lunedì 30 giugno 2008

Federer e Nadal senza rivali Wimbledon, una corsa a due?


Se le teste di serie numero 3 e 4 sono ormai dimenticate qui a Wimbledon, le prime due, Roger Federer e Rafael Nadal, sembrano sempre più lanciate verso la finale. I due eterni rivali si sono già qualificati per i quarti, ed entrambi dopo ottime prestazioni contro avversari tutt'altro che facili. Tre set sono bastati a Federer per sbarazzarsi di Lleyton Hewitt (7-6 6-2 6-4) e altrettanti sono stati sufficienti a Nadal contro l'ostico Mikhail Youzhny (6-3 6-3 6-1). E pensare che per Rafa la partita sembrava cominciata malissimo, con una scivolata sull'erba che lo costringeva a chiedere l'intervento del medico in apertura di match. Ma i tre minuti regolamentari sono bastati per rimettere in piedi il campione di Manacor. Il servizio oggi non ha aiutato tantissimo il mancino spagnolo, che ha messo a segno solo 3 ace, pochi per i suoi standard qui a Wimbledon. Ha però vinto il 78% delle prime palle e il 62% delle seconde. Ma soprattutto ha pressato il suo avversario con un gioco molto aggressivo che ha demolito il russo. Ai minimi termini gli "unforced errors": 13 per Rafa, ma pochi anche per Youzhny, che ne ha fatti solo 20. Anche Roger Federer archivia un grande match, dove la resistenza dell'australiano, vincitore di Wimbledon nel 2002, si è vista solo nel primo set, risolto dall'elvetico al tie-break. "Mi spiace che Lleyton abbia dovuto affrontare grossi problemi fisici in questi ultimi tempi" ha detto Federer. "Ma io non penso che oggi a lui la classifica interessi moltissimo. Penso che avrebbe le potenzialità per stare tra i top 10, forse anche tra i top 5. Ma secondo me adesso lui non pensa più di tanto al suo ranking. Credo che a Lleyton interessi esserci in uno Slam. E poter giocare contro di me... Certo oggi avrebbe voluto battermi. Se giocasse di più, potrebbe sicuramente essere al top". Adesso Federer affronterà Ancic, che lo sconfisse proprio qui a Wimbledon... "Allora, nel 2002, lo avevo sottovalutato" dice. "L'anno prima avevo giocato molto bene qui a Londra. Ed ero arrivato all'appuntamento di Wimbledon al top della classifica. Allora mi aspettavo che lui stesse indietro e accadde esattamente l'opposto. Poi, in campo, con Mario, non ero riuscito a fare il mio serve and volley, mentre all'attacco c'era andato lui. E io ero rimasto molto sorpreso dalla sua tattica. Aveva giocato molto bene fino alla fine. Da quella partita ho imparato che non bisogna mai sottovalutare l'avversario, qualunque sia la sua tecnica, qualunque sia la sua classifica". Federer ha sottolineato di essere felice del suo gioco qui a Wimbledon: la miglior risposta a chi, prima del torneo, aveva detto che era in calo. E su cosa lo accomuni e lo differenzi da Rafa, ha detto: "Siamo entrambi grandi combattenti. Lui è un mancino, io no. A lui piace fare un gioco completamente diverso dal mio. Abbiamo anche un carattere diverso. In effetti, non abbiamo molto in comune". Rafa intanto aspetta il vincente tra i due talenti Andy Murray e Richard Gasquet. Nella parte alta si è qualificato Feliciano Lopez, battendo Baghdatis per 5-7 6-2 3-6 7-6 8-6, mentre nella parte bassa Schuettler ha battuto Tipsarevic per 6-4 3-6 6-4 7-6.

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venerdì 27 giugno 2008

La rinascita di Marat Safin
costa cara ad Andreas Seppi


Con la sconfitta di Andreas Seppi, sfuma il sogno di vedere finalmente un italiano agli ottavi di finale a Wimbledon. L'altoatesino ha ce l'ha messa tutta contro Marat Safin, ha dato anche l'impressione di poter mettere a segno l'impresa dopo aver vinto, e bene, il secondo set, ma alla fine ha capitolato: 7-6 (7-5) 3-6 7-6 (7-3) 6-4 il punteggio a favore del russo. Minima la differenza di punti vinti: 140 quelli di Safin, 137 quelli di Seppi. Andreas comunque ha servito bene, mettendo a segno una percentuale di prime palle maggiore di quella di Safin (il 65% contro il 57% del russo), e facendo molti meno errori non forzati: 25 contro i 37 di Safin. Bene anche i break point convertiti: il 70% Seppi (19 su 27), il 74% Safin (26 su 35). Ma tutto questo non è bastato. Resta la soddisfazione di aver combattuto alla pari con un Safin in ottima forma, che solo due giorni fa aveva eliminato Djokovic in tre set. E un triste arrivederci all'erba di Wimbledon.

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Simone Bolelli non ce la fa
Troppo forte Lleyton Hewitt


Era più che prevedibile che un campione come Hewitt eliminasse, come ha fatto oggi, Simone Bolelli. Ma che il bolognese arrivasse agli ottavi con Federer ci avevamo davvero sperato tutti, soprattutto dopo la splendida partita giocata contro Gonzalez. E invece l'australiano non ha mai dubitato della vittoria, portata a casa in tre set per 6-1 6-3 7-6. A questo punto Hewitt e Federer sono gli unici ex campioni rimasti in gara nell'edizione 2008 di Wimbledon. E Hewitt ha già fatto sapere di essere felice di avere la chance di detronizzare lo svizzero. "E' sempre una bella sensazione poter giocare contro il migliore", ha detto, "e lui ha vinto Wimbledon gli ultimi cinque anni". Quella di oggi è stata la seconda vittoria in tre set per l'australiano in questo Wimbledon, dopo la maratona di cinque nel primo turno contro Robin Haase. Contro Bolelli aveva giocato l'anno scorso, concedendogli solo cinque game. In questo match il divario tra i due è stato senz'altro inferiore, ma è stata soprattutto la miglior qualità del gioco di Hewitt da fondo campo a fare la differenza.

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giovedì 26 giugno 2008

Nadal: ecco perchè ho vinto


Dispiaciuto per quell'ingiustizia dell'arbitro, ma come al solito capace di andare oltre. Rafael Nadal, alle domande post-match a proposito di quel palese errore arbitrale su un punto delicatissimo, risponde addirittura dicendo di aver perso quel set, il primo contro Gulbis, non tanto in seguito a quella decisione, ma per colpa del suo brutto gioco nel game successivo. E continua passando a gioco e partita. La sfida per te in questo match è stata quella di trovare un modo per contrastare la sua grande potenza, il suo ottimo servizio. Hai cambiato tattica per vincere? "Certo. Ho cambiato un po' dopo il primo set, cercando di rispondere rimanendo un po' più indietro sul campo, soprattutto con il secondo servizio. Perchè all'inizio cercavo di giocare aggressivo sul secondo servizio, di andare dentro al campo, ma era impossibile. Con il primo, lo stesso, e anche qui era imposssibile. Lui serviva troppo bene. E anche il secondo servizio era molto difficile. Ma poi sono rimasto un po' più indietro e sono riuscito ad avere più controllo della situazione a quella posizione. Potevo giocare il primo colpo prendendomi più tempo, giocare colpi normali, non troppo forti, ma cominciare il punto". Quanto pensi che Gulbis possa diventare pericoloso con un po' di esperienza in più? "Sicuramente può crescere. Ma già adesso ha un ottimo servizio, un bellissimo diritto, una potenza incredibile". I giocatori spagnoli sono orgogliosi di quello che stanno facendo sull'erba. Sei contento dei tuoi progressi? Ti senti il leader dei giocatori spagnoli? "Prima di me è stato un buon giocatore di erba Feliciano Lopez, arrivato qui ai quarti di finale. Ferrero è arrivato al quarto turno. Quindi non so se sono io il leader. Probabilmente sono stato il primo, perchè Feliciano ha un ottimo servizio, una volée molto buona. Tutti dicono che Feliciano diventerà uno specialista di questa superficie. Ma probabilmente io sono stato il primo che ha fatto un ottimo risultato con un gioco normale: aggressivo da fondo, ma cambiando un po' la tattica. Ma sicuramente posso giocare allo stesso modo sulla terra o sul veloce, giocando da fondo e muovendomi molto, sicuramente giocando aggressivo. Ma penso che tutti finora stiano cercando di giocare in questo modo in Spagna perchè è il nostro gioco. Il nostro gioco non è quello di andare a rete. Ma probabilmente in passato è stato un po' un errore provare a cambiare a fondo il tuo gioco sul green..." Sei soddisfatto di come hai giocato oggi su questa superficie? "Molto soddisfatto della mia vittoria. So che ho avuto un avversario molto difficile. Lo sapevo prima di scendere in campo. Questa vittoria è molto importante per me". Lui ha giocato molte smorzate oggi. E tu non hai trovato molte contromisure a questo colpo. "No". Cosa intendi fare per migliorare in questo senso? "Cambiare un po' le tattiche. Probabilmente un'altra smorzata. Oggi non ho mai fatto un'altra smorzata in risposta a una sua smorzata". Tu sei molto giovane, ma lui è ancora un teen-ager. Ti fa sentire vecchio giocare con un diciannovenne? "No. Ma, che sia fortuna o sfortuna, io ho sei anni alle spalle nel circuito. No, direi che mi sento giovane. Mi sento come uno che ha 22 anni, quindi molto giovane. Ma se si parla di un giocatore di tennis, non è la stessa cosa".

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Rafa il grande alla conquista di Wimbledon. Nonostante l'arbitro


Il lettone Ernests Gulbis preoccupa Rafael Nadal, il suo servizio-bomba mette il maiorchino in serie difficoltà. A peggiorare le cose ci si mette anche l'arbitro, che vede doppi rimbalzi inesistenti. Ma alla fine a spuntarla è ancora il grandissimo di Monacor che, perso il primo set per 7-5 (gli ultimi due game però a strapparglieli, più che l'avversario, è l'arrabbiatura per un punto cruciale letteralmente rubato), si conquista il secondo di autorità con un nettissimo 6-2, arriva al terzo al tie-break giocato con una sicurezza esemplare (7-2), e chiude il quarto per 6-3. Fondamentali i servizi dei due giocatori: ottimo quello di Gulbis, con velocità che hanno superato spesso i 200 orari, ma sempre in grande spolvero anche quello di Nadal, riuscito a mettere a segno 4 ace. Inoltre lo spagnolo ha vinto l'80% dei punti giocati sulle sue prime palle, segno inequivocabile che la battuta funziona. Decisivi però per il risultato finale gli errori non forzati: 14 quelli di Rafa, contro i 35 di Gulbis. L'esperienza conta. Spettacolare la partita, con grandi scambi e variazioni di ritmo impressionanti. Una brutta pagina quel punto sul 5 pari 30 pari, battuta di Gulbis, nel primo set: Rafa manda di là una palla corta imprendibile ma perde il punto perchè l'arbitro "ci vede doppio": gli dà due rimbalzi inesistenti. A nulla valgono le invocazioni dello spagnolo rivolte all'inquilino del seggiolone: "I can't believe that". Il punto è di Gulbis, il set pure. Ma gli altri tre, no.

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Ciao Andy, passa Tipsarevic


Ancora guai per le teste di serie a Wimbledon. Oggi a capitolare è stato Andy Roddick, finalista qui a Londra contro Federer nel 2005, quando all'ultimo round Rafa non era riuscito ad arrivare, eliminato molto prima, addirittura al secondo turno, dal lussemburghese Gilles Muller in quattro set. Ha ceduto contro il serbo Janko Tipsarevic, numero 40 al mondo, che negli ultimi tempi non era riuscito a mantenere alti livelli di gioco. Ultimo sul risultato di rilievo, i quarti di finale a Miami, dove era uscito contro Davydenko. Ma agli Australian Open aveva costretto al quinto set Roger Federer al terzo turno in una partita spettacolare. Oggi dunque elimina Roddick per 6-7 7-5 6-4 7-6.

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mercoledì 25 giugno 2008

Com'è azzurra l'erba a Wimbledon


Grandi Andreas e Simone. I due italiani sono al terzo turno. Seppi (leggi l'intervista su Sportmediaset) ha battuto Serra in una maratona di tre ore e cinque set per 6-3 6-7 6-2 6-7 6-4. Due set persi, entrambi al tie-break. E a fine partita ha detto: "Al quinto non rischiavo: lì il tie-break non c'è, per fortuna". Arriva al suo primo terzo turno in uno Slam gasatissimo, l'altoatesino, e speriamo davvero che la sua fiducia gli serva a superare anche l'ostacolo Safin che si ritroverà ad affrontare venerdì prossimo. Sicuramente meglio che avere davanti Djokovic. Seppi ha servito bene, e il feeling che sta conquistando sull'erba potrebbe essergli di grande aiuto contro uno che il green non l'ha mai particolarmente amato. Ottimo anche Bolelli, che invece ha vinto tre set su quattro al tie-break vendicando contro Gonzalez la sconfitta in finale a Monaco di Baviera. Il bel gioco di Simone sta finalmente dando i suoi frutti. E la vittoria dei tre tie-break ci dice che forse Bolelli ha migliorato la sua tenuta mentale nei momenti topici. Per il resto, un match da numeri niente male. Non tantissimi ace (8 contro i 18 dell'avversario), ma meno doppi falli (4 contro 78), meno errori non forzati (25 contro 32), e soprattutto la capacità di convertire i break point: 2 su 3 per lui contro i 3 su 14 di Gonzalez. Adesso abbiamo due speranze ai sedicesimi. E chissà che al terzo turno non ci arrivi, domani, anche Galvani.

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Djokovic: "Ottimo Safin, ma io ho giocato un pessimo tennis"


"Ha servito bene, mi ha pressato, è stato molto sicuro in tutti i momenti del gioco. Io invece ho fatto molti doppi falli, cosa per me abbastanza insolita. Non ho trovato il mio gioco. Questo è tutto. Non me l'aspettavo, sinceramente. So che è un giocatore difficile su tutte le superfici. E giocare sul Centrale gli ha sicuramente dato forti motivazioni. Ma nessuno si aspettava da lui così tanto". Sono le parole del grande sconfitto, Novak Djokovic, dopo la batosta subita da Marat Safin al secondo turno di Wimbledon. Alla domanda se abbia mai visto Marat giocare così bene negli ultimi anni, Djokovic ha detto: Non l'ho seguito molto negli ultimi due anni. Safin ha molti up and down. E' noto per la sua insabilità mentale. Ma è sempre un grande. E sta giocando bene. Vuole ritornare e provare ad andare avanti in un torneo importante. E' molto motivato. Questo è un buon modo per cominciare". Djokovic ha ammesso di essere mentalmente stanco per una stagione molto intensa, ma ha precisato di non essere fisicamente stanco spiegando che non è stato questo il motivo della sconfitta. "Ho avuto una pessima giornata, e questo è il motivo", ha aggiunto. Sul caloroso abbraccio finale tra i due, ha detto che non c'è un particolare rapporto di amicizia con Safin: da piccolo l'ha sempre molto ammirato, visto come uno dei suoi idoli. Si sono spesso allenati insieme e sente per lui un grande rispetto. "Forse ho sbagliato perchè aspettavo i suoi errori", ha poi spiegato. Che oggi non ci sono stati. Ha ammesso che avrebbe dovuto essere più aggressivo in campo, ribadendo: "Ma non era il mio giorno".

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Incredibile: fuori Djokovic


Fuori da Wimbledon un'altra testa di serie, dopo l'addio di Davydenko e Nalbandian. E questa volta si tratta di Novak Djokovic, uno dei favoriti di questo torneo. Il suo giustiziere, al secondo turno, è stato l'ex numero uno Marat Safin: ha vinto per 6-4 7-6 (7-3) 6-2. Sarà lui ora a incontrare Andreas Seppi, che ha eliminato il francese Florent Serra in cinque set: 6-3 6-7 (4-7) 6-2 6-7 (5-7) 6-4.

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martedì 24 giugno 2008

Wimbledon: Rafael Nadal sempre meglio sull'erba


Gran bel primo turno per Rafael Nadal, costretto al tie-break nel terzo set, prima di portarsi a casa la qualificazione ai 32esimi, dove incontrerà il lettone Ernests Gulbis. E anche oggi Rafa ha impressionato con un gioco aggressivo e un servizio potente, tra effetti e rotazioni. Con il tedesco Beck, abituale frequentatore di Challenger, arrivato in tabellone a Wimbledon dalle qualificazioni, nei primi due set ha dominato senza grossi problemi, aggiudicandosi il break in apertura di partita. Ma nel terzo set, pur riuscendo a crearsi diverse palle break, non è mai riuscito a strappare il servizio all'avversario e ha dovuto arrivare al tie-break, vinto d'autorità per 7-0, per portarsi a casa il match. Diciassette ace a fine partita diciamo che non sono proprio un risultato normale per il Rafa che conoscevamo. Ormai sempre più adatto anche alle superfici veloci. Se ne va invece Davydenko, sconfitto dal tedesco Becker. Avanti Roddick, Tipsarevic, Gasquet, Robredo, Murray. Domani importante test per Federer, che a fine giornata incontra lo svedese Soderling. In campo anche lo svizzero Wawrinka, contro l'argentino Del Potro. Mentre Simone Bolelli giocherà contro Gonzalez cercando di vendicare la sconfitta a Monaco e Andreas Seppi contro il francese Serra.

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lunedì 23 giugno 2008

Match-maratona per Hewitt


Ha dovuto tirar fuori tutto il suo spirito di grande lottatore, ma alla fine ce l'ha fatta. Lleyton Hewitt ha passato un primo turno contro Robin Haase al termine di un match maratona di cinque set: 6-7 6-3 6-3 6-7 6-2 il risultato finale di un vero e proprio test d'ingresso per il campione di Wimbledon 2002. Haase era al suo primo wimbledon: ha lottato con coraggio, ha pressato Lleyton con il suo servizio e la sua grande abilità nel muoversi sul campo, e lo ha sorpreso con il primo set vinto al tie-break. Ma Hewitt è riuscito a farsi forza della sua grande esperienza proprio qui a Wimbledon per tornare in partita nel secondo e terzo set. "Ovviamente mi è dispiaciuto perdere il quarto set perchè mi sembrava di avere la partita in mano. Non sono però riuscito a sfruttare le occasioni". Adesso lo aspetta Montanes. "Sull'erba non ha un grandissimo servizio. E' uno specialista del rosso. Ha un grande diritto e si muove molto bene. Ma non si dovrebbe sentire molto a suo agio sull'erba. E questa per me è una buona cosa".

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Seppi e Bolelli ci... sono


Vanno avanti Seppi e Bolelli, torna a casa Filo Volandri. La prima giornata di Wimbledon regala comunque soddisfazioni al tennis azzurro, con l'altoatesino che, dopo un iniziale 5-7 contro il lucky loser Tobias Kamke, prende in mano la situazione e chiude con 6-3 6-2 6-4. Bolelli fatica di più, ma l'andamento del match ci fa sperare che davvero Simone abbia trovato la capacità di giocare bene i punti importanti. Due set vinti al tie-break dovrebbero essere un buon indicatore della maturità del bolognese. Bolelli ha vinto infatti per 7-6 (7-4) 4-6 6-3 7-6 (7-4). Adesso lo aspetta Gonzalez. E speriamo che Simone riesca a "vendicare" la sconfitta di Monaco. Filo ha invece dovuto ritirarsi contro reynolds quando era sul 6-2 6-2 per l'americano.

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Djokovic avanti, ma in 4 set
A sorpresa esce Nalbandian


"I primi match sono sempre i più insidiosi. E sono contento di aver vinto oggi. Ho avuto up and down durante il match, ma sono riuscito a mantenere il controllo della partita fino alla fine". Sono le parole di Nole Djokovic al termine della sua prima partita sull'erba di Wimbledon. Il tedesco Michael Berrer gli ha strappato un set, creando qualche problema al serbo, tra i superfavoriti in questo torneo. Il punteggio finale: 7-5 2-6 6-3 6-0 a favore di Nole. Djokovic ha spiegato di aver person la concentrazione alla fine del secondo set, quando l'avversario ha infilato cinque game di fila battendolo per 6-2. "Stavo cercando di prendere confidenza con le condizioni di gioco, con il campo, con la palla", ha spiegato. "L'erba è abbastanza lenta. Stavo cercando di abituarmi alle risposte. Stavo cercando di essere aggressivo nello stesso tempo. Ma lui serviva molto bene. E mi impediva di riprendermi. Forse ho perso la conentrazione verso la fine del secondeo set, ma poi sono riuscito a tornare ben presente". Tanto che tra terzo e quarto set ha concesso solo tre giochi all'avversario. Niente da fare invece per Nalbandian, che esce a sorpresa contro il canadese Dancevic (6-4 6-2 6-4). L'argentino ha detto di essersi trovato in campo in una giornata no, in cui non è riuscito a fare i suoi colpi. E il punteggio sembra confermarlo.

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Federer,un esordio "esibizione"


Federer vince con grande facilità un primo turno contro lo slovacco Dominik Hrbaty che è stato poco più che un'esibizione, finita 6-3 6-2 6-2 per lo svizzero. Risultato mai in discussione, battute amichevoli tra i due, tra Dominik che all'ultimo cambio di campo è andato a sedersi sulla panca di Roger e un affettuoso applauso dell'elvetico a una spettacolare rovesciata dell'avversario. "Ci alleniamo spesso insieme. Anzi, all'inizio della mia carriera mi ha anche insegnato delle cose, in fatto di allenamento", ha detto Federer in conferenza stampa raccontando il bel rapporto tra lui e l'avversario. Ma se ha cominciato con un allenamento o poco più, per Federer il secondo turno difficilmente sarà una passeggiata. Troverà infatti lo svedese Soderling, che l'anno scorso impegnò Nadal fino al quinto set in una partita giocata a più riprese per colpa della pioggia. Un giocatore pericoloso, lo ha definito Federer, che ha detto però anche che a Robin manca la continuità. E ha aggiunto che contro di lui spesso allo svedese è mancata la lucidità nei momenti topici della partita. Di positivo per Roger c'è che lo svedese si è dovuto accollare un primo turno decisamente più tosto del suo: contro l'americano Kevin Kim ha vinto, ma in quattro set: 7-5 0-6 6-3 6-4.

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domenica 22 giugno 2008

Wimbledon, i sorteggi azzurri


Non è andato male il sorteggio per gli italiani a Wimbledon. Simone Bolelli si trova al primo turno un qualificato, il britannico Alex Bogdanovic, mancino e con un buon rovescio (vai a leggere l'intervista su Sportmediaset). Andreas Seppi incontra il tedesco Tobias Kamke. Entrambi saranno già in campo domani, giorno di apertura dello Slam londinese. E se per Simone già il secondo turno potrebbe essere impegnativo (avrà il vincente tra Ginepri e Gonzalez), ma non impossibile, per Andreas il cammino dovrebbe proseguire abbastanza agevolmente con il vincente tra Lu e Serra. A quel punto, un probabile terzo turno con Djokovic per Andreas (decisamente dura), un ipotetico Hewitt per Simone che, se riuscisse a passare agli ottavi, avrebbe l'occasione di confrontarsi, sempre se i pronostici saranno rispettati, con Re Roger. Che, tra l'altro, vedremo in campo già domani, nel match inaugurale sul Centrale. Starace, nel quarto di Nadal, se la vedrà al primo turno con il francese Grosjean, mentre per Filippo Volandri c'è l'americano Reynolds. Secondo turno già più difficile per lui, con un probabile Nalbandian. Finalmente si entra nel vivo di Wimbledon.

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venerdì 20 giugno 2008

Tabelloni a Wimbledon: Nole
contro Roger, per Rafa
la sfida di Andy Roddick


Djokovic contro Federer e Nadal contro Davydenko o Roddick. Dovrebbero essere queste le due semifinali che si giocheranno sull'erba di Wimbledon, tra due settimane esatte, se i pronostici saranno rispettati. Il serbo è finito dunque nella parte alta del tabellone, e se la dovrebbe vedere con Roger Federer. Mentre il cammino per Nadal appare più agevole. Anche se, già al secondo turno, per lo spagnolo si prefigura la possibilità dello scontro con uno dei tennisti emergenti, quell'Ernests Gulbis che al Roland Garros ha fatto la sua cavalcata trionfale fino ai quarti di finale, dove ha perso con dignità (5-7 6-7 5-7) dal numero 3 Djokovic. Dopo aver battuto Blake, Lapentti e Llodra, sempre senza grossi affanni. C'è da dire che sull'erba del Queen's non è riuscito a passare quando dall'altra parte della rete c'era Andy Murray... E proprio lo scozzese si trova nel quarto di tabellone di Nadal che, tra i pericoli, potrebbe doversela vedere con il sempre insidioso Stepanek, Robredo (ma sull'erba non sembra in grado di competere con Rafa) e Gasquet, Youzhny e Kiefer. Gli altri non sembrano poter costituire un rischio per lo spagnolo. Nell'altra metà del suo tabellone invece pare di scorgere qualche insidia maggiore. Come Andy Roddick, che qui fu finalista contro Federer nel 2004 e nel 2005. Ma anche come Davydenko: l'erba non è la suerficie preferita del russo, che qui può vantare solo un sedicesimo finale raggiunto l'anno scorso e perso da Baghdatis. Ma Nikolay ci ha abituato a molte sorprese. Nella parte alta, prima di arrivare alla semi con Roger Federer, Novak se la dovrà vedere presumibilmente con Nalbandian. E chissà che l'altro svizzero, Stan Wawrinka, non faccia un altro dei suoi exploit. Da non dimenticare Karlovic, che con il suo servizio da guinness ha messo in difficoltà Rafa al Queen's. Federer potrebbe trovarsi sulla strada Hewitt, che sul veloce se la cava piuttosto bene, e che diede vita proprio con lo svizzero a una partita spettacolare nello scorso Masters Series a Cincinnati, in semifinale, dove vinse Roger in tre combattutissimi set. Nei primi turni Roger si potrebbe ritrovare un'altra vilta Monfils, che gli ha dato del filo da torcere al Roland Garros. E poi, già al secondo turno, l'ipotesi Soderling, un altro outsider che potrebbe creare qualche problema. Se i pronostici saranno rispettati, ai quarti ci sarà un Federer-Ferrer. I giochi sono aperti. Roger va alla caccia del suo sesto Wimbledon consecutivo, Rafa del suo primo. Ma Nole non si tirerà indietro.

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giovedì 19 giugno 2008

Teste di serie: Baghdatis e
Berdych promossi a Wimbledon


Salto in alto per Marcos Baghdatis e Tomas Berdych nella lista delle teste di serie a Wimbledon. Gli organizzatori hanno mantenuto come da ranking Atp le prime otto posizioni, ma da qui in giù hanno fatto a modo loro. Gasquet supera Blake, forte della sua semifinale nel torneo londinese del 2007, ma soprattutto il cipriota Baghdatis balza in avanti di ben 15 posti, mentre il ceco Berdych sale dal suo ranking 19 alla posizione 11 tra le teste di serie. Nessun beneficio per Andreas Seppi, numero 30 nel ranking Atp e 29 a Wimbledon. Ma si poteva sperare in qualcosa di meglio, viste le caratteristiche di gioco dell'altoatesino e visti i forfait di Tsonga, Monaco e Moya. Ferrer mantiene la sua posizione numero 5 e non guadagna nulla Andy Roddick, che fa il suo ingresso da numero 6. Tutti in campo da lunedì prossimo.

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mercoledì 18 giugno 2008

Wimbledon, oggi le teste di serie


Saranno annunciati oggi i nomi delle 32 teste di serie al torneo di Wimbledon, che scatta lunedì a mezzogiorno ora locale (le 13 da noi). Tra questi ci sarà anche Andreas Seppi, che sta disputando il torneo di Nottingham e che arriva sull'erba londinese da numero 30 al mondo. Per conoscere il tabellone dovremo invece aspettare fino a venerdì.

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martedì 17 giugno 2008

Fuori Gasquet, eterna promessa


Già fuori le due teste di serie numero 2 di Nottingham e di 'sHertogenbosch, in Olanda. Il numero 55 Maric Cilic ha eliminato il a Nottingham il francese Henri Mathieu per 1-6 6-4 6-4. E in Olanda, dopo aver battuto Olivier Rochus al primo turno, se ne va Richard Gasquet, sconfitto dal connazionale Marc Gicquel per 7-5 7-6 (8-6). Resta in gara David Ferrer, che ha battuto il nostro Massimo Dell'Acqua: dopo un primo set tutto in discesa per lo spagnolo (6-2), Dell'Acqua è riuscito a impegnare il numero 2 iberico portandolo al tie-break, vinto da Ferrer per 7-3. Dall'Olanda arriva intanto un altro risultato a sorpresa: Igor Andreev, testa di serie numero 5, è stato eliminato dall'austriaco Melzer, vincitore per 6-4 1-6 6-1.

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lunedì 16 giugno 2008

Niente Wimbledon per Moya


Carlos Moya non sarà a Wimbledon. L'ex numero uno del mondo, grande campione spagnolo e attualmente numero 24 del ranking, ha dovuto dare forfait per un infortunio alla spalla. Niente da fare neanche per gli argentini Juan Monaco e Juan Ignacio Chela, che non parteciperanno allo Slam sull'erba. Moya vinse il Roland Garros nel 1998, ma non ha mai avuto grandi successi sul green L'anno scorso era stato eliminato a Wimbledon nel primo turno da Tim Henman e non era sceso in campo sull'erba inglese nè nel 2005 nè nel 2006. A questo punto entrano di diritto nel tabellone Martin Vassallo Arguello, Brian Dabul, Roko Karanusic.


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Andreas Seppi soffre, ma passa contro Sela a Nottingham


Niente da fare neanche sull'erba di Nottingham per Simone Bolelli, fuori al primo turno contro Julien Benneteau, avanti con un netto 6-1 6-4. Settimana scorsa a eliminare l'azzurro era stato Gasquet, ma contro Benneteau l'impegno sembrava decisamente più agevole. Speriamo a questo punto di rivedere il Simone più bello sull'erba di Wimbledon. Avanza invece Andreas Seppi che, arrivato a Nottingham come testa di serie numero 7, ha sconfitto l'israeliano Dudi Sela per 3-6 6-4 7-5. Adesso lo aspetta il vincente tra Schwank e Llodra.

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Roger conquista l'erba di Halle


E' stata la finale di Halle, in Germania, la 59esima vittoria consecutiva sull'erba per Roger Federer, che si è aggiudicato il trofeo battendo il tedesco Philipp Kohlschreiber per 6-3 6-4. L'ultima sconfitta sul verde per il numero uno del mondo risale a Wimbledon, nel 2002: Roger Federer aveva 19 anni e dall'altra parte della rete c'era Mario Ancic. Poi, per Federer è cominciata la lunga serie di vittorie, che lo ha portato a conquistarsi cinque trofei consecutivi sull'erba di Wimbledon. Ieri, l'ultimo successo. Roger ha detto di essere felice per il suo gioco sull'erba: per tutto il torneo non ha mai perso neanche un game sul suo servizio, ha detto a fine gara, ha battuto giocatori di qualità e ha tenuto un buon livello di gioco. Il gioco d'attacco ha funzionato, e anche da fondo campo il tennis di Federer è stato sicuro e incisivo. Insomma, pronto alla grande avventura sull'erba londinese.

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Dal "red" al "green": Rafa
grandissimo anche sull'erba


E' stato il suo primo trofeo conquistato sull'erba, ed è arrivato proprio alla vigilia di Wimbledon, al termine di una finale equilibratissima contro uno dei più grandi giocatori al mondo. Ha un sapore particolare dunque, per Nadal, questa coppa al Queen's. Gli fa gustare la possibilità di un successo al torneo più prestigioso e più ambito dai tennisti di tutti i tempi. Qui al Queen's ha incontrato alcuni tra gli specialisti dell'erba, parecchi giocatori che hanno nel servizio la loro arma vincente, e lui, il re del rosso, ha lasciato intendere che il suo regno si potrebbe estendere, acquistando tonalità più "green". Già l'anno scorso il successo gli era sfuggito, e non per molto. Nella finale tra lui e Federer, in quei cinque set che si erano conclusi a favore dello svizzero, più volte si era avuta l'impressione che lo spagnolo potesse uscire vincitore dal Centrale di Wimbledon. Soprattutto quando aveva avuto quelle due palle per il 3-1 nel quinto set, dopo aver dominato il quarto vinto per 6-2. Ieri al Queen's Rafa ha giocato una delle sue partite più spettacolari. Come al solito ha dato prova di tutta la sua caparbietà non lasciandosi scoraggiare dal break subito in apertura di match. E neanche dal contro-break del serbo nel secondo set, dopo che lo spagnolo era riuscito a breakkare per primo. E prima di Djokovic, battuto per 7-6 7-5, aveva sconfitto un ex finalista di Wimbledon, e un habituè a vincere qui al Queen's, Andy Roddick. Per non parlare di quell'Ivo Karlovic che, con il suo servizio micidiale, lo aveva costretto per tre volte di fila al tie-break. Insomma, un gran bell'allenamento per arrivare, tra poco meno di una settimana, sull'erba di Wimbledon.

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Rafael Nadal senza limiti: conquista anche il Queen's


E' partita da Monte-Carlo, ma è arrivata anche sull'erba del Queen's la riscossa di Rafael Nadal. Che ieri ha conquistato per la prima volta nella sua carriera il trofeo della "anticamera" di Wimbledon battendo Djokovic per 7-6 7-5. Quest'anno per Rafa è il quinto titolo, che arriva dopo quattro trofei sulla terra rossa: Monte-Carlo, Barcellona, Amburgo e Roland Garros.

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sabato 14 giugno 2008

Rafa Nadal batte Andy Roddick:
"Gioco bene anche sull'erba"


Rafael Nadal batte in semifinale al Queen's Andy Roddick e arriva per la prima volta in finale al Queen's. "Un risultato incredibile", ha detto dopo aver vinto per 7-5 6-4 contro il numero uno degli Stati Uniti, "soprattutto perchè ci sono arrivato senza aver potuto fare una preparazione all'erba. E' stato un match molto importante per me. Questa settimana è stata stupefacente. Sono molto felice di come sto giocando sull'erba. E molto felice per esser in finale in questo torneo". Nadal ha breakkato Roddick nel primo set solo all'undicesimo game, vincendo il set solo dopo aver salvato quattro break point per l'americano. "La verità è che mi sto trovando molto bene sull'erba", ha detto Nadal. "E' una cosa importante che mi aiuta molto. Sto servendo molto bene. Ho Perso il servizio soltanto una volta durante tutto il torneo (nel match contro Nishikori). Nadal potrebbe diventare il primo giocatore dopo Nastase a vincere nello stesso anno il Roland Garros e il Queen's. Domani in finale lo aspetta Novak Djokovic. "Sarà una partita molto dura" dice Rafa. "Sono comunque felice di quello che ho fatto finora qui al Queen's". Roddick ha detto che probabilmente per lui è pesato il fatto di essere rimasto a digiuno di tornei così a lungo. "Rafa ha giocato molto bene, questo è fuori questione", ha detto l'americano. "Io ero soddisfatto dei miei colpi. Non è andata così male. Ma lui riesce a rendere al meglio anche perchè viene da una serie di match molto lunga. Congratulazioni a Rafa comunque per la partita. Penso che abbia imparato come colpire la palla sull'erba nella maniera migliore". Insomma, Rafa adesso gioca ai massimi anche sull'erba.

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venerdì 13 giugno 2008

Nadal avanti al Queen's: più forte del servizio di Karlovic


Rafael Nadal è il primo semifinalista del Queen's: ha sconfitto in due ore e 24 minuti e in tre set risolti tutti quanti al tie-break il croato Ivo Karlovic e soprattutto il suo servizio micidiale. Karlovic ha vinto il primo set e ceduto gli altri due, ma senza mai mollare davanti al mancino di Manacor, che è stato letteralmente bersagliato di ace dall'avversario: 35 quelli piazzati dal croato contro i 6 di Nadal. Equilibratissimo il risultato dei match (6-7 7-6 7-6 a favore dello spagnolo), come anche il numero dei punti: 110 vinti da Karlovic, 111 da Nadal. In semifinale Rafa incontrerà il vincente tra Roddick e Murray.


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Hewitt ai quarti, chi si rivede!


Roddick-Murray, Nadal-Karlovic, Gasquet-Nalbandian e Djokovic-Hewitt. Questi i quarti che si giocano oggi sull'erba del Queen's. Ieri Nalbandian non ha dato scampo a Nicolas Mahut, sconfitto per 6-4 6-2, e sono bastati due set a Hewitt (6-4 6-4) contro Mathieu. Ha fatto più fatica Djokovic contro il suo connazionale Tipsarevic: perso il primo set per 6-3, Nole si è ripreso per vincere secondo e terzo per 6-3 6-4. "E' molto difficile giocare con un amico" ha detto il vincitore dello Slam d'Australia e degli Internazionali di Roma. "Io sono molto emotivo. Ci conosciamo da tantissimo tempo, siamo stati insieme prima del match, e probabilmente non è una cosa positiva per la partita. La nostra comunque è una gran bella amicizia".

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Queen's: Nadal è ai quarti,
ma Nishikori gli strappa un set


E' stato il giovane Nishikori a far perdere a Nadal il suo primo set dopo quasi un mese di vittorie in bianco per lo spagnolo. Contro il giapponese al Queen's infatti il mancino di Manacor ha vinto per 6-4 3-6 6-3. "E' stato un match duro, lui ha giocato bene", ha detto Nadal. "Non sono riuscito a mettere in campo il mio miglior tennis, ma ho fatto del mio meglio. Penso di aver servito bene: il servizio è stato ottimo nella partita contro Nishikori. E probabilmente nel terzo set è andato ancora meglio". Nishikori si è fatto conoscere quando ha vinto il titolo Atp a Delray Beach, dove era arrivato dalle qualificazioni, e dove aveva sconfitto James Blake in finale. "Nishikori gioca molto bene", ha detto Nadal. "Arriverà sicuramente tra i top 10, forse i top 5. Ne sono sicuro al 100%. E' un giocatore di grande talento. Quando arriva bene sul dritto, è micidiale. Ha bisogno di migliorare ancora un po'. Ma ha un ottimo potenziale". Nadal giocherà oggi i suoi quarti di finale contro Ivo Karlovic, che metterà in campo il suo classicissimo serve and volley. "Con lui devi servire molto bene" ha detto Nadal. "Devi avere il tuo servizio al 100% e poi essere capace di aspettare".


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giovedì 12 giugno 2008

Queen's delle meraviglie:
il ritorno di Murray e Gasquet


Non sono bastate fiducia e convinzione, e neanche i 10 ace contro i 4 dell'avversario. Ernests Gulbis saluta il Queen's e lo scozzese Andy Murray riesce a sbarcare ai quarti di finale per la prima volta: 5-7 1-6 6-4 il punteggio finale a favore del numero uno della Gran Bretagna. Non eccezionali le percentuali di prime palle per entrambi (il 66% per Gulbis, il 64% per Murray), ma decisamente maggiore il numero di prime palle vinte da Murray: il 79% contro il 72%. In ogni caso, il ritorno di Murray a un bel risultato come lo sbarco nei quarti al Queen's è sicuramente una bella notizia per il tennis. Come anche la bella vittoria del talento francese Richard Gasquet (foto), che quest'anno ha dovuto addirittura rinunciare al suo Roland Garros. Contro Mario Ancic a Gasquet sono bastati due set per la vittoria: 7-6 6-4 il punteggio finale. Nessun problema per Federer contro Vacek, battuto per 7-5 6-3. Non è invece stata una passeggiata la partita di Andy Roddick contro Mardy Fish. Per vincere il primo set l'americano del Nebraska ha dovuto arrivare al tie-break, poi il suo connazionale si è ritirato. Già fuori Gonzalez, su cui ha avuto la meglio Karlovic: d'altra parte il cileno sul veloce non è mai stato un grandissimo. E adesso scende in campo Nadal contro Nishikori.

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Andy Murray avanti al Queen's
ma adesso per lui c'è Gulbis


Andy Murray (foto) potrebbe arrivare per la prima volta nella sua carriera ai quarti di finale del Queen's. E sulla carta l'impegno dovrebbe essere alla sua portata: dall'altra parte della rete oggi, agli ottavi, contro di lui ci sarà il numero 51 Ernests Gulbis. Peccato per lo scozzese che si tratti proprio del giocatore che si è messo in evidenza al Roland Garros, dove ha eliminato Tommy Robredo e dove ha impegnato in una partita non proprio sul velluto il numero 3 Novak Djokovic ai quarti di finale. Prima di arrivare qui a Londra Gulbis non aveva mai vinto sull'erba. "Andrò in campo molto carico" ha detto Gulbis dopo aver sconfitto in tre set Andreas Seppi. "Spero che sarà un match equilibrato. Andy può giocare un ottimo tennis, specialmente sull'erba. Non so se sia migliorato su questa superficie, ma sicuramente ci ha giocato molto più di me. Penso che anche il mio gioco sia adatto all'erba. La mia arma principale è il servizio. Quando sull'erba servi bene, è difficile per l'avversario ottenere il break". Gulbis, che ha padre e nonno giocatori di basket in Russia agli alti livelli, è stato inserito nel tennis dalla nonna a soli cinque anni. Ha già vinto contro alcuni top 10, tra cui appunto Robredo settimana scorsa a Parigi. "Questo ti dà molta fiducia" dice "perchè adesso so che posso giocare allo stesso livello dei top 10. Il tennis ha molto a che fare con la tua situazione psicologica. Alcuni giocatori, quando giocano contro i top 3 come Federer, Nadal, Djokovic, pensano di poter giocare bene per un set ma se lo perdono hanno un crollo sul piano mentale, non credono di poter vincere. Questo è il loro più grande problema. Anche se ho perso con Djokovic, ci ho provato con tutte le mie forze e credo che ogni set sia stato molto equilibrato. Questo è quello che mi fa credere di poter giocare allo stesso livello dei grandi". Il giovane Ernests dà l'impressione di essere molto, molto sicuro di sè...

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mercoledì 11 giugno 2008

Halle: Federer torna grande


Torna a vincere in tutta tranquillità sull'erba tedesca di Halle, il numero uno Roger Federer, che al primo turno elimina Michael Berrer per 6-4 6-2 in un'ora e un minuto. Undici ace e tre punti break su sei vinti sono bastati all'elvetico per vincere con grande facilità. Il 77% di prime palle, l'89% di punti vinti sul primo servizio, il 79% di punti vinti sul servizio e il 41% sulle risposte sono alcuni dei numeri del successo di Federer oggi. Che, speriamo, gli darà nuova fiducia. Con questa partita lo svizzero arriva a quota 55 per i match consecutivi vinti sull'erba. E qui ad Halle l'elvetico ha un'ottima tradizione: ha vinto per quattro volte. Niente da fare invece per il campione dell'edizione precedente: Tomas Berdych subito fuori contro Soderling, vincitore per 6-2 7-5.

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Nadal, esordio soft sull'erba
Sembra ancora sulla sua terra


Non sembra abbia avuto nessun problema di adattamento alla nuova superficie, l'erba. Il re della terra Rafael Nadal, a tre giorni dalla sua conquista del quarto titolo al Roland Garros, si è trovato alla perfezione anche sull'erba del Queen's, dove ha liquidato con un 6-2 6-2 lo svedese Jonas Bjorkman. Il primo avversario del mancino di Manacor era stato in passato semifinalista a Wimbledon. "Sono felice di essere qui anche quest'anno" ha detto Rafa dopo la partita. "E' sempre un piacere giocare sull'erba. Certo, il primo giorno la sensazione è piuttosto strana. Comunque, proprio per il fatto che sia stata la mia prima partita sull'erba, direi che è andata bene. E' importante avere un altro match da giocare domani. Di sicuro questo torneo è molto importante. Sarà molto importante per me se riuscirò ad avere un buon risultato qui". Al prossimo turno lo aspetta il giapponese Nishikori, che ha avuto la meglio contro Olivier Patience (7-6 6-3). "Ha vinto un torneo a Delray Beach quest'anno battendo ottimi giocatori" dice di lui il numero 2 al mondo. "Probabilmente è lui uno dei prossimi top 10. Sono sicuro che domani per me sarà un match molto duro". Qualche problema in più per passare il turno l'ha avuto Djokovic, che ha battuto il croato Roko Karanusic per 6-2 7-6. Esordio non proprio facile neanche per Andy Roddick, che qui è stato campione l'anno scorso dopo aver affrontato in finale il francese velocista Nicolas Mahut. Contro Robby Ginepri ha ceduto il primo set al tie-break, per poi stravincere negli altri due: 6-1 6-1. Già fuori gli italiani: Andreas Seppi cede contro Gulbis, vincitore per 6-3 6-7 6-3, niente da fare per Bolelli contro Gasquet, che passa in scioltezza (6-3 6-3). A Varsavia Starace si ritira contro Korolev sul 5-7 0-4.

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martedì 10 giugno 2008

Tornei pre-Wimbledon, bene gli italiani.Domani Federer e Nadal


Buon esordio per gli italiani nei tornei di preaparazione a Wimbledon. Al Queen's Andreas Seppi (foto) si è sbarazzato di Clement, ma ha avuto bisogno di tre set: 6-3 4-6 6-1 il risultato finale. Bene anche Simone Bolelli, che però passa per il ritiro del suo avversario Dancevic sul parziale di 2-2. Ad aspettare l'altoatesino c'è Ernests Gulbis, il lettone rivelazione del Roland Garros, dove è stato eliminato soltanto da Djokovic, mentre a Bolelli toccherà il francese Richard Gasquet, che aveva rinunciato a giocare a Parigi per un problema al ginocchio, e che era stato sconfitto da Seppi ad Amburgo. Avanti Gonzalez contro Bloomfield (7-6 6-3), Isner contro Anderson (7-6 6-4), Malisse contro Evans (6-1 6-1), Minar contro Reynolds (6-1 7-5). Via libera anche per Murray contro Grosjean, che si è ritirato sul 2-0 per lo scozzese, e per Ancic, vincitore contro Verdasco per 7-6 6-4. Federer è ad Halle in Germania, dove al primo turno si ritroverà contro Berrer. Probabilmente scenderà in campo domani, come anche gli altri due big, che sono però al Queen's, Nadal e Djokovic. Per Rafa ci sarà lo svedese Bjorkman, che ha battuto Kunitsyn per 7-6 4-6 6-4, mentre il serbo se la vedrà con il croato Karanusic, che ha avuto la meglio contro il nostro Flavio Cipolla per 6-4 6-3. E' già arrivato al secondo turno intanto Potito Starace agli Open di Varsavia, dove ha sconfitto il polacco Olejniczak per 6-2 6-3 e dove adesso affronterà il russo Korolev. Avanti anche Fognini, che ha avuto la meglio contro Garcia Lopez per 7-5 0-6 6-4. Niente da fare invece, sempre a Varsavia, per Volandri, fuori con il brasiliano Daniel (6-3 6-4). La crisi di Filo sembra davvero seria.

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Rafa: "Un match quasi perfetto"


"Sono molto felice, anche se sono davvero dispiaciuto per Roger perchè lui ha sempre un atteggiamento fantastico, nella vittoria come nella sconfitta. Quello che fa per il tennis è meraviglioso". Queste le parole pronunciate da Rafa subito dopo la vittoria contro Roger Federer in finale al Roland Garros. E davanti a tutto il pubblico che lo applaudiva, durante la premiazione: "Grazie a tutti, grazie infinite. Scusa Roger, ci tengo a congratularmi con te. Grazie a un campione come Bjorn Borg per essere qui (la coppa a Rafa l'ha consegnata proprio lo svedese), è un grande onore. Ringrazio anche tutti quelli che mi sostengono. Vincere per quattro volte qui è incredibile e impensabile. Grazie all'organizzazione. Grazia ancora al pubblico. Arrivederci, all'anno prossimo". Tanti saluti, tanti ringraziamenti, tanta commozione per il mancino di Manacor dopo la sua vittoria forse più sofferta, anche se non in campo. Poi, in conferenza stampa, Rafa ha sottolineato che la sua è stata una partita grandiosa: "Ho fatto un match quasi perfetto. Sono entrato in campo bene e nel gioco sul 3-3 nel secondo set ho saputo restare concentrato. Era il momento chiave del match per me. Pensavo che sarebbe stato più serrato ma è più facile restare concentrato quando tutto va bene nel tuo gioco e quando vinci. Non aveva pensato prima del match alla palla del match, ma la mia esultanza è stata molto misurata per rispetto a Roger. Io scendo sempre in campo pensando che posso perdere e non lo dico per fare il modesto, è quello che sento davvero. Ho qualche dubbio, come tutti. Sempre le cifre dimostrano che sono il miglior giocatore del mondo sul rosso, ma Roger resta il numero uno al mondo e io sono più vicino al numero tre che al numero uno. Certo che lui non ha fatto il suo match migliore in finale. Se lo avesse fatto, il risultato non sarebbe stato questo. Io devo continuare a migliorare perchè la concorrenza è dura. Che tu sia stanco o no, per un Grande Slam se la motivazione non è al top, è meglio smettere di giocare e andare a pesca. Adesso mi preparerò subito per Wimbledon. Non penso al record di Borg, ma è fantastico essere paragonato a lui perchè lui è migliore di me".

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lunedì 9 giugno 2008

L'omaggio di Rafa a Roger: un grande anche quando perde


Non si è rotolato sulla terra rossa al momento della vittoria, ha urlato ben pochi "vamos" durante la partita. Rafa ieri appariva semplicemente imbarazzato davanti a un Roger Federer che in campo non sembrava lui. E a fine match, per lo spagnolo non c'è stata la solita esplosione di felicità. Sul podio Nadal era letteralmente intimidito. La sua era una felicità triste. Il punteggio della partita, 6-1 6-3 6-0, rispecchia un incontro che non può essere una finale. Che non può essere un match tra Nadal e Federer. Eppure lo era. E Rafa, che per Federer ha un grande rispetto, una grande stima, e per cui prova anche una sincera amicizia, si sentiva stranamente amareggiato. Per un numero uno che in campo non c'era. Alla premiazione, Nadal ha ringraziato tutti, ma soprattutto ha detto: "Scusa Roger, e grazie, ci tengo a congratularmi. Roger è sempre un grande amico, nella vittoria e nella sconfitta". Sembrava non trovasse le parole, Rafa. Ed è stato il più bell'omaggio nei confronti di un campione che resta sempre e comunque un grandissimo.

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domenica 8 giugno 2008

Roger Federer promette:
ci riproverò l'anno prossimo


Non è successo quello che immaginavi quando sei entrato in campo... Questa la domanda di apertura della conferenza stampa di Roger Federer dopo il match del trionfo di Rafael Nadal. E lui, l'elvetico, non ha certo negato. "No, per niente. Speravo in un miglior risultato, su questo non c'è dubbio. Rafa ha giocato molto bene, mi ha reso la vita dura. E' stato migliore di me, questo è tutto. E' una sconfitta molto dura, ma ho provato e ho sperato, e non è stato abbastanza". Rafa è migliorato dall'anno scorso? "Penso che lui giochi un tennis impressionante. Ha dominato tutti quanti quelli contro cui ha giocato nelle scorse due settimane. Sicuramente penso che lui sia migliorato. Gioca in maniera molto diversa dalla nostra semifinale nel 2005. Ha un gioco migliore sia in difesa sia in attacco. Quando fa il suo gioco, può dominare dalla linea di fondo. E' dura per l'avversario, è logico". Sul 3 pari nel secondo set tu hai una palla break per andare sul 4-3. E poi, Nadal fa una smorzata che cerchi di raccogliere ma senza riuscirci. Poi fai un rovescio che tocca la rete. E lui vince il gioco. Un gioco chiave! "Sì, era un gioco importante. Non pensavo che lo fosse quando ho sbagliato quel rovescio. Ma che posso farci? Credo che sia stata la mia miglior chance. Ma se quello avesse potuto capovolgere il match, questo non lo so. Oggi ero molto lontano da lui. E questo è molto scoraggiante, perchè mi sembrava davvero di star giocando bene in queste ultime due settimane e mesi. Siamo molto felici degli sforzi che ho fatto dall'inizio dell'anno. Ma purtroppo ho perso. E' una sconfitta dura, come ho detto, ma è la vita. Certo, l'anno prossimo ci riproverò".
"RAFA NON HA SBAGLIATO NIENTE"
Roger, hai fatto circa 50 errori diretti. Come mai? Ti ha giocato qualche brutto scherzo la troppa concentrazione, oppure quelli che chiamiamo errori non provocati erano dovuti al rimbalzo della palla di Nadal, che tu non ami? Insomma, come mai così tanti "unforced errors"? "Adesso non importa che cosa è successo. Voglio dire, il match è chiuso, la stagione sulla terra è finita. Sono qui solo per rispondere a delle domande, non per analizzare la partita. Avrei voluto che fosse andata in un altro modo. Avrei voluto avere un miglior avvio di match, proprio come era successo negli anni passati, ma oggi Rafa ha dominato. Era impossibile". Qual è il motivo di questa sconfitta? Che cosa significherà per il tuo futuro quello che è successo in finale? "La cosa più importante è il match che ha giocato Rafael. Non ha praticamente sbagliato niente. Quando attacca, è assolutamente incredibile. In fatto di difesa, ha dei colpi incredibili. Non posso che congratularmi per il livello di gioco di cui è stato capace in finale e in queste due settimane a Parigi. Si ha l'impressione che sia tutto molto facile per lui. Per arrivare a un tale livello sotto la pressione che c'è in questi casi, è evidente che lui dimostra il campione che è. Per me è stato un buon torneo nel complesso. Parto di qui con uno spirito positivo. Non mi dico: Oh mio Dio, non avevo chance in finale. Una chance l'ho avuto nel secondo set. Poco importa. Aspetto con impazienza la stagione sull'erba e la seconda parte dell'anno. Spero che le cose andranno meglio".
SULL'ERBA DI WIMBLEDON SARA' UN ALTRO TENNIS
Questa sconfitta compromette la tua convinzione che potresti vincere questo torneo? "Certo, dopo una partita come questa non hai voglia di giocare contro Rafa il giorno dopo, questo è sicuro. Speri di essere qui ancora l'anno prossimo, e sai che probabilmente anche Rafa ci sarà. Certo, quello che è successo non rende le cose più facili. Ma io sono ancora convinto che con il giusto atteggiamento mentale, sarò in grado di tornare ad avere una buona stagione. Spero di giocare meglio l'anno prossimo. E comunque ho la sensazione che sto migliorando. Lo stesso vale per lui. Così, vedremo che cosa succederà l'anno prossimo in questo periodo". Probabilmente tu e Rafa vi ritroverete ad affrontarvi di nuovo tra quattro settimane, a Wimbledon. Pensi di poter avere un vantaggio dal punto di vista psicologico? "L'ho già battuto in finale, Rafael, gli ho già dato un 6-0, l'ho già battuto molto facilmente, in alcune partite, in passato. Sulla terra, è lui a darmi del filo da torcere. Sull'erba non perdo da... cinque, sei anni? Sicuramente sento di avere le mie chance e so di essere il favorito sull'erba. Il gioco è così diverso, il tennis di erba e quello di terra. Se dovessi perdere a Wimbledon, le cose andrebbero comunque in maniera diversa". Sulla terra sei il numero due. Alla fine di questa lunga stagione sulla terra e di questo incessante confronto con Rafa, sei sollevato dal fatto che sia finito il periodo del rosso? "No. Voglio dire, la cosa difficile della terra è, diciamo, le prime tre o quattro settimane. Quella parte non è molto divertente, perchè tutti parlano di Parigi, Quando ci sono gli Internazionali di Francia, il clima si calma un po', ci si concentra sul gioco. Adesso sono molto più rilassato". Dicono tutti che tu sia un giocaotre straordinario. Pensi che Rafa sia straordinario sulla terra? "Certo. Non smetto di congratularmi. E' eccellente sulla terra battuta".
"HO PERSO, MA RIMANGO OTTIMISTA SUL FUTURO"
A questo punto della tua carriera pensi di avere la possibilità di vincere qui a Parigi? "Il torneo è stato positivo per me. Vado via da qui con un atteggiamento ottimsitico. Ho tentato di fare tutto quelo che ho potuto. Mi sono messo in gara per vincere. Rafa in finale è stato migliore. Io cerco comunque di mantenere un atteggiamento positivo, anche se non ho conquistato il titolo. A volte si perde. La vittoria fa più piacere. Sulla terra battuta è sempre difficile per me. Sono rimasto forte, nel mio spirito. Cerco di mettermi nella condizione ideale per battere Rafael. Avrei potuto perdere in semifinale. Ma lì mi sentivo forte, solido. Cercavo di giocare nella posizione ideale per battere Rafa. Spero di poter fare meglio contro Rafael la prossima volta. Sperando che giochi un po' meno bene. Oggi è dura giocare contro di lui. Per qualsiasi avversario, sarebbe stata dura affrontare Rafael. Ma bisogna essere positivi. Non c'è bisogno per forza di una vittoria per avere uno spirito positivo".
"RAFA HA MIGLIORATO ANCHE IL SUO GIOCO AGGRESSIVO"
Continuerai a lavorare con Higueras? "Si, all'inizio del Roland Garros ne abbiamo parlato con Josè. Verrà ad Halle con me. Sarà al mio fianco a Wimbledon. Ci alleneremo insieme nelle prossime settimane. Vedremo come andrà per il resto dell'anno. E comunque probabilmente rimarrà insieme a me". Il gioco aggressivo di Rafa è in grande miglioramento. Cosa pensi dei suoi progressi? "Non so se questo successo abbia a che fare con il suo gioco di difesa o di attacco, credo sia proprio il modo in cui Rafa si muove sulla terra. E' incredibile. Inoltre è un mancino. Il suo dritto è incredibile. Anche mentalmente è molto forte. Difficilmente sbaglia e quando va all'attacco gioca le sue palle molto vicino alla riga. Quindi è riuscito a raggiungere un ottimo gioco sulla terra". Nella finale cosa è riuscito meglio del solito a Rafa? E cosa peggio? Come spieghi questo punteggio così particolare, così strano? "Naturalmente è un risultato duro. Ma penso che quando uno di noi gioca molto bene è dura fermarlo. Qualche volta riesci. A me non è riuscito".

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Rafael Nadal stravince.
Ma Federer dov'era?


Rafael Nadal ha vinto una finale a dir poco imbarazzante. Il punteggio finale contro Roger Federer è stato di 6-1 6-3 6-0. Numeri che parlano da soli. Lo spagnolo ha dominato fin dall'inizio una partita a senso unico. Ma dall'altra parte c'era un Roger Federer che ha saputo opporre ben poca resistenza. Nel primo set il mancino di Manacor ha subito preso il largo strappando immediatamente il servizio all'avversario e arrivando sul 2-0. Poi Federer è sembrato reagire, ha tenuto il suo servizio, per poi cedere quattro game di fila, che hanno consentito a Rafa di chiudere la prima frazione del match in meno di mezz'ora. Nel secondo set è sembrato che lo svizzero ritrovasse il suo tennis, fatto di attacchi, discese a rete, ottimi servizi. Tanto che, dopo aver subito un break dallo spagnolo, Roger riusciva a recuperarlo fino ad arrivare sul 3-3. Sul resto della partita, è meglio stendere un pietoso velo: non solo Roger ha perso 3-6 il secondo set, ma nel terzo set non è riuscito a vincere nemmeno un gioco. Nadal sembra in una forma strepitosa, ma quei 50 errori non forzati di Federer lasciano pensare che Roger fosse proprio in una giornata no. Alla fine della partita Roger ha riconosciuto il grande tennis di Nadal, è riuscito anche a fare una battuta ("ho cercato di vincere qualche gioco in più, ma Rafa era troppo forte") e ha subito rilanciato: "Avrei voluto vincere, ma ci riproverò l'anno prossimo". Meno male, il tennis ha bisogno ancora a lungo di uno come Federer.

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Chi vincerà a Parigi? Ecco cosa dicono i campioni del passato


Entrambi sicuri di sè e del loro gioco, con un Rafa ai massimi. Questo in sintesi il giudizio che dà Bjorn Borg del tennis di Federer e di Nadal poco prima che i due si affrontino in finale. L'ex numero uno si aspetta un match combattuto, lungo, interessante. Ma sulla "Gazzetta dello Sport" dice che lui scommette su Roger. L'ex vincitore del Roland Garros Sergi Brugera dice che tutto è possibile ma che lui scommette su Rafa. E via con altri ex campioni della racchetta. Trovate tutto sul sito del Roland Garros

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Rafa Nadal, il favorito:
"Sarà comunque dura"


Contento di come ha giocato, felice dei miglioramenti. Ma ben cosciente che ogni partita è a sè, ogni match richiede il massimo impegno. Andrà in campo con questo spirito oggi Rafael Nadal contro Roger Federer, sul Centrale del Roland Garros. Infatti, dopo la semi contro Djokovic, alla domanda se fosse soddisfatto del suo livello di gioco durante il torneo, ha risposto: "Sì, sono stato molto felice di come ho giocato, miglioro giorno dopo giorno ed è importante salire in potenza tutti i giorni, ma non so che cosa succederà adesso. In ogni caso, farò del mio meglio. Ogni match è diverso". Sembrerebbe che Roger Federer stia cambiando tattica. E che faccia più incursioni a rete. Cosa ti aspetti in questo senso dalla finale? "Non so che cosa farà. Quando si gioca contro Roger, ci si può immaginare qualsiasi cosa, perchè ha una serie di colpi incredibili, ha tutti i colpi. Lui ne può fare uno qualsiasi in ogni momento. Mi aspetto un match duro. So che bisogna dare prova di aggressività". Ha detto che ha guardato il tuo match. Tu hai guardato il suo? "Sì, ho guardato un po' del suo match". Bjorn Borg ha detto che Roger Federer aveva cambiato il suo modo di giocare dall'anno scorso. Pensi che abbia modificato la sua tattica? "E' a lui che bisogna fare la domanda, io non ne so niente. Io non mi concentro su Roger. E' difficile rispondere a questa domanda, sapere se abbia cambiato gioco. Penso che sia difficile cambiare molte cose. Stiamo parlando del numero 1, che è in testa da quattro anni. E' un giocatore che è quasi perfetto. E' difficile che cambi le cose".

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venerdì 6 giugno 2008

In finale Nadal contro Federer


Vince in quattro set, ma fatica e soffre. Roger Federer arriva in finale anche quest'anno al Roland Garros, dove si giocherà il tutto per tutto per vincere l'unico Slam che gli manca, ma il francese Gael Monfils gli dà parecchio filo da torcere prima di cedere. L'eroe di casa era partito molto male, forse per l'emozione, forse per la pressione, forse per l'avversario. E aveva quasi "regalato" il primo set a Roger Federer, che andava veloce e tranquillo sul 6-2. A questo punto sembrava tutto facile per l'elvetico, che però nel secondo set s'inceppava, cominciava a sbagliare tutto o quasi, mentre Gael prendeva coraggio, dava chiaramente l'impressione di crederci e si aggiudicava il secondo set per 7-5. I giochi si riaprivano, ma Roger tornava padrone del campo, anche se con qualche pausa, e riusciva comunque a vincere il terzo set per 6-3. A questo punto cominciava il set forse più spettacolare. Equilibratissimo, è sempre stato in bilico fino all'ultimo, tra match point persi dallo svizzero e incredibili recuperi del francese. Ma alla fine l'esperienza di Federer e lo scatto d'orgoglio del numero uno hanno avuto la meglio. Il quarto set è andato a Roger (7-5) e con esso l'arrivo in finale. Alla grande, eterna sfida con Rafa.

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Davanti a Rafa Nadal
s'inchina anche Djokovic


Irresistibile Nadal. Neanche Djokovic è riuscito a opporre una degna resistenza all'avanzata dello spagnolo, che arriva in finale senza aver ceduto neanche un set. Neanche a Novak, che fino a ieri sembrava un avversario piuttosto ostico anche per lui. Rafa vince per 6-4 6-2 7-6 (7-3) una sfida che non è mai parsa in discussione. In tutti e tre i set Rafa è riuscito a prendersi il break di vantaggio fin dai primi giochi. E solo nell'ultimo set il serbo è riuscito a reagire con efficacia, recuperando quando era sotto 0-3 e addirittura a portarsi in vantaggio per 6-5. Ma ancora una volta, arrivati sul 6-6, nel tie-break Rafa ha fatto valere il suo gioco, il suo equilibrio, la sua tranquillità. E ha chiuso la semifinale ancora una volta senza perdere una partita. Lo aspetta il vincente tra Federer e Monfils.

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Semifinali a Parigi: è l'ora di Rafa Nadal e Nole Djokovic


Scenderanno in campo alle 13 Rafael Nadal e Novak Djokovic per la semifinale al Roland Garros. I due in passato hanno giocato quattro partite sulla terra rossa: le ha vinte tutte lo spagnolo, concedendo un solo set all'avversario, quello vinto da Djokovic nella semifinale di Amburgo. Numero 2 e numero 3 si incontreranno sul Centrale, il Philippe Chatrier, dove si giocherà anche la seconda semifinale, quella tra Roger Federer e Gael Monfils. La finale sarà domenica.

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giovedì 5 giugno 2008

Nole-Rafa, Roger-Gael: sarà
un venerdì di grande tennis


I due superfavoriti per l'approdo in finale, Roger Federer e Rafael Nadal, hanno ancora due ostacoli da superare prima di arrivare all'appuntamento più importante, la finale del Roland Garros. Uno apparentemente più facile, Monfils, che affronterà Roger Federer, l'altro che sembra decisamente più ostico, l'eterno rivale di Rafa, cioè il serbo Novak Djokovic. I precedenti sono entrambi a favore dei due "grandissimi": Federer ha sempre vinto contro il "rapper" francese, incontrato tre volte in carriera: l'ultima volta, proprio sulla terra, al Masters Series di Monte-Carlo, dove lo svizzero aveva vinto facilmente in due set: 6-3 6-4. Cert o che Gael si presenterà davanti all'elvetico molto "carico", dopo aver fatto fuori campioni del calibro di David Ferrer, e con il presumibile sostegno di buona parte del pubblico. E con un gioco che nel torneo è andato in crescendo. Dall'altra parte, sul fronte Nadal-Djokovic, i precedenti sono ancora a favore dello spagnolo. Nadal conduce per 7-3 contro il serbo. L'ultimo match tra i due è stata la spettacolare semifinale di Amburgo, decisa al terzo set dopo una maratona lunga oltre tre ore. Prima di quella partita i due si erano confrontati sul duro di Indian Wells, sempre in semifinale, e qui a prevalere era stato Novak, che aveva vinto facilmente in due set. Djokovic con Nadal comunque finora ha vinto soltanto sul veloce. I confronti sulla terra sono tutti a favore dello spagnolo, che aveva avuto la meglio contro il serbo anche sull'erba di Wimbledon, l'anno scorso in semi, dove però Djokovic si era ritirato.


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Semifinali al Roland Garros, Monfils sfida Roger Federer


Arriva un outsider in semifinale al Roland Garros: se nella parte bassa del tabellone si sfideranno, come da pronostici, Nadal e Djokovic, nella parte alta di fronte a Roger Federer ci sarà il francese Gael Monfils, numero 59 del ranking, che ha avuto la meglio in quattro set, per 6-3 3-6 6-3 6-1, contro il favorito spagnolo (numero 5 al mondo) David Ferrer. Da sette anni un francese non arrivava in semifinale al Roland Garros.

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mercoledì 4 giugno 2008

Fuori Gonzalez: Federer
si prende la sua rivincita


E' Roger Federer il terzo semifinalista: lo svizzero ha eliminato il cileno Fernando Gonzalez per 2-6 6-2 6-3 6-4. Aveva cominciato male, l'elvetico, subendo il gioco dell'avversario e perdendo (male) il set di apertura. Ma poi Roger ha tirato fuori tutto il suo orgoglio e si è preso la rivincita dopo che Gonzalez era stato l'unico a sconfiggerlo al Masters di Shanghai. E ha vinto nonostante abbia fatto più errori non forzati del suo avversario (29 contro 20). Compensati però dai vincenti: 68 contro i 57 del cileno. E dagli ace: 11 contro 3.

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Djokovic: impressionante Rafa
Ma venerdì gioco per vincere


Impressionante. Questa la parola con cui Novak Djokovic ha definito il gioco del suo prossimo avversario Nadal al termine della sua partita contro Gulbis. "Quando sono tornato negli spogliatoi a fine partita ho visto che Rafa era 6-1 6-1 5-1" racconta ai giornalisti nella conferenza stampa dopo la partita "e ho detto al mio coach: vai a vedere almeno un gioco! Perchè forse gli capiterà di fare uno o due brutti colpi. No, è certamente impressionante e gioca sempre meglio. Quest'anno ha migliorato ancora il suo servizio, soprattutto sulla terra. Unisce una grande forza fisica e una grande capacità di aspettare, e questo dà risultati impressionanti su questa superficie. Ma io non voglio andare là fuori in semi e provare a fare del mio meglio. No, io non voglio fare questo. Io voglio vincere, e penso di avere le qualità giuste e di avere le mie chance. Certo, lui è il favorito e per questo chapeau. Ma è soltanto con un atteggiamento positivo per la partita che potrò ottenere un risultato positivo". Farai un gioco più aggressivo di quello di Amburgo, come a inizio match quando stavi per vincere? "Quello di Amburgo era stato davvero un buon match per me. Sono stato molto sfortunato. Certo, potrebbe succedere ancora che io sia così sfortunato sui break point e nei momenti importanti, che le mie palle vadano tutte a rete, che io faccia tanti errori. Ma se giocherò in quel modo, e se riuscirò a continuare con quel tipo di gioco, con aggressività, tenendo alto il livello come a inizio match, allora avrò le mie chance". E' la sfida delle sfide quella di affrontare Nadal sulla terra battuta? "Sì. In questo periodo sì, con lui che è il dominatore assoluto del rosso da due anni, con lui che non ha mai perso un solo match sul Centrale del Roland Garros, tutto questo gioca a suo favore. Ma per me è una grande sfida. Io sono il numero 3 e gioco contro il detentore del titolo. Ma le cose sono cambiate dall'anno scorso. E sulla terra ho sviluppato delle qualità nel mio gioco, ho sviluppato una grande varietà di colpi e spero che potrò utilizzarli contro di lui". Sei in una buona condizione fisica? "Sì, credo di essere nella mia miglior forma. Comunque, ho molta fiducia. Ho vinto molto quest'anno e mi avvicino a grandi partite con uno spirito e una condizione fisica completamente diversi dagli anni passati. Sarà un elemento chiave delle mie prossime partite. Sono in grande forma fisica e per di più adesso ho due giorni di riposo per recuperare".

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Il compleanno porta bene a Rafa
Grande festa con un triplo 6-1


Rafael Nadal si è regalato per il suo ventiduesimo compleanno una straordinaria vittoria sul suo connazionale, e ottimo terraiolo, Nicolas Almagro: 6-1 6-1 6-1 il punteggio della partita che garantisce allo spagnolo l'accesso alla semifinale, dove troverà Novak Djokovic, che ha battuto Ernests Gulbis per 7-5 7-6 7-5. Molti si aspettavano una partita un po' più combattuta, un po' più lunga di quell'ora e 44 minuti, durata del match di Rafa, gli hanno detto nella conferenza stampa riferita sul sito del torneo. Perchè pensi che sia finita così in fretta? "Prima di scendere in campo pensavo che sarebbe stata una partita molto dura perchè Nico ha un ottimo servizio. Ottimo rovescio, ottimo dritto. Il suo unico problema è come si sposta sul campo. Muoversi sul Centrale qui al Roland Garros non è facile. C'è sempre un po' di vento, e il vento cambia, e il campo è molto grande. Così, se non ci giochi tante volte è difficile adattarsi subito, all'inizio. Ma in ogni caso, penso di aver giocato un match molto completo. Lui ha fatto tanto errori, questo è certo. Ma io ho giocato molto bene, ho tenuto il controllo dei punti e degli scambi con il dritto. E toccavo bene la palla anche sul rovescio. Penso che il mio dritto abbia funzionato molto bene contro Almagro, sentivo molto bene la palla sul mio dritto".
APPUNTAMENTO CON LA STORIA
Rafa, stai giocando contro i giocatori
di oggi o contro la storia e contro i record di Bjorn Borg, che ha perso soltanto 32 giochi nel 1978? Fino ad ora, tu ne hai persi solo 25. Puoi permetterti di perdere solo sette game nei prossimi due match per ugugaliarlo. Lo sapevi? "Non è sicuro al 100% (ride). Sicuramente oggi sto giocando bene contro i miei avversari. Almagro ai quarti, Djokovic al prossimo turno. In ogni caso, sarà una partita molto dura quella che mi aspetta in semifinale. Djokovic sta giocando molto bene, così dovrò giocare il mio migliore tennis se voglio arrivare in finale". Come valuti il tuo gioco quest'anno? E' il miglior tennis che tu abbia mai giocato sulla terra? "Questo torneo è un po' strano. Sul Centrale è sempre un po' più difficile avere il miglior feeling, perchè è un campo molto grande. Ma comunque durante tutta la settimana del torneo sono migliorato. Gioco meglio ogni partita che passa, e sicuramente quello contro Almagro è stato il mio miglior match del torneo. Spero di continuare a fare sempre meglio". Puoi confrontare la tua qualità di gioco oggi con quella del passato? "E' impossibile fare confronti. Non ricordo. Non ricordo gi anni scorsi. E' molto difficile confrontare. Ogni anno hai un feeling diverso. Penso di essere un giocatore migliore oggi. Ho un gioco più completo. Ho più colpi nel mio tennis. Ho migliorato lo slice, ho più opzioni nel mio gioco".
FARE COME BORG? IO VOGLIO SOLO VINCERE
Finora hai giocato partite relativamente facili. Ma dai l'impressione di essere molto concentrato su ciascun punto come se volessi davvero vincere tutti i punti, uno per uno. Il fatto che tu potresti vincere come Borg per quattro volte consecutive è una motivazione in più per te? O è uno stress in più? "Io mi concentro sempre, in ogni torneo. Mi concentro su ogni singolo punto. Uguagliare Borg? Poco importa. Io voglio vincere il Roland Garros. Cerco di
conquistare il titolo ma la mia motivazione non è quella di battere il record di Borg. La mia motivazione è di vincere il torneo. E' tutto". E' difficile capire che cosa succede al fisico di un giocatore dopo 10, 11 o 12 giorni di torneo. Anche se le partite sono brevi, puoi spiegarci cosa succede alle tue braccia, gambe, spalle, man mano che il torneo procede e visto che oggi hai già giocato cinque match? "Nel mio caso quest'anno non è cambiato molto. Non ho giocato match molto duri, e sono in semifinale. E' vero, non ho perso nessun set, anche se il primo l'ho vinto per 7-5. Fisicamente dunque non ho nessun problema. Mi sento bene. E in più adesso ho due giorni per riposarmi. Questo torneo è un po' strano per colpa della pioggia. Quest'anno piove molto al Roland Garros. Ma io mi sento in piena forma, al 100%".
UN COMPLEANNO DA SUPERFAVORITO
Un giornalista, dopo avergli fatto gli auguri di buon compleanno, gli ricorda... che qui è il favorito. Poi: "Di norma il favorito non è sempre amato dal pubblico, ma non è il tuo caso. Tu sei sempre molto amato qui. Questo cosa significa per te? Significa molto per te aver vinto in questo Paese e davanti a questo pubblico, o pensi che tu potresti farlo anche se gli spettatori fossero contro di te? "Qui mi sento molto bene. La verità è che il pubblico è molto piacevole durante tutto il torneo, quindi posso davvero ringraziare i francesi. Non solo qui al Roland Garros. Quando gioco in Francia, a Marsiglia, a Parigi, a Bercy, la gente è sempre simpatica con me, così posso solo dire grazie". Dall'esterno, è sembrato che questo torneo fosse molto tranquillo per te. Ti senti calmo, o è comunque un Grande Slam di tensione? "Io non mi sento proprio tranquillo. Sento la stessa pressione di sempre. Mi sento sempre nervoso prima di ogni match. I risultati sono "calmi", ma il feeling, la sensazinoe no".
E ADESSO... C'E' JOKER DJOKOVIC
Se dovessi dire qual è il favorito per la semifinale contro Djokovic, saresti felice di dire che tu sei il favorito? "Non voglio esprimermi. E' un match molto aperto. Il match di Amburgo due settimane fa è stato molto difficile, quindi tutto può succedere". Hai la sensazione che più ti si conosce, più si è intimiditi dal tuo gioco? Oppure è il cambiamento di superficie che ha penalizzato Almagro? "Non credo. Credo che sia io sia lui abbiamo fatto un buon torneo fino ad ora. Fernando era a un ottavo, ha fatto un ottimo torneo, e Nicolas, arrivando ai quarti, anche lui ha fatto molto bene. Non dico che tutto sia andato bene per lui, ma la tensione non è sempre la stessa. In più, le cose si accumulano le une alle altre: lui non aveva mai giocato sul Centrale, ed è un campo difficile, e ci ha giocato contro di me. Ed è vero che io contro di lui ho giocato la mia miglior partita qui, al Roland Garros, quest'anno. Tutto questo ha fatto in modo che alla fine, per tutti questi motivi, il risultato sia stato 6-1 6-1 6-1. Non credo che sia successo così con loro perchè loro sono spagnoli e hanno più rispetto per me o che si siano sentiti più intimiditi nei miei confronti. No, credo che sia tutto il contrario". Cosa ti aspetti dalla partita con Djokovic? Continuerai a giocare allo stesso modo o sarai più aggressivo? "Spero che andrà come l'ultima volta, soprattutto se la conclusione sarà a mio vantaggio. Ma so benissimo che sarà una partita molto difficile. Quest'anno è lui il numero 1 (Djokovic è primo nella Race), è in ottima forma e gioca a un livello molto, molto alto. Ma nello stesso tempo, anch'io in questo periodo gioco molto bene, sono arrivato in semifinale in uno Slam, ho fatto degli ottimi tornei sulla terra battuta. Ma lui pure. Quindi, può succedere qualsiasi cosa. Io so bene che se non sono al 100% sarà molto difficile per me vincere questa partita. Quindi devo essere al 100%".
"VENERDI' MI ASPETTA UN MATCH MOLTO COMPLICATO"
In questa settimana Djokovic ha sempre vinto, ma con una certa difficoltà, mentre tu hai vinto molto agevolmente. E' una cosa positiva? Non avresti preferito avere prima un match un po' più difficile? "Ci sono due possibilità di interpretazione su questo fatto. Ognuno può dire quello che vuole. Forse il fatto di essere arrivato in semifinale dopo aver vissuto momenti di maggiore tensione oppure dopo aver perso più punti può aiutare. E il fatto di essere arrivato facilmente aiuta a non risentire dei momenti di tensione. Credo che tutte queste cose, siano solo parole, parole. Quello che conta è giocare bene sul campo venerdì e si vedrà chi vincerà. Alla fine ci abbiamo fatto l'abitudine a vivere questi momenti di tensione e a giocare questi match. Sarà un match complicato per tutti e due, ne sono sicuro". Rafa, tu parlavi del Centrale, di quello che significa per alcuni giocatori essere qui, in questo stadio; una cosa che li emoziona. Tu non ne hai risentito o forse non l'abbiamo sottolineato. Che atteggiamento dovrebbe avere chi arriva su quel campo secondo te, dopo la tua esperienza e nella misura in cui questo può avere una influenza sugli altri giocatori? "Non ho consigli da dare. Non facevo riferimento all'atteggiamento che Nicolas ha avuto, dicevo semplicemente che è un campo difficile, non solamente perchè è impressionante, c'è tanta gente, il Chatrier è un campo che ha una sua storia, che è grande. Ma soprattutto, perchè il modo in cui è orientato ha un impatto sul gioco: le distanze sono più difficili da gestire". Rafa, giocare contro Djokovic è sempre qualcosa di difficile e di pericoloso. Ma sulla terra rossa tu parti in vantaggio. "Ogni partita è diversa e aperta. E' quello che abbiamo visto ad Ambrugo. Ovviamente io preferisco giocare sulla terra in semifinale che sul veloce, ma lui può giocare uno splendido tennis sulla terra. Ha vinto a Roma, è arrivato in semi ad Amburgo, in semi a Monaco ha perso con me o con Federer. Ha anche raggiunto la semi qui a Parigi. Questa è la seconda volta consecutiva, quindi è un ottimo giocatore sulla terra, questo è chiaro".

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martedì 3 giugno 2008

Roland Garros, Nadal e Djokovic lanciati verso la semifinale


Non sembra proprio che ci sia scampo per gli avversari dei due "big" nei quarti di finale che si stanno giocando proprio in questi minuti al Roland Garros. Nadal ha letteralmente distrutto Almagro nei primi due set vincendo per 6-1 6-1. Djokovic ha fatto un po' più fatica ma si è aggiudicato anche lui contro Gulbis le prime due frazioni di gioco: per 7-5 la prima, al tie-break la seconda (7-3). E adesso conduce per 5-4. Molto probabilmente venerdì vedremo scendere in campo Novak e Rafa a contendersi l'accesso in finale.

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Rafa e Novak oggi in campo
E c'è la rivelazione Gulbis


Si giocano oggi al Roland Garros i quarti di finale della parte bassa del tabellone. A scendere per primi in campo, sul Suzanne Lenglen, alle 14, saranno Novak Djokovic e la rivelazione Ernests Gulbis, numero 80 al mondo. Nessuna sfida precedente tra i due. Più tardi, sul Centrale, sarà la volta di Rafael Nadal contro il connazionale Nicolas Almagro. I due si sono incontrati due volte, e in entrambi i casi a imporsi è stato il mancino di Manacor: ha vinto nel 2006 a Barcellona in semifinale per 7-6 6-3 e a Palermo nel 2004 per 6-1 7-5. Almagro è il numero 20 al mondo.

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Almagro, l'avversario di Nadal:
"La miglior difesa? L'attacco"


Sarà Nicolas Almagro l'avversario ai quarti di finale per Rafael Nadal. Un ottimo giocatore sulla terra battuta, che però non ha mai superato il secondo turno al Roland Garros. Un po' una contraddizione, che Nicolas ha cercato di spiegare in conferenza stampa dopo il match degli ottavi, dove ha battuto il francese Chardy. Penso che la differenza principale rispetto al passato è che sono molto più maturo, più sicuro, più tranquillo in campo. Credo che questo lo si sia potuto notare contro Chardy. L'ambiente era piuttosto ostile. Non era molto piacevole. C'era molto rumore, molto brusio. Non so se fosse per qualche motivo particolare. Adesso capisco perchè Rafa dice che i francesi sostengono molto i loro giocatori. Ho saputo mantenere la freddezza, sono rimasto sempre molto calmo e tranquillo. Ho avuto qualche possibilità quando dovevo rimontare tre break. Tempo fa, avrei perso il set. Non sarei rimasto concentrato. Ma credo di essere cresciuto sia come persona sia come giocatore di tennis". Hai lavorato con uno psicologo dello sport? "Sì, ma soprattutto su di questo ho lavorato con la mia famiglia e con Antonio, il mio coach. Se ho lavorato su qualcosa di specifico? Non esattamente. Abbiamo lavorato sulla mia vita di tutti i giorni. Ho cercato di capire cosa volevo. Prima non ero forse così consapevole quanto oggi, e questa è la cosa più importante. Ho conquistato la fiducia nel mio tennis. E la fiducia in me stesso. E così sono arrivato ai quarti di finale al Roland Garros". Rafa ha perso solo 22 game in 4 partite. Sta giocando bene. Tu hai giocato contro di lui due volte sulla terra e hai perso, ma l'ultima volta è stata nel 2006. Che cosa ti aspetti adesso? "Penso che l'ultima volta che ho perso sulla terra era in semifinale. Era stata una partita molto difficile. Ero 7-6 nel primo set e ho perso il secondo. Ma entrambi siamo cresciuti insieme come giocatori. Lui è riuscito a diventare il numero 2 e adesso ha addosso tutta la pressione che viene di conseguenza. Ma non è mai riuscito a diventare il numero 1. In compenso, è chiaro, per me lui è il numero 1. E credo che nel 2006 ero intorno al numero 30. Adesso sono 20. Credo che la salita nel ranking sia molto importante. Ma soprattutto credo che questa salita significhi che il mio tennis è molto migliorato, e questa è la cosa più importante". Il controllo delle tue emozioni è la ragione della tua crescita? "Certo. In passato Rafa era un avversario impossibile. Adesso, staremo a vedere. Oggi le cose sono diverse. Giocherò il mio tennis. Proverò a vedere se posso vincere". Come pensi di poter vincere contro Rafa? "Facendo più punti di lui. Devo essere molto aggressivo. Devo essere molto regolare ed essere cosciente che sarà un match molto difficile. Ma cercherò di giocare al massimo per vincere". Rafa è il numero 1 per te. Lo consideri il miglior giocatore? "Per me Rafa è il numero 1 perchè lo ha dimostrato. E' stato campione qui, finalista a Wimbledon. Lo considero numero 1 per come si comporta, è così tranquillo, così umile in campo, e ha lavorato molto sodo per guadagnare quello che ha guadagnato. E nello stesso tempo, è molto vicino a noi. Ci aiuta quando abbiamo bisogno. E' uno splendido amico. Per me è il numero 1. E' chiaro che sia il numero 1. E io vorrei che fosse il numero 1 per tutti, perchè credo che sostituirà Federer". Rafa ha appena analizzato il tuo gioco. Ha detto che tu dovrai correre e difenderti. "Proverò a non correre, allora. Proverò a far correre lui, a far giocare lui in difesa. E che faccia attenzione perchè la miglior difesa è un buon attacco. Penso che Rafa sia un giocatore di tennis molto completo. E' mancino ed è molto difficile giocare contro un mancino. Quello che devo fare è fare il mio gioco, il mio tennis, essere forte sul dritto, prendere l'iniziativa e fare in modo che il match sia il più lungo possibile. Il mio tennis non è forse quello che conviene di più al suo gioco, non è quello che lui preferisce. Ma dice che cercherà di farmi giocare più in difesa, e cerchero di giocare il più aggressivo possibile. Dalla linea di fondo, certo".

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