pari dall'avversario dopo un vantaggio di 5-3, negli ultimi due game non ha più sbagliato un colpo. Gli ultimi punti del set sono stati tutti dominati dal nuovo imperatore di Shanghai. Al quale Davydenko è stato costretto ad inchinarsi. Una splendida soddisfazione per Novak al termine di un anno cominciato bene, con il titolo agli Australian Open, ma continuato tra mille cadute e incertezze, interrotte solo dalle vittorie a Indian Wells e al Masters Series di Roma e da qualche finale raggiunta nel circuito. Il successo di oggi è una grande iniezione di fiducia per buttarsi con una nuova carica nella stagione 2009.

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Masters di Shanghai, il re
si chiama Novak Djokovic


10.58 - Vince Djokovic - E' stato solo un momento di smarrimento. Dopo la grande rimonta di Davydenko, Novak Djokovic è tornato a dominare. Sul 5 pari ha strappato di nuovo il servizio al russo, vincendo poi a zero il suo. E' lui il migliore.



10.47 - Colpi di scena a raffica - Riagguanta il pareggio, Nikolay Davydenko. E il match si riapre. Nole era andato a servire per vincere, ma il game era subito apparso incerto, con il russo che riesce a portarsi sul 15-40. A questo punto Djokovic spara uno dei suoi fantastici ace e arriva sul 30-40. Ma subito dopo butta via la possibilità di arrivare sul pari con un micidiale doppio fallo. Sta comincinando a perdere sicurezza? Come sempre, il tennis regala emozioni inimmaginabili.


10.40 - Nikolay non cede e annulla due match-point 5-3 per Djokovic, Davydenko al servizio, 15-40. Ha recuperato con la forza della disperazione, Nikolay, ormai a un soffio dalla sconfitta, per arrivare fino al 5-4. Un ace e una grandissima grinta sono state le carte vincenti in un game sofferto allo spasimo, che il russo è riuscito a conquistare per tentare la risalita. Ma adesso Nole serve per il match.

10.30 - Davydenko cerca di restare in corsa
Dopo il break subito nel terzo gioco del secondo set, Davydenko riesce a mantenere il suo servizio fino al 4-3 per Djokovic. Rispetto al primo parziale c'è senz'altro più equilibrio tra i due giocatori. Il russo è riuscito a chiudere il settimo gioco a suo favore, portandosi appunto sul 4-3, con uno splendido ace, il quarto dell'incontro. Si sta tornando a vedere il giocatore che ieri, in semifinale, è riuscito a eliminare Andy Murray. Ma la sicurezza di Djokovic, per di più con un break di vantaggio, sembra lasciare poco spazio alle ambizioni di recupero di Nikolay.

10.10 - Al terzo gioco, è già break- Non sta dominando con la prepotenza del primo set. Ma di certo Djokovic pare ancora il migliore in campo. Dopo una parvenza di reazione del russo in apertura di set, Nole è riuscito a prendersi un altro break, il terzo dell'incontro, portandosi poi sul 3-1 senza particolari difficoltà. Va al servizio Davydenko per cercare di risalire.


10.00 - Secondo set, Davydenko ci prova: 1-1-
Riesce a mettere in campo un gioco molto migliore, in apertura di secondo set, Nikolay Davydenko, dopo aver subito una disfatta in apertura di match. A meno di un'ora dall'avvio della partita, nel secondo parziale i due giocatori sono sull'1 pari. Ognuno ha mantenuto la battuta fino a questo momento. Davydenko mantiene il suo servizio nel gioco di apertura abbastanza agevolmente. Poi, su servizio di Djokovic, la ritrovata fiduciata è testimoniata da uno scambio spettacolare, con Davydenko che scende a rete e riesce a recuperare alla grande un passante dell'avversario, chiudendo con successo il punto. Poi però Nole recupera e tiene il gioco. Siamo 1 pari.


9.50 - Il primo set al serbo - Chiude in scioltezza il primo set, Novak Djokovic, distruggendo letteralmente il suo avversario Davydenko. Dopo aver subito due break, il russo è riuscito, anche se con gran fatica, a tenere un gioco sul suo servizio e a portarsi sul 5-1. Su servizio di Djokovic, sfruttando un momento di distrazione del serbo, Nikolay è arrivato sullo 0-30. Ma poi Nole è riemerso con prepotenza per chiudere alla grande il suo primo set. E' 6-1. Il secondo set riparte con Davydenko al servizio.

9.30 - Subito il break - Partenza fulminante per Novak Djokovic nella finale della Masters Cup di Shanghai, in cui il serbo sta affrontando il russo Nikolay Davydenko, giustiziere ieri in semifinale di Andy Murray per 7-5 6-2. Nole è già sul 3-0 a pochi minuti dall'inizio del match. Il break è arrivato nel secondo gioco del set, con un Djokovic che fino a questo momento è apparso assolutamente perfetto. Non ha sbagliato niente, ha messo in campo un gioco sicuro e aggressivo, e per Davydenko finora c'è stato ben poco da fare. Finale già ipotecata?

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venerdì 14 novembre 2008

Il trionfo di Andy Murray


Era riuscito a batterlo alla finale degli Us Open. Ma, escluso quell'incontro, gli ultimi confronti tra i due, Andy Murray e Roger Federer, erano stati tutti a favore dello scozzese. A Madrid, meno di un mese fa, la meglio l'aveva avuto Andy il terribile, che si era sbarazzato dello svizzero in tre set. Esattamente come oggi: cedendo il primo set (6-4 oggi, 6-3 a Madrid), e vincendo gli altri due. A dire il vero, in Spagna con meno fatica (3-6 6-3 7-5 il punteggio allora, 4-6 7-6 7-5 quello di Shanghai). Ad accompagnare Murray alle semifinale, nel Gruppo Rosso, non ci sarà il numero 2 del mondo ma il francese Gilles Simon, arrivato qui in Cina per sostituire Rafa Nadal. Domani Gilles se la vedrà con Djokovic, Murray con Davydenko. Federer ha lottato tre ore prima di cedere contro un avversario sempre pericoloso. All'inizio del match sembrava che Roger avesse preso in mano le redini dell'incontro. Poi la schiena è tornata a dargli fastidio, è arrivato il massaggiatore a cercare di rimettere in sesto la schiena, e Federer ha giocato con grande generosità. Ma Andy ci ha creduto fino alla fine. E ha passato il turno in testa al suo Gruppo, dopo aver vinto tutte e tre le sue partite. "Una vittoria contro Federer per me vale quasi come la vittoria della Masters Cup" ha detto Murray dopo il successo. "Lui è il più forte giocatore di tutti i tempi e ha ancora un grande tennis. So che adesso sarò stanco, ma quest'incontro significa molto per me". Per vedere Roger in campo si dovrà aspettare il 2009.

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Federer fuori dal Masters
Vince ancora l'uragano Andy


Non è riuscito a fare il miracolo. Roger Federer ha perso contro Andy Murray per 4-6 7-6 7-5. E, per quest'anno, deve dire addio alla speranza di vincere il suo quinto Masters in carriera. In semifinale vanno Murray e Simon per il Gruppo Rosso, Davydenko e Djokovic per il Gruppo Oro.

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giovedì 13 novembre 2008

Andy Murray contro Federer:
a Shanghai il match-verità


Giochi fatti nel "Gold group" al Masters di Shanghai: Davydenko va in semifinale insieme a Djokovic e manda a casa la grande rivelazione dell'ultima parte della stagione, Juan Martin Del Potro, distruggendolo con un punteggio che parla chiaro: 6-3 6-2. Davydenko in semifinale si ritroverà contro il vincitore del match tra Andy Murray e Roger Federer: chi vince infatti passerà in semifinale come numero uno del "Red Group" e affronterà quindi il numero 2, il russo appunto. Ma, se Murray è sicuro di passare, per Federer il match di domani è quello della verità: se perde, va a casa. Intanto Djokovic, che oggi ha perso da Tsonga (1-6 7-5 6-1), si ritroverà contro il numero 2 del gruppo di Federer. Lo svizzero, per battere lo scozzese, che ha distrutto Simon (6-4 6-2), dovrà tirare fuori il suo tennis migliore. E affrettarsi a guarire da quel fastidioso virus che gli ha creato qualche problema nell'incontro di ieri contro Stepanek.

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Azzurri, il tennis da serie A


di Marco Aceto

Dal 5 all’8 dicembre tutti i riflettori e le telecamere del tennis italiano saranno puntati sul Palazzo dello Sport di Bra, sede delle fasi finali del campionato italiano maschile e femminile a squadre di serie a1. Un grande avvenimento sportivo, che segue a livello nazionale solo la Coppa Davis, Fed Cup e gli Internazionali Bnl di Roma. Per l’occasione sono stati predisposti due campi da gioco “ad hoc”, collegati tra loro ma sufficientemente distanti da permettere di giocare in contemporanea senza alcun disturbo reciproco e, soprattutto equipaggiati con un fondo in “Greenset”, la stessa superficie sulla quale si sta giocando il “Masters Cup Atp” di Shanghai. Alle fasi conclusive del campionato italiano a squadre prenderanno parte le quattro formazioni maschili e le due femminili che avranno superato i gironi di qualificazione in corso di svolgimento, la cui conclusione sarà fissata dagli spareggi del 30 novembre.
La prima giornate di gare prenderà il via alle 13 di venerdì 5 dicembre, con la prima semifinale maschile, mentre la seconda semifinale sarà sabato 6 dicembre con inizio sempre alle ore 13. Domenica 7 dicembre, invece a partire dalle 10, scenderanno in campo le due formazioni femminili che si contenderanno il titolo nazionale 2008 sulla distanza di tre singoli e un doppio, più un eventuale doppio di spareggio. Lunedì, infine, sempre dalle ore 10, si affronteranno le due squadre finaliste maschili.
La manifestazione di inizio dicembre, in concomitanza della quale saranno attivati numerosi eventi collaterali volti a coinvolgere non solo gli appassionati, avrà anche l’onore di tenere a battesimo la prima diretta del nuovo canale satellitare monotematico della Federazione Italiana Tennis “Super Tennis” (piattaforma Sky – canale 224) che ha esordito lunedì 10 novembre.
I biglietti per le giornate finali del campionato italiano di tennis di A1 sono già disponibili in prevendita nei più importanti circoli della Federazione tennis di Cuneo e di Torino.

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martedì 11 novembre 2008

Shanghai, Djokovic è in semi Domani Federer e Roddick si giocano la qualificazione


Aveva già vinto nel suo primo match contro Del Potro (7-5 6-3), e oggi Novak Djokovic si è guadagnato matematicamente la qualificazione alle semifinali del Masters battendo anche Davydenko (7-6 0-6 7-5). Sarà una formalità l'incontro con Tsonga, ormai fuori dopo due sconfitte. Il francese aveva perso domenica contro Davydenko (6-7 6-4 7-6) e oggi contro Del Potro (7-6 7-6). Inizialmente il serbo ha sofferto il gioco di Davydenko, da cui è stato subito breakkato. Un doppio fallo e un erroraccio di dritto di troppo del russo hanno però rimesso in gioco Nole sul finire del primo set, andato proprio al serbo nel tie-break. Il 6-0 a favore di Nikolay nella seconda frazione della partita è la fotografia perfetta di un set in cui il russo ha tirato fuori tutti i suoi colpi migliori e, con un gioco impressionante e aiutato dagli errori gratuiti di Novak, si è rimesso in pari. Il 7-5 finale in un terzo set di nuovo equilibrato regala a Novak la qualificazione. Domani giornata clou per Federer: dopo la sconfitta contro Simon lo aspetta Roddick, a sua volta sconfitto da Murray. Chi perde è quasi sicuramente fuori. Sarà una sfida all'ultimo sangue?

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Niente Davis per Rafa


Rafael Nadal salterà anche la finale di Davis. La tendinite al ginocchio che lo aveva costretto al ritiro a Parigi si sta rivelando più grave del previsto e ha messo il mancino di Manacor fuori gioco. Stagione finita per lui, dunque. Adesso Rafa deve pensare solo a rimettere in sesto il ginocchio per affrontare al meglio gli impegni del 2009. A dare il verdetto sono stati gli esami medici di oggi a Barcellona, dove il numero 1 del tennis si è sottoposto a un'ecografia e una risonanza magnetica. Risultato: niente da fare, Rafa non è in condizioni di giocare. Una mazzata per lui, che alla finale di Coppa Davis contro l'Argentina ci teneva, eccome, e per la Spagna: senza di lui per Emilio Sanchez la strada è davvero durissima contro una squadra che schiera due tra i giocatori più in forma del momento: Juan Martin Del Potro e David Nalbandian. "Dopo un anno lungo e positivo, mi dispiace molto non essere in grado di competere per due grandi obiettivi della stagione, la Masters Cup di Shanghai e la finale di coppa Davis", dice Nadal in una dichiarazione alla stampa spagnola riportata dal sito ufficiale del tennista. "Sono momenti duri, ma io ho fatto tutto il possibile per essere in forma per la sfida con l'Argentina. Volevo esserci a tutti i costi. Sono abituato a convivere con il dolore e a giocare nonostante tutto, ma questa volta è diverso, è qualcosa che non posso controllare".

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lunedì 10 novembre 2008

Shanghai, delusione Federer


Comincia male il Masters del campione in carica. Roger Federer ha deluso contro Gilles Simon, il nuovo numero 1 francese che ha sostituito in extremis Rafa Nadal dopo il forfait dello spagnolo (Rafa non sarà neanche in Argentina per la finale di Davis). Lo svizzero ha perso nel match di esordio del Gruppo Rosso per 4-6 6-4 6-3. Non era al meglio, Roger, oggi, sul veloce di Shanghai. Troppi errori gratuiti, un servizio molto al di sotto dei suoi standard (gli sono entrate il 50% di prime palle), scarsa incisività nei momenti topici. Uno per tutti: terzo set, 3-3, Simon al servizio, 0-40. Tre palle break, tre occasioni per la vittoria, tutte sprecate. Con il francese che, da qui in poi, non perde più un gioco per portarsi a casa, abbastanza agevolmente, il match. Roger non ha dato la colpa al mal di schiena, che lo aveva costretto al ritiro a Parigi. Ma ha giocato, ancora una volta, a corrente alternata. E Simon è stato bravo ad approfittarne. Federer ha però sottolineato che la sua sconfitta è in gran parte merito dell'avversario. "Più giochi bene tu e più gioca bene lui", ha detto. "Simon è un giocatore atipico e difficile da affrontare, ti costringe a 'remare' e correre per tutto il tempo. Insomma, è molto bravo". E così Simon si è portato a casa la seconda vittoria consecutiva contro Roger Federer: la precedente risaliva al secondo turno di Toronto, quest'estate. Ma come mai così tanti errori (50 non forzati)?. "Normalmente i punti che ho perso oggi non li avrei persi. E' successo per un insieme di cose: la mancanza di allenamento, i dubbi sulle condizioni della mia schiena. Aspetti che contano quando giochi contro un top player. Almeno ora ho messo nelle gambe un match e tre set in più. Spero di poter giocare meglio la prossima partita". C'è da augurarsi, per il bene suo ma anche del tennis, che Federer riesca a ritrovare grinta come accadde l'anno scorso: dopo aver perso da Gonzalez, un Roger ritrovato portò a casa il titolo del Masters giocando un tennis superbo con tutti gli avversari successivi, da Roddick, a Nadal, a Ferrer. Adesso, per il Round Robin, gli restano da affrontare Murray e Roddick.

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mercoledì 5 novembre 2008

Nadal: partecipazione a rischio anche per la finale di Davis?


"Farò di tutto per esserci, la situazione è ancora in evoluzione". Le parole sono di Rafael Nadal, il riferimento alla finale di Coppa Davis tra Spagna e Argentina, in programma tra il 21 e il 23 novembre a Mar del Plata. Una dichiarazione che mette in forse anche la partecipazione del numero uno alla Davis. Dopo la rinuncia di Rafa al Masters, veniva praticamente dato per scontato che Nadal avrebbe partecipato alla Davis. Sembrava che il forfait a Shanghai fosse quasi "funzionale" in vista della Davis, naturalmente con tutti i distinguo del caso. Tendinite a Parigi. Ergo, meglio fermarsi subito per non rischiare di non recuperare per l'Argentina. E, dovendo scegliere, meglio una finale in Davis che una partecipazione sottotono al Masters. Sembrava quasi una scelta precauzionale. Invece l'ultima dichiarazione di Rafa mette a rischio anche la presenza del maiorchino dall'altra parte del mondo. Tanto che... ecco come continua, parlando ai microfoni di "Radio Marca": "Se sarò al 40% della forma non andrò in Argentina. Ho diversi giorni per recuperare, lunedì o martedì farò un test decisivo per verificare le mie condizioni. Colpa del calendario troppo fitto? Di sicuro è organizzato male e ad alcuni tornei sei obbligato a partecipare perchè sono quelli che danno più punti. In questo modo è molto difficile essere sempre al top". Insomma, il problema della tendinite al ginocchio potrebbe essere ancora più serio di quanto si era prospettato. Un finale di stagione davvero triste, per il nuovo numero 1 del mondo. Che, guarda caso, non vince più niente proprio dal giorno in cui è salito in vetta alla classifica. L'ultimo titolo di Rafa, in una stagione, va sottolineato, densa di successi, risale proprio al 17 agosto: era la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Pechino. Il giorno dopo Rafa si era conquistato lo scettro del tennis, sottraendolo a Roger Federer. Ma poi, non ci sono stati altri titoli nel Palmarès del mancino di Manacor.


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lunedì 3 novembre 2008

Shanghai: Masters "dimezzato"?


Ormai non si parla d'altro: Rafael Nadal diserterà davvero Shanghai? Quel problema al tendine che lo ha costretto, venerdì scorso, ad abbandonare il campo mentre stava giocando i quarti di finale contro Davydenko a Parigi, potrebbe essergli fatale e costringerlo a rinunciare al Masters di Shanghai. Per partecipare all'appuntamento più prestigioso di fine stagione si sono qualificati, oltre a Rafa, Roger Federer, Novak Djokovic, Andy Murray, Nikolay Davydenko, Andy Roddick, Juan Martin Del Potro e Jo-Wilfried Tsonga, che si è appena aggiudicato il primo Masters Series battendo Nalbandian in tre set davanti al suo pubblico, a Parigi. Mentre Rafa, in conferenza stampa dopo il ritiro contro il russo, aveva lasciato in forse la sua partecipazione dicendo che avrebbe dovuto prima fare una serie di esami medici di controllo, le parole di Toni Nadal, poche ore dopo, suonavano più drastiche e risolutive. Da quanto dichiarato dallo zio e coach di Rafa sembrava infatti che la diserzione fosse quasi scontata. Soprattutto in vista dell'impegno della Spagna in Davis, proprio nel weekend successivo alla conclusione di Shanghai, e per di più dall'altra parte del mondo, in Argentina. In poche perole, Toni ha detto che, se per Rafa si trattasse di scegliere tra Masters e Davis, la scelta sarebbe caduta sulla seconda.

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