martedì 31 marzo 2009

Il ritorno di Filo: annullata
la squalifica per doping


Lo avevano accusato di doping. Lui aveva negato, dicendo che quei valori nel sangue erano dovuti a un medicinale che è costretto a prendere da anni per i suoi disturbi di asma. Ma l'Antidoping, come al solito implacabile, non aveva sentito ragioni e lo aveva squalificato. Avete già capito di chi stiamo parlando. La vittima era Filo Volandi. Era già arrivato in Australia per giocarsi il primo Slam dell'anno. Aveva dovuto rifare le valigie in fretta e furia per tornarsene a casa, imbufalito per l'ingiustizia. Sì, perchè tale, un'ingiustizia, si è rivelata oggi quella brutta pagina del tennis. Il Tas, il tribunale arbitrale dello sport di Losanna, ha accolto il suo ricorso cancellando i tre mesi di squalifica decisi per lui dalla Federazione internazionale del tennis, la Itf, e annullando anche la perdita dei punti Atp e dei premi ottenuti dal 18 agosto in poi. Filo era risultato positivo ai controlli antidoping nel marzo del 2008, durante il torneo di Indian Wells. La fine di un incubo: così ha definito l'avvenimento il tennista livornese. Che ha già annunciato il suo rientro nel tennis professionistico la settimana prossima, al torneo di Monza. Volandri ha detto che in queste settimane si è sempre allenato, e che il ginocchio, quello che gli ha dato fastidio nell'ultimo anno, è ok. Ha sottolineato di essere stato con gli altri azzurri a Cagliari, per la Davis, dove si è allenato con loro, e ha ringraziato Nadal e Djokovic per la solidarietà espressa nei suoi confronti per la triste vicenda. Una solidarietà che oggi appare pienamente giustificata.


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domenica 29 marzo 2009

Tutto facile per Federer a Miami: fuori anche Kiefer


Dopo aver passato facilmente il secondo turno contro il semisconosciuto Kevin Kim, Roger Federer ha agevolmente superato il test con Nicolas Kiefer, eliminato dalla svizzero per 6-4 6-1. Sul cemente superveloce di Miami Roger sembra perfettamente a suo agio. Nel match contro il tedesco le prime palle buone sono state l'80% e i primi servizi vinti il 74%. Federer ha fatto poco sulle prime di Kiefer, vincendo solo il 25% dei punti sulla risposta, ma sulle seconde ha portato a casa il 74% dei punti. E le palle break vinte sono state 4 su 6 per lo svizzero, mentre Kiefer non è riuscino a crearne neanche una. Insomma, buoni numeri che dovrebbero testimoniare una ritrovata buona forma fisica per Roger Federer, che qui a Miami si gioca un'importante opportunità di tornare grande. Su come si senta adesso Roger ha detto: "Sento che questa settimana è molto importante che io faccia bene, specialmente adesso che ho già qualche match nelle gambe. Le cose mi stanno andando bene adesso. La stagione scorsa era stata veramente molto dura. Qualcuno dimentica che l'anno scorso ho avuto la mononucleosi e qualche problema alla schiena. Ho dovuto lavorare molto duramente per ritornare informa. Ho lottato contro Rafa, anche se sono andato molto vicino a vincere a Wimbledon e poi anche in Australia". Dopo Kiefer, per Federer l'impegno sembra davvero agevole. Ci sarà Taylor Dent, che arriva dalle qualificazioni e ha eliminato Robredo. Poi, il primo importante ostacolo, che potrebbe chiamarsi Andy Roddick.

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venerdì 27 marzo 2009

A Miami è l'ora dei grandi:
Federer, Djokovic, Roddick


Niente da fare. Simone Bolelli non si giocherà, qui a Miami, la rivincita contro Rafa Nadal, a cui solo poche settimane fa, al torneo di Rotterdam, era riuscito addirittura a strappare un set nel loro primo confronto. Sarà Gabashivili ad affrontare lo spagnolo domani, dopo aver liquidato Simone in tre set. Anche questa volta Bolelli ha deluso, non riuscendo a superare un ostacolo decisamente alla sua portata, e non in giornata di grazia, visti anche i 14 doppi falli che Simone non è riuscito a sfruttare. Lo spagnolo scende in campo per la prova del fuoco su una superficie ancora più veloce di quella di Indian Wells: l'anno scorso Rafa qui arrivò in finale, dove fu distrutto da Davydenko, assente quest'anno. In conferenza stampa Nadal ha detto di essere molto motivato a giocare al meglio per tentare di vincere anche qui. Intanto, stasera in campo scenderanno Djokovic, che se la vedrà con il canadese Dancevic, Roger Federer, contro l'americano Kim, e Roddick, con Junqueira. In teoria, tre passeggiate. Ci sarà anche Rafa, ma in doppio: in coppia con Marc Lopez scenderà in campo contro un'altra coppia di spagnoli: Tommy Robredo e Albert Montanes.

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giovedì 26 marzo 2009

Miami, finalmente Andreas


Era cominciata malissimo per gli italiani al torneo di Miami, con Potito Starace fuori in due set contro Martin Vassallo Arguello (7-6 6-4) e con Simone Bolelli fuori in tre contro il russo Gabashvili (6-4 4-6 6-4). Ma poi a dare quantomeno un segnale di speranza ai colori azzurri qui in Florida è arrivata la vittoria di Andreas Seppi contro lo spagnolo Guillermo Garcia-Lopez. E pensare che anche per l'altoatesino sembrava che il match si stesse mettendo male, sul finire della prima frazione. Arrivati al tie-break infatti, lo spagnolo si portava in vantaggio fino al 5-2. E qui il set sembrava perso, anche conoscendo i "limiti" emotivi che tante volte hanno tradito Andreas. Che invece recuperava alla grande fino al 5 pari. Sul 6 pari servizio per lo spagnolo arrivava il primo doppio fallo per Garcia-Lopez, 7-6 per Seppi. Che non sprecava l'occasione e conquistava il primo set. Facile la seconda frazione, con Andreas che breakka l'avversario nei primi giochi e mette a segno un secco 6-1. Senza perdere la bussola sul 5-1 per lui, Seppi al servizio, e lo spagnolo che corre via fino al 15-40. Qualche brivido, ma Andreas si riprende subito e chiude in bellezza. C'è finalmente un italiano al secondo turno. Per lui adesso un ostacolo non proprio impossibile: Stanislas Wawrinka...

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martedì 24 marzo 2009

Rafa re di Indian Wells: "Così ho sconfitto Murray (e il vento)"


Nadal batte Murray 6-1 6-2. Vittoria facile, sembrerebbe. Ma non a sentire le parole di Rafa dopo il match. "Certo che è stata dura", ha detto in conferenza stampa. "Le condizioni erano molto difficili", anche se poi aggiunge, con un pizzico di... orgoglio: "Ma penso di aver applicato una buona strategia. E ho giocato un ottimo match in quelle condizioni, con il vento forte in campo. Probabilmente Andy non ha giocato al meglio proprio per il vento, ma penso di aver giocato un buon match, mi sono mosso molto bene. Non mi sono mai fermato durante tutta la partita, e questa è stata la chiave del successo". Lui ha lasciato che le condizioni meteo lo penalizzassero, mentre non hanno penalizzato te? "Forse. Non so se ero un po' più preparato di lui a giocare in queste condizioni. Forse ho accettato meglio di lui le condizioni che c'erano. Forse ho avuto un atteggiamento un po' più positiva di lui durante il match, e negli ultimi due giorni questo è stato decisivo. Penso di essermi mosso bene e di aver giocato un po' di più dentro il campo, più aggressivo, muovendomi più di lui. E ho anche cambiato il mio gioco, per esempio sul rovescio cercando di tirare più basso, perchè con quel vento così forte era davvero difficile giocare, soprattutto giocare dei vincenti. Così, penso di aver giocato molto bene in queste condizioni". Sono state queste le peggiori condizioni in cui tu abbia mai giocato? "No. E' stato ancora peggio a Wimbledon, ai quarti di finale del 2007 contro Berdych. C'era un vento incredibile". Sul Centrale? "Sì. è stato pazzesco. E a Benidorm, due settimane fa, ancora. Ci eravamo allenati un giorno, ed era peggio ancora. Sì, ho giocato parecchi match con il vento forte". Hai detto di aver avuto una buona strategia: qual è stata? "Ho giocato dentro il campo. Sono andato a rete qualche volta, e non ho mai smesso di muovermi. Questa è stata la strategia: di stare per tutto il tempo in movimento. Quando c'è vento forte, penso che la cosa importante sia non di mettere la palla vicino alla riga. Penso che la cosa importante sia di tenere la palla dentro, cercando di fare un gioco pesante, con un buon ritmo, ma in sicurezza. Non vicino alla riga, ma dentro il campo". Ti senti mentalmente più forte dopo il match con Nalbandian? "No, non direi. Stavo giocando bene durante il torneo. Ho vinto il primo turno molto bene contro Berrer, poi con... con chi? Ah, con Tursunov. Ma poi, contro Nalbandian, ho giocato male. Ma, certo, quando tu salvi cinque match-point, è come cominciare un altro torneo. Ma mi stavo allenando molto bene durante la settimana. Penso di aver giocato meglio in allenamento che in partita, questa settimana, che è strano per me. Ma penso che qui sia successo questo". Perchè pensi che vincere il Grande Slam sia impossibile, visto che ha vinto il Roland Garros quattro volte e poi Wimbledon e Melbourne sul veloce? E' perchè la stagione è lunga, oppure pensi che sia impossibile per chiunque? "Penso che quando cominci un torneo, cominci dal primo turno. Quando vado a un torneo, io gioco il primo turno e non so se vincerò. Non sai che cosa succederà nei prossimi due mesi, nei prossimi sette mesi. Così è molto difficile giocare tutto l'anno allo stesso livello, rimanere al tuo massimo. In ogni caso, se anche sto giocando il mio miglior tennis, e se Murray è in giornata, ha una buona possibilità di battermi, come anche Federer, o Djokovi, o molti altri giocatori. Così ogni torneo è davvero duro. E tu pensi al Grande Slam... Giocrae cinque set forse aiuta un po' i top ten ad avere migliori risultati perchè tu hai più tempo. Ma comunque, è impossibile. Questo è quello che sento. Mi piacerebbe vincere il Grande Slam. Ma mi appare un'impresa quasi impossibile".

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lunedì 23 marzo 2009

Indian Wells, Nadal fa 13 Annientato Andy Murray


La finale di Indian Wells è stata irrimediabilmente a senso unico per Andy Murray, sconfitto da Rafael Nadal per 6-1 6-2 sul cemento californiano. Il gioco è stato dettato dallo spagnolo dall'inizio alla fine. Sulla resistenza lo scozzese ben poco ha potuto contro l'avversario, nonostante i significativi miglioramenti fatti sul piano fisico dopo gli allenamenti strong dell'autunno-inverno. Ma anche nelle sortite a rete Andy non ha avuto grande fortuna, spesso beffato dai passanti e da qualche delizioso lob del numero 1. Il servizio ha funzionato, buona la percentuale di prime palle. Ma Rafa è stato per tutto il match una spanna sopra l'avversario. Non ha mai perso il controllo del gioco, e ha indovinato praticamente tutte le palle break che gli sono state concesse. Murray non poteva davvero fare di più davanti a un Rafa di queste dimensioni. Per Nadal è il tredicesimo titolo Atp Masters Series in carriera.

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domenica 22 marzo 2009

Roger, ma dove sei finito?


Dov'era Roger Federer ieri sera, quando Andy Murray gli dava la batosta del 6-1 nel terzo set, in semi a Indian Wells? Dov'era quando buttava via tre palle, sul 15 pari 2-1 per Andy, terzo set, su servizio di Federer, regalando letteralmente il break della sua disfatta all'avversario? Dov'era quando regalava un altro break, 4-1 Andy, senza mettere in campo la minima reazione per il recupero? E dov'era quando, ormai alla disperazione, sul 5-1 Murray, servizio allo scozzese, andava sul 15-40 per poi cedere di nuovo, in un festival degli errori? Solido e sicuro con Verdasco solo un paio di giorni prima, Roger Federer sabato notte ha sprecato un'altra importante occasione per risalire. Ancora una volta dal campo non è uscito un Murray vincitore, ma un Federer perdente. Difficile capire cosa scatti nella testa dello svizzero quando esprime un tennis a dir poco penoso come quello che ha giocato nella terza frazione. Qualcuno dice che sia stato il (falso) infortunio di Murray a farlo andar fuori di testa. Ieri Roger voleva vincere. Doveva vincere. Avete visto come è uscito dal campo? Strette di mano frettolose a dir poco sia con Murray sia con l'arbitro, e poi via di corsa agli spogliatoi, giusto con un accenno di saluto, per pura cortesia, al pubblico, che lo ha tifato all'inverosimile. Mah... certo è triste vederlo incapace di reagire in questo modo. Poi ci sono le scuse degli affezionati. In fondo veniva da un mese e mezzo di stop... Forse deve ancora finire di sistemare il servizio... La schiena non è ancora a posto... Sarà. Purtroppo ormai la realtà è che il Federer di una volta in campo si vede solo a sprazzi. A regalare emozioni e grande tennis. Poi, inspiegabilmente, sparisce. La verità a Miami?

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sabato 21 marzo 2009

Rafa: ok con Nalbandian, ma quanta fatica per vincere


Dice di aver avuto tanta tanta fortuna nel salvare quei cinque match point nella partita contro Nalbandian, Rafael Nadal. Tanta fortuna. E poca soddisfazione. "Non sono felice per i miei primi due set", racconta dopo l'incredibile vittoria contro l'argentino. "No, penso di aver avuto ben stampati nella memoria i due match che avevo perso in passato contro di lui. David ha giocato bene, sì, ma io ero un po' troppo spaventato dal suo rovescio. E così non sono entrato nel match con l'atteggiamento giusto. In ogni caso la cosa più importante è aver vinto. Sono felice di essere riuscito a reagire. Ho giocato molto bene i match point, e il tie-break. Nel terzo set era stanco, credo. Ma io ho giocato meglio". Qual è il problema con il suo rovescio? "Non era in realtà il rovescio il problema. Io non ho giocato contro il suo rovescio. Ero spaventato dal suo rovescio e questo era l'errore. Lo penso adesso, perchè io ho un buon dritto. Così penso che non può essere un problema giocare contro il suo rovescio con il mio dritto. Ma ho giocato troppo sul suo dritto e lui mi aggrediva sul mio rovescio. Alla fine ho spezzato il ritmo con lo slice, e questo mi ha aiutato molto. E comunque ho trovato la soluzione". E' stato importante nel secondo set avere il supporto del pubblico? "Certo, il sostegno del pubblico è sempre molto importante. E posso dire che li ringrazio. E' sempre bello avere il pubblico con te, e in questo match è stato molto importante". Puoi descrivere qual era il problema all'inizio del match? Hai detto che non avevi la giusta mentalità. Cosa significa? Cosa vuoi dire? "Penso di non essere arrivato al match con le idee chiare su come giocare la partita. Così sono entrato in campo senza avere in testa con esattezza la tattica o le idee su cosa avrei dovuto fare per vincere la partita. Probabilmente perchè avevo perso con grande facilità negli ultimi due match contro di lui, e non riuscivo a pensare a come giocare. Così non sono felice di me stesso per questo atteggiamento. Comunque, se avevo perso gli ultimi due match, non avevo giocato bene mentre lui sì: ero sceso in campo e avevo provato a fare il mio gioco. A giocare aggressivo e lungo, ma poi lui aveva giocato meglio e mi aveva battuto. Ma io devo giocare, no? Non ho giocato con quel ritmo e con quell'aggressività all'inizio e lui mi ha sconfitto, così non sono felice di questo". Come esci da questo match? Come ti senti per la prossima partita? E' un po' come in Australia con Verdasco prima della finale? "Credo che vada meglio fisicamente. Non ho giocato cinque ore. Quanto è durata la partita?" Due ore e 48. "E' ok". Dopo Nalbandian, il match contro l'altro argentino, Del Potro, per Rafa è stata poco più che una passeggiata, vinta agevolmente per 6-2 6-4. Potrebbe dargli più problemi Andy Roddick, in semifinale.

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venerdì 20 marzo 2009

Rafa Nadal contro Nalbandian,
il trionfo del guerriero


Solo un tennista-monstre con i nervi saldi come Rafa Nadal poteva superare senza danni letali cinque (cinque!) match-point nel secondo set, vinto per 7-6 con David Nalbandian, dopo aver perso il primo per 6-3. E stravincere con un perentorio 6-0 la terza e decisiva frazione. Era sotto per 3-5 anche nel secondo, Rafa, e l'argentino aveva il servizio a disposizione che gli prometteva la possibilità di bissare il risultato del primo set. Ma ancora una volta Rafa non ha mai smesso di crederci, è risalito, ha piazzato i suoi vincenti nei momenti importanti e ha ottenuto la sua prima vittoria contro Nalbandian. Ai quarti stasera, sul cemento di Indian Wells, non vedremo un derby ma una sfida Argentina-Spagna: Rafa se la vedrà con Juan Martin Del Potro.

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mercoledì 18 marzo 2009

Rafa Nadal, ecco Nalbandian


A Indian Wells finora è stato tutto molto facile per Rafael Nadal. I primi due match sul cemento californiano sono stati poco più di un allenamento per lo spagnolo, che ha liquidato al secondo turno Michael Berrer per 6-2 6-1 e ha concesso ben poco anche al successivo avversario, il russo Dmitry Tursunov, sconfitto nella notte con un netto 6-3 6-3. Adesso però lo aspetta David Nalbandian. I precedenti sono soltanto due, e in entrambi vinse l'argentino, anche piuttosto facilmente. Dobbiamo però risalire all'autunno di due anni fa: Nalbandian vinse in finale a Parigi Bercy per 6-4 6-0 e ai quarti di Madrid per 6-1 6-2. Appare molto difficile che Rafa si faccia fregare una terza volta, oggi, al top della forma fisica. Fino ad ora comunque Nalbandian è uno dei tre giocatori che con Rafa hanno un record positivo. E l'unico a non essere ancora stato battuto da Rafa. Gli altri due che nei confronti di Rafa vantano più vittorie che sconfitte sono Dominik Hrbaty (3-1) e James Blake (3-2). "La prima cosa necessaria è giocare bene", dice Rafa riguardo all'impegno che lo aspetta, stasera alle 21 in California, le 5 di mattina in Italia. "Poi, devo essere molto pronto e reattivo perchè lui è molto bravo a tenere il controllo del punto. E' molto solido e muove molto il gioco. Ha un gran controllo di palla. Devo giocare molto lungo, tenere un buon ritmo e avere sempre una grande intensità". Novak Djokovic ha avuto la meglio contro Tommy Haas, che aveva avuto una splendida performance l'anno scorso a Indian Wells, dove eliminò Andy Murray e Andy Roddick per arrivare ai quarti di finale. Il serbo ha detto di essere più soddisfatto rispetto al primo match, dove era apparso un po' contratto contro Vassallo Arguello. "Penso di aver giocato davvero bene nel set di apertura, e avrei potuto chiudere più in fretta (la partita è finita 6-2 7-6). Ho avuto parecchie chance per il break, ma ho dato a Tommy la possibilità di tornare in partita. Poi sono stato fortunato, perchè avremmo potuto anche arrivare al terzo set. Sono comunque felice di come ho giocato".


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mercoledì 11 marzo 2009

Scocca l'ora di Indian Wells
I magnifici 4 e i loro avversari


C'è Novak Djokovic, detentore del titolo. C'è Rafa Nadal, che il titolo lo aveva conquistato nel 2007. E c'è Roger Federer, sul podio tra il 2004 e il 2006. A Indian Wells arriveranno i grandi campioni degli ultimi anni e anche quelli di ieri, come Lleyton Hewitt, che qui vinse negli ormai lontani 2002-2003, quando ancora era al top del ranking. Nel suo "quarto" di tabellone Rafa, che qui ha vinto 16 match e ne ha persi tre, si ritroverà al secondo turno (per lui un "bye" al primo) il vincente tra il sudafricano Kevin Anderson e un qualificato. E successivamente potrebbe trovarsi, al terzo turno, il numero 26 Dmitry Tursunov, per passare poi al 14 David Nalbandian o al 21 Tomas Berdych, nel quarto round. Rafa non è mai riuscito a battere l'argentino, mentre conduce 4-3 nelle sfide dirette con il biondo ceko, contro cui ha avuto la meglio negli ultimi tre incontri. Ai quarti, il più probabile avversario dello spagnolo sarà il numero 6 al mondo Juan Martin Del Potro. Che si dovrà giocare la qualificazione con Gael Monfils, Marat Safin, e Jurgen Melzer. Nella stessa metà del tabellone, ma dall'altra parte, c'è il vincitore di Indian Wells 2008, che comincia con il vincente tra Martin Vassallo Arguello e un qualificato. Poi per lui potrebbe esserci Rainer Schuettler, che qui raggiunse le semifinali nel 2003. Il tedesco potrebbe ritrovarsi al secondo turno contro il connazionale Tommy Haas, che ha raggiunto i quarti nelle ultime due edizioni. Al quarto turno il serbo potrebbe doversela vedere con Stanislas Wawrinka (a meno di "miracoli" del nostro Seppi, che dopo un'ipotetica vittoria con Chela affronterebbe lo svizzero). Ma potrebbe qualificarsi anche Stepanek, che quest'anno si è già aggiudicato due titoli Atp, San Josè e Brisbane. Il ceko affronterà il vincente tra Sam Querrey e Guillermo Canas. Ai quarti potremmo assistere a un incontro fra Djokovic e Andy Roddick, Ferrer, o ancora il finalista a sorpresa dell'anno scorso Mardy Fish, che eliminò Roger Federer, oppure il numero 31 Nicolas Kiefer. Djokovic è in parità negli scontri diretti sia contro Ferrer (4-4), sia contro Roddick (2-2). Tra gli esordienti c'è Jeremy Chardy, che giocherà contro Victor Hanescu. Fish è il "premio" per il vincitore tra i due. Nella parte bassa del tabellone i due "big" sono Roger Federer e Andy Murray, semifinalista due anni fa. Per lo scozzese è il primo torneo dopo Dubai, dove si ritirò un paio di settimane fa per colpa di un virus. Il suo match d'esordio sarà contro il vincitore tra Albert Montanes e Florent Serra. La prima possibile testa di serie sul suo cammino potrebbe essere il numero 32 Paul-Henri Mathieu, al terzo turno. Al quarto, Andy potrebbe ritrovarsi contro Tommy Robredo o Marin Cilic, mentre nei quarti lo aspetteranno Gilles Simon o, in alternativa, Tsonga, Andreev, Ancic. Negli scontri diretti, Murray è in vantaggio solo contro Simon (3-1), mentre con Tsonga è 1-2 e con Ancic 2-3. Infine, nell'ultimo quarto del tabellone, c'è Federer, per la prima volta dal 2003 testa di serie numero 2. Il suo primo avversario sarà il vincitore tra Marc Gicquel e Simone Bolelli (i due si sono incontrati una volta sola, a Monaco l'anno scorso, e fu Simone ad avere la meglio). Al terzo turno probabile che per Federer ci sia Ivo Karlovic, vincitore contro lo svizzero soltanto una volta, a Cincinnati, lo scorso agosto. Poi per Roger ci potrebbero essere Blake, Gonzalez o Hewitt, che arriva in tabellone a Indian Wells non da testa di serie per la prima volta dal 1999. Gonzalez, che ha sconfitto Hewitt in una lunghissimo match di cinque set agli Australian Open, potrebbe ritrovarsi di nuovo contro l'australiano già al secondo turno. Ai quarti i possibili avversari di Federer sono Nikolay Davydenko, Fernando Verdasco, Richard Gasquet o Robin Soderling. Lo spagnolo, l'eroe inatteso degli Australian Open, è a digiuno di tornei da Melbourne.

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domenica 8 marzo 2009

Coppa Davis: Francia, la sconfitta che non ti aspetti


Dopo la Spagna, la classifica mondiale dice Francia. Se gli iberici sono indiscutibilmente i primi della classe con i loro Nadal, Verdasco, Ferrer, subito dopo nel mondo ci sono i transalpini. Gli eredi di Yannich Noah oggi valgono il confronto con i grandi del passato. Eppure sono bastati l'incostante Tomas Berdych e il volubile Radek Stepanek a eliminare senza possibilità di appello i ragazzi di Forget. Dopo il faticoso 1-1 della prima giornata, dove al crollo di Simon contro Berdych è seguita la rimonta di Tsonga contro Stepanek, ci hanno pensato gli stessi singolaristi cechi a mettere ko la coppia Gasquet-Llodra. Sul 2-1 per la Repubblica Ceca sembrava comunque che la partita fosse ancora aperta. Dopo la scivolata contro Berdych, Simon aveva la possibilità di riscattarsi contro Stepanek nel suo secondo singolare. Poteva essere l'inizio della rimonta. E invece non c'è stata partita. In tre set Simon ben poco ha potuto davanti allo specialista del "serve and volley". Dopo una prima frazione equilibrata e conclusa solo dal tie-break, è sembrato che il francese perdesse forza e coraggio, con uno Stepanek sempre più sicuro e aggressivo. E' finita 7-6 6-3 7-6. Con un barlume di speranza nel terzo set, dove Gilles è riuscito ad avanzare con un break, perso poi sul finire. A nulla è valsa la vittoria successiva di Tsonga. La Francia è eliminata.

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Rafa firma un altro trionfo dell'Invincibile Armata


Che fossero loro i favoriti, nessuno lo metteva in dubbio. Ma sul fatto che la Spagna avrebbe spazzato via la Serbia in questo modo, con un quasi umiliante 4-1, ci avrebbero scommesso in pochi alla vigilia dei match. Quanto meno per la presenza, tra gli avversari, di un Novak Djokovic che mette sempre paura, su qualsiasi superficie, e che proprio un paio di settimane fa sembrava aver recuperato la sua forma migliore a Dubai, in un match dominato alla grande proprio contro lo spagnolo David Ferrer. Eppure neanche Nole è stato in grado di rendere la vita difficile a nessuno degli spagnoli. Un ritrovato Ferrer e un mai perso Rafael Nadal hanno dato lo smalto giusto a un fine settimana di Davis in cui la Spagna è stata la grande protagonista. I risultati dei match giocati la dicono lunga. A Djokovic nessuno dei due spagnoli ha concesso nemmeno un set. Ferrer ha avuto la meglio, nella partita inaugurale, per 6-3 6-3 7-6, Rafa ha dato alla Spagna il punto decisivo sconfiggendo Novak per 6-4 6-4 6-1. Unico punto per la Serbia, quello del doppio, con la coppia Troicki-Zimonjc che ha avuto la meglio contro Robredo-Lopez per 7-6 6-4 7-6. La Invincibile Armata ha finalmente rotto l'incantesimo, che voleva che la Spagna vincitrice di Davis non riuscisse neanche a passare il primo turno l'anno seguente. Questa volta la tradizione è stata interrotta. Anche Djokovic ha riconosciuto che Rafa merita di essere il migliore al mondo. "Oggi ho giocato un ottimo tennis" ha detto il numero 3 al mondo, "ma sui punti importanti ho fatto qualche errore di troppo che è risultato decisivo per il match. Rafa ha dimostrato di essere davvero il migliore al mondo e di essere imbattibile su questa superficie. E' dura giocare contro qualcuno come Nadal, che passa dalla difesa all'attacco così velocemente. Ma io ho ritrovato i miei colpi migliori e ho riacquistato fiducia dopo la mia vittoria a Dubai. In ogni caso era molto difficile battere la Spagna a casa sua, ma dobbiamo imparare il meglio da questa esperienza e spero di avere miglior fortuna con il tabellone la prossima volta".

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martedì 3 marzo 2009

Davis, la forza della Spagna: rispetto e spirito di squadra


I giocatori spagnoli hanno cominciato in questi giorni a prendere confidenza con la terra rossa di Benidorm, Rafael Nadal ha detto che si trova benissimo con la superficie e ormai sono tutti superimpegnati negli allenamenti, sotto la vigile guida del neocapitano di Davis Albert Costa. Che, come scrive la "Marca", non nasconde di avere davanti un avversario molto ostico. "Sarà una gara molto dura" dice, "tra due grandi squadre. Io punto a conquistare i due punti contro il numero 2 serbo e il terzo tra il doppio e le due partite con Djokovic". Che sulla terra, va sottolineato, non ha mai dimostrato di essere molto a suo agio. Ma resta comunque il pericolo principale per gli spagnoli. Non sembra poter preoccupare invece il numero 2. Sia Tipsarevic sia Troicki sono buoni giocatori, ma decisamente da veloce. Per la Spagna il quinto uomo sarà Almagro, che affianca Nadal, Ferrer, Robredo e Lopez. Su chi giocherà singolari e doppio Costa dice di avere già le idee chiare, ma che preferisce prima decidere tutto con i giocatori. Ferrer viene da una sconfitta contro Djokovic, in finale a Dubai. Questo peserà sulla decisione? "Sappiamo che vincere contro Djokovic è molto difficile, perà sia David sia Tommy possono giocarsi le loro carte. In casa, sulla terra e al meglio dei cinque set, queste partite possono essere molto dure e molto combattute". Sulla squadra, dice che "abbiamo dovuto fare a meno di Verdasco (infortunato a una caviglia), ma abbiamo una squadra molto unita, da cui ci aspettiamo buoni risultati". Sulla scelta dei giocatori che entreranno in campo, su quelli selezionati e quelli scartati, dice: "Anche quelli che non sono stati scelti sono nomi importanti. La Spagna ha due o tre squadre di tennisi... Questa è la peggior parte per chi deve scegliere: dover scegliere alcuni ed escluderne altri. La Spagna ha un numero davvero grande di tennisti, ma purtroppo solo quattro giocano la Davis. Il bello è che tutti si sentano coinvolti e che in diversi momenti dell'anno possano comunque giocare". La Spagna parte da favorita: è la squadra ospitante, ha i tennisti migliori in classifica, difende il titolo. Questo significherà una pressione maggiore? "L'anno scorso abbiamo vinto la Davis con quella spettacolare finale in Argentina. Adesso si ricomincia da zero. Scenderemo in campo con grande rispetto per la Serbia, con la serenità che ci assicura il fatto di giocare in casa e di avere il pubblico dalla nostra parte, ma andremo avanti passo dopo passo". Con l'umiltà che caratterizza i giocatori spagnoli.


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lunedì 2 marzo 2009

La Serbia sfida la Spagna: dopo Dubai Nole ci ha dato la carica


Si giocano in questo weekend i match del primo turno di Davis. E per i campioni in carica, gli spagnoli guidati da Rafael Nadal, che stavolta ci sarà, l'impegno è tutt'altro che agevole. Contro Rafa e compagni ci sarà la Serbia di Novak Djokovic. Con il capitano della squadra ospite (si giocherà a Benidorm, in riva al mare), Bogdan Obradovic, che dice di essere sicuro di conoscere i punti deboli del numero uno al mondo. Le dichiarazioni di Obradovic vengono riferite dal quotidiano spagnolo "La Marca". Che elenca: "Prima di tutto, Rafa non sarà in piena forma dal momento che non ha partecipato a Dubai e non gioca sulla terra battuta da mesi (a Benidorm i campi sono ovviamente sul rosso ndr). In più, l'anno scorso non ha partecipato alla conquista della Davis, e questo gli metterà un po' di pressione in più". Ancora non è stato deciso chi giocherà il singolare, oltre a Djokovic. Sono stati convocati Viktor Troicki e Janko Tipsarevic. Ed entrambi hanno il 50% di possibilità di scendere in campo contro la Spagna, assicura il capitano. "La vittoria di Novak a Dubai ha migliorato la fiducia di tutti quanti", dice ancora Obradovic. "Soprattutto, siamo felici per il suo trionfo contro Ferrer, contro cui potremmo tornare in campo venerdì". Per la Spagna il capitano Albert Costa schiera, oltre a Rafa, David Ferrer, Tommy Robredo e Feliciano Lopez. Per la Serbia, ci saranno Novak Djokovic, Janko Tipsarevic, Viktor Troicki e Nenad Zimonjic. Si gioca da venerdì 6 a domenica 8 marzo.

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domenica 1 marzo 2009

Dubai regala a Novak Djokovic
il primo titolo della stagione


"Ho giocato bene. Ho mixato aggressività e pazienza. Ho alternato attacco e difesa. Ho variato ritmo, e questo disturba molto David. Lui cerca il ritmo nella partita. E' un giocatore che lavora molto duro. Con lui ti devi conquistare ogni singolo punto, è uno che non regala niente. E' per questo che è al top della classifica da molti anni ormai". Con queste parole Novak Djokovic ha commentato la sua vittoria in finale a Dubai contro David Ferrer, sconfitto dal serbo per 7-5 6-3. Nel match la superiorità di Djokovic, più capace di variare e di aggredire, non è mai sembrata in discussione. A migliorare le cose per il numero 3 del mondo anche la bassa quantità di errori, che nelle partite precedenti erano invece sembrati un po' eccessivi. Durante il match però Ferrer più volte ha recuperato lo svantaggio nei confronti dell'avversario. I break del serbo e i controbreak dello spagnolo si sono ripetuti più volte, in una continua gara di inseguimento. "Sì", ammette Djokovic, "e sono stato piuttosto fortunato nell'ultimo gioco, quando lui ha sbagliato quel diritto sulla palla-break, perchè il suo livello di gioco stava tornando a salire, quel gioco sul 5-3. Ma sono riuscito a resistere. Sapevo di avere le mie chance nei giochi in cui serviva lui perchè stavo rispondendo davvero molto bene e avevo solo bisogno di essere più concentrato sul mio servizio. E ha funzionato bene, soprattutto negli ultimi momenti, e nell'ultimo punto". Qui si riferisce prorio alla palla che ha chiuso il match, finito con un ace: ma per farselo riconoscere, Nole ha dovuto chiedere l'aiuto dell'occhio di falco. Che gli ha dato ragione.

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