giovedì 31 luglio 2008

Tramonto d'estate a Cincinnati


Più indizi fanno una prova. Federer sembra proprio alla frutta. Dopo aver perso da Simon settimana scorsa, dopo aver faticato maledettamente contro Ginepri martedì scorso, è caduto anche contro Ivo Karlovic, numero 22 al mondo, da cui in passato non aveva mai perso. Roger Federer esce al terzo turno del torneo di Cincinnati perdendo in tre set contro il gigante croato dal servizio devastante, che riesce a battere l'ormai ex numero uno al mondo al settimo incontro tra i due. 7-6 4-6 7-6 il punteggio finale. Eppure Roger, dopo aver perso il primo set al tie-break per un pelo, sembrava essersi rimesso in carreggiata. Sprecava, è vero, un paio di palle break all'inizio del set, dopo essersi trovato sul 15-40 su servizio di Karlovic, ma poi il break se lo portava a casa e lo teneva fino al 6-4 finale del secondo set. Poi però il terzo set è andato avanti nella massima regolarità, con ognuno dei due che si teneva il servizio, fino al fatidico 6 pari. E' qui che si è vista confermata la ormai fragilità cronica dello svizzero. Quei servizi con cui si era dimostrato fortissimo nel terzo set (vinceva quasi tutti i giochi in cui batteva a 0) non l'hanno più assistito. Ed è stata debacle. Roger ha avuto un rigurgito di orgoglio sul 6-3 per Karlovic, quando è riuscito a risalire fino al 6-5. Ma non è bastato. Quell'ultimo punto, quello del fatidico 7-5, il croato lo ha vinto sulla seconda palla di servizio. Il sole d'oriente di Pechino ridarà vita al vecchio campione?

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Rafael Nadal meglio di Borg?


Un servizio pesante e devastante, degno dei grandi del veloce, e risposte da fondo campo da antologia. Una performance superba, quella dell'esordio di Rafa Nadal contro Florent Serra sul cemento di Cincinnati. Lo spagnolo non ha lasciato scampo al francese, sconfitto con un secco 6-0 6-1. Se pensiamo che Bjorn Borg, il leggendario campione a cui ormai viene sempre più spesso affiancato il maiorchino, non ha mai vinto un Us Open, ed è stato a lungo numero uno del mondo senza neanche andare a disputare gli Australian Open (il veloce non era nelle sue "corde"), la vittoria di settimana scorsa a Toronto del mancino di Manacor e la spettacolare, e devastante, partita di Cincinnati qualcosa dicono sul valore di Rafa e sulla sua crescita agonistica, tecnica, tattica. E così Nadal sbarca al terzo turno al torneo di Cincinnati, risultato che in passato gli è riuscito soltanto nel 2005: lo scorso anno per lui il torneo dell'Ohio era stato un disastro, con lo spagnolo costretto a ritirarsi dopo pochi giochi al suo match di esordio contro l'argentino Monaco. Quanto al "sorpasso" su Federer, Nadal continua a schermirsi. "Sto pensando a Cincinnati. E' un torneo molto importante per me, un Masters Series. La posizione di numero uno in classifica è molto difficile da raggiungere, così posso solo fare del mio meglio e provare a giocare come ho fatto negli ultimi qattro mesi". Con quella contro Serra, Nadal ha messo a segno la sua trentesima vittoria consecutiva, risultato arrivato proprio in uno dei Masters Series che nella sua carriera finora gli ha portato meno fortuna. "Voglio giocare bene qui a Cincinnati: sarebbe la prima volta. Qui sono arrivato una volta ai quarti di finale. Si tratta probabilmente del torneo in cui ho fatto i miei peggiori risultati. E' il torneo in cui in passato ho giocato peggio se lo paragono agli altri Masters Series. Quindi il mio obiettivo adesso è quello di migliorare il mio risultato in questo Masters Series. Sulla questione del numero 1 in classifica, non saprei, perchè sono ancora il numero 2. Se diventerò il numero 1 un giorno, allora ci penserò. Certo, quello è un obiettivo. Se diventerò numero 1 sarò felice. Ma finora il mio obiettivo è continuare a giocare come sto facendo". Perchè Cincinnati è un torneo difficile per te? "Non saprei. L'anno scorso ero arrivato troppo stanco da Montreal. L'anno prima avevo giocato ai quarti, non era stato così male. Nel 2005, dopo aver vinto in Canada, avevo perso in maniera incredibile contro Berdych, ricordo, sprecando tre match-point a mio favore".


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martedì 29 luglio 2008

Roger avanza. Ma l'incubo è finito?


Era arrivato a un passo dall'impresa di essere lui a eliminare il numero uno Roger Federer. Ma nel terzo set Robby Ginepri ha ceduto completamente le armi e ha perso per 6-0. Federer arriva al terzo turno del torneo di Cincinnati, dove cercherà di difendere il titolo conquistato l'anno scorso. Una vittoria di grandissima importanza per il morale dell'elvetico, che adesso incontrerà il vincente tra Acasuso e Karlovic, ma che resta ancora lontano dai suoi standard di tennis. Nel match ha lasciato troppi spazi all'avversario, riuscendo a fare il suo gioco solo a tratti senza riuscire a imporsi nei momenti importanti. I break subiti, e i break dati seguiti dai controbreak testimoniano ancora una volta che lo svizzero è lontano dai suoi momenti migliori e fatica a trovare la sicurezza nel suo tennis e nei suoi colpi. Intanto domani toccherà a Nadal e Djokovic: il primo con Serra, il secondo con Bolelli.

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Federer recupera con Ginepri
Alla ricerca del campione perduto


Partita-thriller, quella tra Federer e Ginepri. Dopo il primo set vinto dall'americano al tie-break, il secondo set è andato allo svizzero, ancora al tie-break, vinto per 7-5. Lo svizzero ha servito meglio, anche se spesso Ginepri gli ha risposto con dritti fulminanti e spiazzanti. Mentre Roger ha spesso sbagliato proprio le sue risposte al servizio dell'avversario. L'americano è rimasto comunque carico, e ci sono stati scambi spettacolari accanto a brutti errori, che Federer alterna troppo spesso al suo bel tennis. L'elvetico comunque continua a non convincere in lunghe parti del match. Anche se, a questo punto, potrebbe approfittare della svolta della partita, con il recupero sull'americano che sicuramente lo favorisce.

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Cincinnati, per Federer il torneo parte in salita


Primo set da incubo per Roger Federer al secondo turno del torneo di Cincinnati. Il numero 1 del mondo ha dovuto cedere contro Robby Ginepri per 7-6 dopo aver dato un primo break all'americano nel settimo gioco portandosi sul 4-3, aver ceduto il suo servizio andando sul 4 pari, e dopo aver breakkato di nuovo Ginepri per andare a servire per il set sul 5-4. Perdendo di nuovo. Sul 5 pari è stato l'americano ad andare avanti, per arrivare poi sul 6 pari, con un tie-break perso male dall'elvetico: 7-2. Il servizio ha dato un'ottima mano all'americano, che ha una prima palla potente e precisa, e spesso pericolosa, ma ad aiutarlo c'era anche un Roger Federer discontinuo, che ha alternato ai begli attacchi a rete a cui ci ha abituato e a sprazzi di ottimo tennis errori incomprensibili. Si va al secondo set. Che per Roger sarà tutto in salita.

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A Gasquet il derby con Llodra
Un altro francese per Rafa


Richard Gasquet vince il derby contro Llodra a Cincinnati, dove è già fuori Mikhail Youzhny per mano del tedesco Tommy Haas (7-6 2-6 6-4). Gasquet si trova ora davanti il russo Tursunov, che ha eliminato per 7-6 6-4 il connazionale Safin. E, mentre Federer scende in campo già stasera contro l'americano Robby Ginepri per il suo primo impegno qui in Ohio, Rafael Nadal ha da poco conosciuto il nome del suo primo avversario: sarà il francese Florent Serra, che ha eliminato Benjamin Becker per 4-6 7-6 6-4. I due si incontreranno solo domani, quando debutterà anche Novak Djokovic contro il vincente tra Simone Bolelli e il qualificato Kevin Anderson. Carlos Moya, che proprio qui l'anno scorso aveva eliminato l'allora vincitore del Masters Series canadese Novak Djokovic, si è qualificato per il secondo turno eliminando un altro serbo, Janko Tipsarevic, per 7-6 7-5. Match relativamente facile per lo spagnolo, che si è trovato davanti un avversario poco efficace sul servizio (sono entrate solo il 44% di prime palle contro il 56% dell'iberico) e piuttosto falloso. La sicurezza di Moya sul dritto e diversi attacchi ben giocati hanno fatto il resto. Adesso per Carlos c'è il russo Nikolay Davydenko. Già fuori Stan Wawrinka e Mario Ancic, che si sono ritirati per problemi fisici.

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lunedì 28 luglio 2008

Cincinnati: Nole sulla strada
di Rafa, Roddick per Roger


Anche al torneo di Cincinnati, esattamente come a Toronto, Novak Djokovic è dalla parte del tabellone di Rafael Nadal. Mentre a Federer in semi potrebbe toccare, presumibilmente, uno tra Murray o Gasquet, che sul veloce sembrano più forti dell'altro candidato Nikolay Davydenko. Altro possibile avversario di Rafa in semi potrebbe essere Gulbis, che oggi ha passato il primo turno, dopo la batosta subita a Toronto, proprio nel match di esordio, da Acasuso. Contro di lui oggi c'era il finlandese Nieminen, battuto dal lettone per 7-6 (9-7) 6-2. Ma Gulbis e Djokovic sono nello stesso "quarto" del tabellone, quindi potrebbero essere proprio loro a giocarsi i quarti di finale e quindi l'incontro con Rafa. Sempre che Nadal vada avanti nel momento di grazia che sta vivendo ormai da Monte-Carlo, e che gli ha regalato fin qui sette vittorie in altrettanti tornei, tra cui due Slam: dopo Monte-Carlo (finalista Federer), Barcellona (Ferrer), Amburgo (Federer), Roland Garros (Federer), Queen's (Djokovic), Wimbledon (Federer) e, domenica, Toronto (Kiefer). Sulla sua strada verso la finale, Rafa potrebbe ritrovarsi presumibilmente contro Youzhny, Ferrer, Monfils o Haas. Quanto a Federer, nel suo quarto, prima della semi, potrebbe affrontare Robredo o Roddick, Ancic o Karlovic. Sempre sorprese permettendo. Intanto oggi a passare il primo turno sono stati Karlovic, che ha sconfitto Bellucci (6-3 6-4), Robredo, avanti con Fish con un doppio 6-2, Soderling che ha eliminato Benneteau (6-0 6-3), Querrey che si è sbarazzato di Mathieu (6-4 4-6 6-3), e Gulbis contro Nieminen. Bene l'esordio di Andreas Seppi, riuscito ad avere la meglio contro Feliciano Lopez, che pur essendo spagnolo ama il veloce. E speriamo che sia un buon auspicio per il prosieguo del torneo di Andreas. Intanto Nadal al suo primo turno (il secondo del torneo) incontra il vincente tra Serra e Becker, mentre a Federer toccherà uno tra Bjorkman e Ginepri.

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Rafa: diventare il numero 1?
Penso solo a giocare al meglio


"Certo che mi piacerebbe diventare il numero uno nel mondo, ma sono il numero 2 dal momento che davanti a me c'è un giocatore strepitoso come Roger Federer. Adesso perferisco pensare a giocare il mio miglior tennis a Cincinnati. Ai record penserò quando smetterò di giocare". Ha risposto così Rafa Nadal alle domande dei giornalisti dopo la strepitosa vittoria al torneo di Toronto, dove si è aggiudicato il suo dodicesimo titolo in un Masters Series, il trentesimo inc arriera, il settimo dell'anno. "In ogni caso" ha aggiunto "se anche diventassi il numero 1 per me non cambierebbe un granchè. Già da numero 2 devo fare i conti con una grandissima pressione: difendere punti, confermare risultati, essere sempre al meglio. Non credo ci sia una grande differenza". E sulla partita contro Kiefer: "Il risultato dà l'idea di un match più facile di quello che è stato in realtà. Ho avuto un momento molto duro sul 2-2 nel secondo se. Con tanti breakpoint contro di me. E' stato difficile. Ma è stato molto difficile in generale giocare la finale. C'era molto vento, e non soffiava sempre nella stessa direzione. Così era necessario muoversi molto. Era molto difficile giocare. Alla fine ho vinto. E così match come questo sono una cosa importante. Perchè la cosa più importante è vincere".

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Toronto, adesso Rafa Nadal è grande anche sul cemento


L'americano Jesse Levine al primo turno (6-4 6-2), il russo Igor Andreev al secondo (6-2 7-6), poi Richard Gasquet ai quarti (6-7 6-2 6-1), Andy Murray in semifinale (7-6 6-3) e Nicolas Kiefer in finale (6-3 6-2). Ecco i punteggi delle partite vinte da Rafael Nadal nella sua ultima, per ora, marcia trionfale, che assicura allo spagnolo il settimo titolo dell'anno, il quinto consecutivo, al Masters Series di Toronto. Il mancino di Manacor fa un altro passo verso il vertice della classifica, dove il trono di Roger Federer è sempre più a rischio. La distanza tra i due campionissimi si è assottigliata a trecento punti, mentre tra Rafa e il numero 3 Djokovic c'è un abisso di quasi 1.300 punti. Questo importante risultato porta lo spagnolo a un soffio dalla vetta, ma soprattutto spazza via i timori della "parzialità" dell'efficacia del suo gioco. Se non fosse bastato il successo sull'erba di Wimbledon, è arrivato questo titolo sul cemento a provare che Nadal è diventato competitivo, ai massimi livelli, su qualsiasi superficie. Altro che "terraiolo di lusso". Se anche qui a Toronto gli altri big (leggi Federer e Djokovic) sono stati fatti fuori molto prima di poter incontrare Rafa, Murray e Gasquet sul veloce sono tutt'altro che avversari facili. E Rafa ha saputo gestirsi alla grande anche contro di loro. Per non parlare di Kiefer, che domenica ha dovuto capitolare in finale lasciando ben pochi brividi agli spettatori. Per Rafael Nadal sta per cominciare un'altra storia. Quella da numero uno.

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giovedì 24 luglio 2008

Roger: sorpasso vicino?


Sfida persa in partenza contro Rafa per Roger Federer, con la brutta sconfitta contro Simon a Toronto? Nell'immediato la sua posizione numero 1 nel ranking non corre pericolo. Se anche Nadal dovesse vincere la Rogers Cup qui a Toronto, non riuscirebbe ancora ad agganciare lo svizzero in classifica. Ma a quel punto le distanze si accorcerebbero ulteriormente e Rafa potrebbe approfittare dell'occasione di Cincinnati, la settimana successiva: in quel frangente potrebbe anche esserci il sorpasso. Federer è adesso al vertice della classifica Atp dal febbraio del 2004, cioè da 234 settimane consecutive. "Ho mancato alcune chance che mi sono costate care alla fine. Una brutta delusione", ha detto Federer dopo la sua sconfitta. "Comunque è importante mantenere un atteggiamento positivo. La stagione sul cemento è appena cominciata. E' l'inizio di una stagione che dura nove mesi, no? Questa sconfitta non è la fine del mondo, anche se, certo, avrei preferito cominciare meglio". Ora Nadal è a 770 punti di distanza da Federer, ma il distacco potrebbe ridursi a 275 se lo spagnolo ottenesse il titolo, che era riuscito a vincere a Montreal nel 2005. Mentre Nadal potrebbe diventare numero 1 a Cincinnati se raggiungesse la finale e Federer uscisse invece prima. In ogni caso qualsiasi cambiamento in classifica non potrebbe avvenire ufficialmente prima del 18 agosto, due settimane dopo Cincinnati, perchè quest'anno il calendario dei tornei è stato modificato per inserire l'evento delle Olimpiadi. L'anno scorso il Masters canadese e quello di Cincinnati erano infatti stati disputati due settimane più tardi rispetto a questa stagione. In ogni caso, il passaggio di consegne potrebbe essere dietro l'angolo. Federer e Nadal si spartiscono le prime due posizione nel ranking dal 25 luglio del 2005, quando Nadal salì al secondo posto: lo spagnolo è numero 2 ininterrottamente da 157 settimane. E il sorpasso potrebbe verificarsi proprio durante la stagione americana sul cemento, non quella più amata dallo spagnolo. E' invece proprio questa la stagione che, in passato, aveva dato le maggiori soddisfazioni allo svizzero.

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Sorpresissima a Toronto:
Federer eliminato da Simon


Roger Federer cade sotto i colpi del nuovo campione di Indianapolis, il francese Gilles Simon, numero 22 nel ranking, che elimina il Re in tre set al secondo turno del Masters Series di Toronto: 2-6 7-5 6-4. Rafael Nadal invece, dopo qualche brivido iniziale contro l'americano Jesse Levine (in avvio di match va sotto per 1-4), recupera e passa in due set, 6-4 6-2, il suo primo test sul cemento. Inutile dirlo: la prima uscita di Federer dopo la sconfitta in finale a Wimbledon contro Nadal accredita ulteriormente i timori già forti sul suo stato di forma. Nella partita contro il francese i troppi errori gratuiti (più di venti) e la bassa percentuale di prime palle di servizio per lo svizzero hanno pesato parecchio. Ma dall'altra parte della rete c'era anche un Simon caricato dal successo di Indianapolis e con grande fiducia nelle sue capacità. Il commento di Roger dopo la partita è stato: "Non è la fine del mondo. Era la mia prima partita della stagione sul veloce". Ma il primato in classifica a questo punto traballa davvero.

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Roddick fatica contro Mahut
Tre set per battere il francese


Avanza al terzo turno Andy Roddick, ma il match contro il francese Nicolas Mahut non è una passeggiata: 6-1 6-7 6-3 il punteggio finale a favore dell'americano dopo un'ora e 50 minuti di gioco. "Penso di essere riuscito a muovermi bene sul campo, e soprattutto fisicamente sto bene", ha detto al termine della partita. D'altra parte con Mahut Roddick aveva già avuto, proprio l'anno scorso, una finale molto combattuta al Queen's, dove aveva battuto il francese solo al tie-break del terzo set. Per Roddick al terzo turno c'è il vincente tra Robredo e Cilic.

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Djokovic avanti con Dancevic
Nole pronto a difendere il titolo


Comincia nel migliore dei modi l'avventura americana per Novak Djokovic, che batte agevolmente il canadese Dancevic per 6-4 6-4 e comincia l'avventura per difendere il titolo, vinto proprio da lui l'anno scorso in finale contro Federer. "E' stata un bella vittoria, una buona partenza", ha detto il numero 3 al mondo dopo la partita. "Sapevo che era pericoloso, il mio primo match della stagione sul duro. Ma sono felice di come ho giocato. Ho preso confidenza con il nuovo ambiente. Venivo da una brutta esperienza a Wimbledon, ed essere di nuovo qui dopo un paio di settimane, a giocare per questo titolo, non era facile per me. Comunque sono soddisfatto del mio gioco. E adesso difendere il titolo vinto qui l'anno scorso per me è una bella sfida. Sono soddisfatto di come è andata questa prima parte della stagione. Ho vinto dei tornei. Ho vinto gli Australian Open, Roma, Indian Wells. Ho raggiunto molti dei miei obiettivi. Adesso cercherò di fare bene e mi concentrerò sul mio gioco". Al prossimo turno incontrerà il vincente tra Soderling e Verdasco.


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martedì 22 luglio 2008

Fuori Gulbis, per Seppi
niente da fare con Youzhny


Non si sono fatte attendere le sorprese al Masters Series di Toronto. Dove già la prima giornata di incontri ha riservato risultati piuttosto bizzarri. La rivelazione Ernests Gulbis, che dopo gli exploit a Parigi e Wimbledon veniva già dato come il quarto uomo in grado di dare del filo da torcere ai tre grandi, è già fuori per mano dell'argentino Acasuso, che nella notte ha avuto la meglio contro il lettone in tre set: 6-7 6-3 7-5. Ma anche il sempre osannato Mario Ancic, che sul veloce di Toronto avrebbe dovuto trovare un buon terreno per il suo gioco di serve and volley, ha ceduto contro la wild card canadese Dancevic, e con un punteggio nettissimo: 6-3 6-4. Torna a casa anche l'"altro serbo", Janko Tipsarevic, che proprio sul veloce, anche se si trattava di quello degli Australian Open, aveva messo in difficoltà Roger Federer, costretto al quinto set per passare il turno. A eliminarlo è stato il francese Nicolas Mahut, che con il suo servizio a 200 e passa all'ora e con il suo gioco d'attacco sul duro di Toronto si trova alla grande: 6-3 6-7 6-2 il punteggio finale contro il conterraneo di Djokovic. Tutto facile per Robredo contro Niemeyer (7-6 6-1) e anche, purtroppo, per Youzhny, che contro Seppi non ha trovato grande resistenza, e che passa al turno successivo con il punteggio di 7-6 6-2. Bene Feliciano Lopez, che riesce ad avere la meglio contro Radek Stepanek (4-6 6-3 6-4) che però, dopo aver sconfitto Federer a Roma, non ha più avuto grandi exploit. In serata gioca Djokovic contro Dancevic. Per vedere i due grandi, appuntamento a domani.

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lunedì 21 luglio 2008

Rafa e Roger, la sfida riparte
al Masters Series di Toronto


Torna il grande tennis con il Masters Series di Toronto. Ci spostiamo dunque sull'altra sponda dell'Atlantico per un'altra appassionante puntata della sfida ormai sempre più incandescente tra i due "numeri uno" del tennis mondiale, Rafael Nadal e Roger Federer. Per vederli in azione sul cemento canadese però bisognerà aspettare ancora un po', almeno in singolo. Anche se per la giornata di oggi Roger scenderà in campo in doppio, accanto a Wawrinka, contro Benneteau e Niemeyer. Sempre che la pioggia lo permetta, visto che molte partite del primo turno sono state sospese nelle prime ore del pomeriggio proprio per il maltempo. E' riuscito a giocare il suo primo turno però il compagno di doppio di Federer, Wawrinka, contro cui per il nostro Simone Bolelli c'è stato poco da fare. Simone è subito rimasto indietro di un break, con Stan che andava sul 3-0. E' poi riuscito a fare il contro-break, ma poi, sul 5-4 per lo svizzero e suo servizio, ha ceduto e perso la prima frazione della partita per 6-4. Più combattuto il secondo set, dove Simone ha salvato tre match point sul 5-4 per l'elvetico e poi ha ceduto soltanto in un tirato tie-break contro lo svizzero, finito 7-4 per Wawrinka. Ha impiegato tre set il francese Gasquet contro il connazionale Michael Llodra, eliminato per 6-2 4-6 6-3. Due set sono bastati al tedesco Kiefer per passare contro l'americano Mardy Fish, battuto per 7-5 7-6.

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Verdasco vince a Umag
la maratona con Andreev


Una lunga e dura battaglia è stata la partita vinta dallo spagnolo Fernando Verdasco in finale a Umag. Il 24enne di Madrid ha affrontato e battuto il russo Igor Andreev per 3-6 6-4 7-6 dopo due ore e 50 minuti di gioco. "E' straordinario vincere dopo una battaglia così dura" ha detto Verdasco. "Stavo giocando davvero bene e conducevo 3-0 40-0, quando ho avuto un attimo di cedimento. Il mio gioco è diventato meno aggressivo e lui è cresciuto. Sul 5-4 ha giocato un game stupefacente e lì non c'è stato niente da fare per me. Poi ho cercato di essere più aggressivo nel tie-break e sono riuscito a crearmi le mie occasioni. Avevo perso per 7-6 al terzo nella mia ultima finale contro Karlovic a Nottingham, così vincere nello stesso modo è stata una sensazione incredibile. E' stata una settimana grandiosa e spero di tornare qui per molti anni ancora". La vittoria di ieri testimonia ancora una volta l'ottimo stato di forma per Verdasco, arrivato al numero 11 della classifica Atp dopo una bella stagione sull'erba, durante la quale ha raggiunto la sua prima finale in carriera a Nottingham e dopo aver raggiunto il quarto turno a Wimbledon, dove ha perso contro Ancic. Settimana scorsa era arrivato in semi a Bastad, sulla terra battuta, dove ha perso contro Berdych. "Spero di continuare a giocare come sto facendo ora", ha detto Verdasco. "Il mio ranking sta migliorando ma non voglio pormi obiettivi precisi. Se continuo a giocare così i risultati verranno da soli". In questa stagione Verdasco ha raggiunto i quarti a Valencia, dove ha perso contro Ferrer, e ai Masters Series di Amburgo, dove è stato eliminato da Federer, mentre al Roland Garros ha perso da Nadal al quarto turno. Andreev, che ha festeggiato lunedì i suoi 25 anni, era alla ricerca della sua seconda finale Atp dopo quella di settimana scorsa a Gstaad, dove ha perso contro il rumeno Hanescu. Il suo ultimo titolo risale al 2005, quando aveva sconfitto Kiefer a Mosca. "I match tra di noi sono sempre giocati sul filo", ha detto Andreev. "Ho giocato contro di lui tre volte e ogni volta sono sempre partite molto serrate, e un tennis di buona qualità. Forse fisicamente lui era un po' più solido di me. Io ho dovuto combattere molto per tornare fuori nel terzo set ma nel tie-break non sono riuscito a prendere in mano il gioco. In ogni caso, sono felice di essere arrivato in finale e sono contento del mio gioco".


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Valanga del Potro: dopo
Stoccarda, anche Kitzbuehl


E' nata un'altra stella? Il diciannovenne argentino Juan Martin del Potro ha acciuffato proprio ieri il suo secondo titolo Atp a Kitzbuehl, dopo aver vinto il primo appena la settimana scorsa a Stoccarda affrontando Gasquet in finale. Con Melzer in Austria la partita non ha avuto storia: si è conclusa infatti con un secco 6-2 6-1 a favore del sudamericano. "Si realizza un altro sogno per me", ha detto del Potro. "In due settimane ho giocato dieci match e li ho vinti tutti. Questa settimana non ho perso neanche un set. Sono felice. Ho servito molto bene in tutti e due i tornei. Penso di essere riuscito a concentrarmi al meglio. Quando giochi grandi match devi essere concentrato per tutto il tempo e adesso riescono a mantenere la concentrazione sui punti importanti e questo fa la differenza". Con la sua vittoria, l'Argentina mantiene il titolo di Kitzbuehl per il quarto anno consecutivo: nel 2007 il titolo era andato a Juan Monaco, nel 2006 a Agustin Calleri, nel 2005 a Gaston Gaudio. Del Potro, che con questa vittoria fa un balzo in avanti di 19 posizioni nella classifica Atp arrivando al numero 25, è riuscito a breakkare due volte l'austriaco nel primo set e addirittura tre volte nel secondo. E così, il beniamino di casa, il viennese Melzer, che era anche favorito presentandosi qui come testa di serie numero 6, ha dovuto cedere davanti al giovane argentino. Sperava di riportare il titolo all'Austria, a cui manca del 1993, quando qui trionfò Tomas Muster. "Naturalmente mi dispiace aver perso la finale, soprattutto perchè giocavo in casa, ma Juan Martin ha messo in campo un gioco incredibile. Non sbagliava una palla e io ho lottato fin dall'inizio del match. 6-2 -6-1 è un punteggio molto duro, ma penso che l'abbia meritato. Arrivare qui in finale quest'anno per me è stato un risultato molto speciale e per me sarebbe stato grandioso riuscire a vincere il titolo".


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domenica 20 luglio 2008

Fognini fuori a Umag, in finale ci sono Verdasco e Andreev


Niente da fare per Fabio Fognini al torneo Atp di Umag, in Croazia. Dopo aver eliminato con una bella partita il detentore del titolo Carlos Moya, è caduto nelle grinfie del mancino Fernando Verdasco, dal quale ha perso per 6-1 6-3. Il risultato del match non è mai stato in dubbio: lo spagnolo ha dominato, ma Fabio non ha saputo mettere in campo un gioco convincente. Nonostante la bella iniezione di fiducia che avrebbero dovuto mettergli i buoni risultati della settimana qui in Croazia, in semifinale Fognini ha capitolato. D'altra parte è rientrato da poco dal lungo infortunio. E il risultato ottenuto resta comunque di tutto rispetto. La finale si giocherà tra Verdasco e Igor Andreev.

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giovedì 17 luglio 2008

Volandri cede a Fognini
Ai quarti lo aspetta Moya


E' finito a favore di Fabio Fognini il derby tutto azzurro tra il tennista ligure e Fabio Volandri al torneo di Umag. Fognini ha vinto per 6-4 6-4 guadagnandosi l'accesso ai quarti di finale, dove adesso lo aspetta il detentore del titolo Carlos Moya, che ha eliminato Viktor Troicki in tre set. Canas. Per Potito Starace, in Austria, adessp c'è l'argentino Schwank. Passa l'altro argentino Canas contro Pashanski a Umag, mentre a Kitzbuehl molte partite sono state sospese per pioggia.


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Niente Flushing per Hewitt?


Us Open a rischio per Lleyton Hewitt. Il suo dolore all'anca non lo abbandona e adesso il tennista australiano è in attesa dell'esito del test per sapere se questo guaio che lo perseguita da tempo gli permetterà di partecipare a Flushing Meadow. Le intenzioni di Hewitt sono comunque quelle di esserci, e di partecipare anche ai due Masters Series delle prossime settimane in America, quellid i Toronto e Cincinnati, oltre, naturalmente, ai Giochi di Pechino. Se invece la situazione dovesse essere critica per la sua anca, Lleyton potrebbe essere costretto a fermarsi per operarsi. A quel punto non potrebbe tornare in campo prima degli Australian Open.


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mercoledì 16 luglio 2008

Croazia e Austria, 2 azzurri
arrivano ai quarti di finale


Due italiani ai quarti di finale, tra Umag e Kitzbuehl. Di uno conosciamo già il nome: è Potito Starace, che approda al terzo turno agli Austrian Open dopo aver battuto Santiago Giraldo per 6-1 6-2 e l'austriaco Daniel Koellerer per 6-4 6-3. Lo aspetta il vincente tra il promettente argentino Eduardo Schwank e il qualificato Daniel Brands. Ma un altro azzurro si qualificherà senz'altro per i quarti anche al torneo nella città croata. Sarà il vincente del derby tra Filo Volandri e Fabio Fognini. Il livornese ha finalmente dato l'impressione di aver superato i suoi guai fisici dopo una primavera-estate davvero deludente: ha infatti passato agevolmente il primo turno liquidando con un 6-1 6-4 Flavio Cipolla. E Fognini ha avuto la meglio contro il qualificato Ricardas Berankis per 6-3 6-2. A Umag intanto non sembra messo bene il detentore del titolo Carlos Moya che, dopo aver usufruito del buy al primo turno come testa di serie numero 3, adesso sta giocando contro Viktor Troicki. Il serbo si è già aggiudicato il primo set per 6-3. Avanti senza grossi problemi invece l'altro spagnolo, Fernando Verdasco, che ha avuto la meglio per 7-6 6-1 contro il francese Mathieu Montcourt.

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lunedì 14 luglio 2008

Gasquet cede a Del Potro
"Adesso penso all'America"


Dopo il forfait di Nadal a Stoccarda il grande favorito sembrava lui, Richard Gasquet. Lui, testa di serie numero 2, sembrava lontano anni luce dal pur bravo Almagro o da Kohlschreiber. Soprattutto dopo quella prestazione straordinaria a Wimbledon, dove eravamo tornati ad ammirare il suo puro talento contro un Murray che lo aveva battuto sì, ma che aveva tirato fuori il meglio del gioco del francese. E invece, ancora una volta, Richard arriva in finale a fatica, cede un set a un certo Lukas Rosol, qualificato, poi batte abbastanza agevolmente Montanes per poi sbarcare in semifinale elminando Calleri soltando al terzo set. E davanti all'argentino Juan Martin Del Potro, vincitore in tre set contro il nostro Bolelli, Gasquet cede le armi con un risultato abbastanza netto: 6-4 7-5. E lascia che il diciannovenne sudamericano (65 del ranking) si aggiudichi il primo titolo Atp della sua carriera. Gasquet cede subito il servizio nel primo gioco del primo set, con Del Potro che si porta agevolmente sull'1-0. Richard però reagisce e riesce a mettere a segno il contro-break arrivando sul 2 pari. Peccato però che l'argentino riesca a riprendere l'iniziativa trovando un nuovo break e andando a servire per il set sul 5-4. Break e contro-break anche nel secondo set, sempre con Del Potro che allunga e Gasquet che rincorre e recupera. Sul 4-3 per Gasquest la pioggia costringe l'arbitro a sospendere la gara. E al rientro Del Potro fa il quarto break. "Non ho giocato il mio miglior match" ammette Gasquet. "Ero demoralizzato perchè stavo giocando male mentre lui faceva molto bene, e sono felice per lui. E' il suo primo titolo, e questo è molto importante. Era difficile per me giocare il mio miglior tennis, il campo era molto lento ma ho fatto del mio meglio e proverò a tornare l'anno prossimo per vincere. E' positivo aver raggiunto una finale. Ho tentato di tutto e spero di fare bene a Toronto e a Cincinnati, i prossimi tornei negli Stati Uniti. Quelli sono Masters Series e sono molto importanti per me". "E' una sensazione incredibile, per me è davvero un sogno", ha detto Del Potro dopo la vittoria. "Spero di vincere altri titoli nella mia carriera, ma il primo, penso che sia il più importante. E' stata molto dura, perchè era la mia prima finale. Adesso andrò avanti passo passo. Ma ora voglio soprattutto gustarmi questo momento".

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Federer:qualche chance sprecata, ma è stato un grande match


La pioggia gli ha dato una mano? Non eccessivamente. Alla fine era troppo buio per poter giocare? Inutile parlarne, tanto è andata così. Roger Federer non cerca attenuanti alla sua sconfitta a Wimbledon, ma non vuole neanche dare ad agenti esterni (leggi pioggia) meriti che sono invece da attribuire al suo gioco. "La pioggia? Ho perso la finale, quindi non credo che mi abbia aiutato un granchè" dice. "Quanto al fatto di essere stato artefice di un fantastico match che entrerà nella storia, certo, può essere un fatto bello, positivo, ma probabilmente lo realizzerò più avanti nel tempo. Che questo sia stato un grande match, è fuori dubbio. Ma finora non è esattamente quello che mi dà una bella sensazione. Da parte mia comunque sono convinto di aver giocato bene. Però ho sprecato troppe occasioni nei primi due set. Rafa ha giocato molto bene e sono feclice che non abbiamo deluso le attese. Sono soddisfatto del mio gioco. Ho fatto tutto quello che avrei potuto". Quando si parla di quel rovescio a rientrare con cui ha salvato un match point nel tie-break del quarto set, inutile dirlo, gli brillano ancora gli occhi. "E' stato un colpo di un'importanza incredibile. Probabilmente è stato uno dei primi passanti di rovescio che sono riuscito a ribattere di tutto il match. Salvare quel match point è stato grandioso, specialmente, penso, dopo quel colpo di Rafa. Lui aveva colpito di dritto, e sembrava avesse chiuso il punto. Il suo passante sembrava davvero ottimo, vincente. Così per me essere riuscito a venirne fuori in questo modo mi ha dato un feeling eccezionale. Sono riuscito a portarlo al quinto set, è stato grandissimo. Ho pensato a quel vincente l'anno scorso nel quinto set, a quel momento, ho pensato che forse sarebbe bastato. In realtà non lo è stato". Anche Roger è d'accordo: si è trovato davanti un Rafa che sa giocare meglio sui campi veloci. "Ha giocato bene. Era solido e resistente come il solito Rafa che conosciamo. Ma ha sicuramente migliorato il suo gioco. Penso comunque che stia giocando bene dall'inizio dell'anno. Sta giocando meglio sui campi veloci. Non penso che abbia bisogno di un match come la finale di Wimbledon per dimostrarlo. E' un gran combattente, un grande giocatore". I tuoi pensieri sul finire, quando il buio ormai incombeva? "Sull'ultimo colpo, non sapevo se fare un lungolinea o un incrociato. Ho scelto un incrociato e ho sbagliato. Forse non avrei sbagliato in altre occasioni. Chissà. Comunque ho continuato a giocare con la scarsa luce della sera senza discutere. Avrei detto qualcosa se avessi fatto il contro-break e fossimo arrivati sull'8 pari. Era impossibile andare avanti ancora. Sarebbe stato terribile per i fan, per i media, per noi, per tutti rimandare al giorno dopo. Ma cosa si poteva fare?". E invece il contro-break non è arrivato, e Roger ha dovuto cedere a Rafa nella semi-oscurità, come accadde tre anni fa nella semifinale del Roland Garros. Ma come giudica lo splendido match, Roger Federer? "Non siamo ancora abbastanza lontani per poterlo giudicare correttamente. Sono felice di quanto ci siamo impegnati sul campo, io e Rafa. E' stata una grande battaglia, ed è stata duara, tra tutti i ritardi dovuti alla pioggia. Ci sono stati alcuni punti grandiosi. Penso che abbiamo giocato al massimo fino alla fine. Nel tennis, ci deve sempre essere chi vince e chi perde. Ma io ho dovuto davvero dare il massimo per ritornare in gara. E non sono stato in grado di breakkarlo negli ultimi tre set, ma l'ho sempre attaccato proprio con quello scopo. L'atmosfera della luce che finiva ha reso tutto ancora più speciale, simile a quando Pete aveva vinto contro Rafter, proprio all'imbrunire. Speravo di poter essere io ad alzare il trofeo, ma non è stato così".


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venerdì 11 luglio 2008

Nadal:"Bravo Roger,ottimo torneo"


"Ottimo torneo. Mi dispiace, Roger". Ancora un "mi dispiace". Come al Roland Garros, a fine gara, ma questa volta solo nella stretta di mano a rete, Rafa Nadal si è quasi scusato con Re Roger di averlo battuto in finale. Il nuovo re di Wimbledon ha infatti risposto così a chi gli ha chiesto, dopo il match, cosa si siano detti i due giocatori al momento dell'incontro a rete, sul 9-7 per lo spagnolo del quinto, combattutissimo set. "Gli ho solo detto 'buon torneo. Mi dispiace'. Perchè so bene quando duro sia perdere una finale così. Ancora più duro dell'anno scorso. E l'anno scorso io ero stato molto, molto deluso, alla fine della partita. Lui è un grande campione, no? E ha un atteggiamento sempre positivo, quando perde e quando vince. Accetta sempre la vittoria e la sconfitta con lo stesso atteggiamento di umiltà. Non siamo grandissimi amici perchè viviamo in diversi paesi, e poi c'è l'inglese... Ma io ho sempre un grande rispetto per lui. Lo ammiro molto. E abbiamo una bel rapporto. Così contemporaneamente io sono felice per me e dispiaciuto per lui. Perchè anche lui meritava questo titolo". Il solito, incredibile fair play del Nino di Manacor... Che, alla domanda se si sia sentito vicino a perdere mentre stava giocando il quinto set, risponde: "Sì, sono stato vicino a perdere perchè ho avuto un break point contro. Ma ho giocato un ottimo diritto e dopo un buono smash. Sì, potevo perdere, ma ogni volta che rispondi, sei vicino a vincere, anche". E i ritardi dovuti alla pioggia? In questa materia, Roger ha più esperienza di te. "Anch'io mi sono fatto molta esperienza in materia, l'anno scorso". Quando fu costretto a giocare a più riprese, in diversi giorni, il match-calvario contro Soderling, vinto al quinto set. E quando giocò la semifinale il sabato, soltanto il giorno prima della finale contro Federer... Cosa hai fatto nelle interruzioni per la pioggia? "Niente. Cosa potevo fare? Sono rimasto negli spogliatoi, mi sono cambiato. Tutto qui. Non ho neanche potuto farmi una doccia per colpa delle bende alle ginocchia. Non sapevamo quando saremmo dovuti tornare in campo. Quindi potevi solo aspettare. Provare a scaldare i muscoli e rimanere tranquillo e carico. Ho ascoltao un po' di musica. E' tutto". Eri preoccupato della possibilità di non poter finire il match per il buio? "Sì. Nell'ultimo gioco, non vedevo niente. Era incredibile. Pensavo che avremmo dovuto fermarci. Se avessi perso l'ultimo gioco ci saremmo dovuti fermare, sicuramente. Ma nello stesso tempo, quando mi stavo preparando per servire, sull'8-7, mi sono detto che non ci potevo credere, non potevo vedere proprio niente". Sei il primo e unico che si è arrampicato fin nel Royal Box. Conosci bene il principe? "Ho incontrato qualche volta il principe. Così, beh, è sempre stato un piacere per me, e ho solo voluto ringraziarlo per essere lì a vedere la mia partita. E' una sensazione molto speciale, no?". Cosa ti ha detto lui? "Si sono congratulati con me, e poi ho parlato ancora un po' con lui negli spogliatoi, più tardi". Hai battuto Roger sulla sua erba. Adesso ti manca solo il veloce? "Ho vinto contro di lui sul veloce di Dubai, in finale. Non quest'anno, certo. Comunque adesso mi concentro sul prossimo torneo, Toronto. Se incontrassi Roger sul veloce sarebbe un'ottima cosa, visto che ci possiamo incontrare solo in finale, no?". Puoi cercare di dire cosa hai provato man mano che il match diventava sempre più difficile? Quali sono stati i pensieri che ti sono frullati in testa in quei momenti? "Non saprei. Mi sono concentrato su ogni punto. E' impossibile pensare molto, perchè se pensi troppo non giochi bene. Mi concentravo sul punto successivo, pensavo a giocare, punto dopo punto, no? Senza pensare al titolo, cercando di non pensare a niente".

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Starace cede a Tomas Berdych
Avanti Ferrer, Gasquet, Wawrinka


Fuori anche l'ultimo italiano rimasto in gara nei tornei post Wimbledon. Sulla terra rossa di Bastad, in Svezia, i primi due turni sembravano averci regalato uno Starace finalmente rinato, che era riuscito a liberarsi prima di Moya, e poi addirittura di Marat Safin, tornato ai suoi antichi fasti da star sull'erba dello Slam londinese. E invece è bastato Tomas Berdych ai quarti di finale per liquidare, in una partita senza storia, l'azzurro sopravvissuto finora: 6-3 6-2 il punteggio finale a favore del ceco. Potito non è riuscito a procurarsi nessun punto break, mentre Berdych ne ha vinti 3 su 6. Niente da fare anche per Flavio Cipolla, eliminato ieri a Gstaad da Youzhny, che oggi non è riuscito ad avere la meglio contro lo spagnolo Garcia-Lopez, vincitore per 4-6 7-5 6-3. Il russo ha ormai da tempo prestazioni altalenanti e sembra lontano dalla continuità dei suoi momenti migliori. Ha ritrovato invece forse la sua proverbiale grinta lo spagnolo David Ferrer: messo in difficoltà a Bastad, ai quarti, dal sempre insidioso Robin Soderling, ha dovuto cedere allo svedese il secondo set per poi tirar fuori tutta la sua rabbia nel terzo: approda alle semi con il risultato di 7-5 67 6-1. Avanza a Stoccarda Gasquet, che elimina lo spagnolo Montanes in due set, e arriva alle semifinali a Gstaad lo svizzero Stan Wawrinka, dopo una battaglia di tre set contro Canas vinta per 4-6 6-4 7-6. Domani affronterà Hanescu. Ancora una settimana di riposo per Federer e Nadal, che si godono qualche giorno di vacanza dopo le fatiche di Wimbledon: dal 21 luglio torneranno in campo per i due Masters Series americani. Il primo è a Toronto.

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giovedì 10 luglio 2008

Delusione Bolelli a Stoccarda
Resta in gara Starace a Bastad


A Stoccarda, in Germania, l'argentino Juan Martin Del Potro si è preso la sua rivincita contro Simone Bolelli, che lo aveva battuto al Roland Garros. E così, dopo l'eliminazione del nostro numero 1 Andreas Seppi, uscito a Gstaad addirittura al primo turno, da testa di serie numero 5, contro il qualificato Dominik Meffert, se ne va anche la giovane promessa bolognese. Che tra l'altro, dopo il forfait di Nadal proprio dal torneo di Stoccarda, sembrava aver davanti un'impresa tutt'altro che difficile, se non per vincere il titolo, almeno per portare a casa un po' di punti. E invece è bastato Del Potro a fermarlo al secondo turno: punteggio finale a favore dell'argentino 6-3 3-6 6-3. Sembra invece lanciato sulla terra rossa di Bastad, in Svezia, Potito Starace, che ultimamente non sembrava molto in forma. Potito ha già passato i due primi turni, eliminando prima Carlos Moya e poi Marat Safin. Adesso lo aspetta Tomas Berdych che, arrivato a Wimbledon come testa di serie, aveva deluso, uscendo al terzo turno da Fernando Verdasco. Qui in Svezia, dopo il buy, ha eliminato lo svedese Johansson per 7-6 6-2. Con l'azzurro se la vedrà domani, nei quarti di finale. Ancora in gara a Gstaad Flavio Cipolla, che affronta Youzhny: in caso di vittoria domani si giocherebbe i quarti contro Garcia-Lopez.

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mercoledì 9 luglio 2008

Masters, ecco i primi qualificati
i magnifici Rafa, Roger, Nole


Come numero uno della Race, sarà Rafael Nadal a guidare la pattuglia degli otto magnifici che parteciperanno quest'anno alla Masters Cup di Shanghai. L'Atp ha annunciato i nomi dei primi tre giocatori che si qualificano per partecipare alla prestigiosa gara di fine stagione, che si svolgerà a novembre nella città cinese. Nadal, con i suo 955 punti della Race, su cui si basa la graduatoria per comporre i Masters, è il primo, seguito da Federer, con 685 punti, e da Djokovic con 649. L'anno scorso in finale arrivarono il solito Roger Federer e, a sorpresa, lo spagnolo David Ferrer, che aveva giocato un Master formidabile. Tra gli altri candidati a partecipare all'appuntamento di Shanghai, ci sono Ferrer, Davydenko, Roddick, Nalbandian, Blake, Murray, Wawrinka.

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martedì 8 luglio 2008

Rafa Nadal: "Splendida partita"


Rafael Nadal è sicuro: la finale giocata a Wimbledon contro Roger Federer è la più grande partita della sua vita. Lo ha detto subito dopo il match, in conferenza stampa. "E' stata la partita più emozionante. E probabilmente anche la più bella". Per Rafa questa vittoria è stata "molto speciale". "Certo, è stato incredibile vincere per la prima volta ai French Open. Non voglio fare confronti fra gli Slam, ma Wimbledon è speciale per chiunque, no? La tradizione, tutto quanto. Così per me è più sorprendente vincere qui che in Francia". E sul green, definito in passato da alcuni spagnoli come "il terreno per le mucche", dice: "Io adoro giocare sull'erba, l'ho sempre detto. Quando ho perso contro Muller nel 2005 ho detto la stessa cosa, che adoro giocare su questa superficie. A volte, se ci sono giocatori con un bel servizio, il gioco è un po' noioso, ma di solito si può giocare, si può fare il proprio gioco. E se guardi le partite, in genere sono delle belle partite. Puoi giocare aggressivo. Non puoi stare troppo in difesa, ma puoi andare a rete. E' un gioco interessante. Penso che sia necessario capire bene questa superficie per avere dei buoni risultati qui".

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lunedì 7 luglio 2008

Nadal rinuncia a Stoccarda


Dopo la finale-maratona contro Federer a Wimbledon, Rafael Nadal deve rinunciare al torneo di Stoccarda per far riposare il ginocchio. Un appuntamento che il tennista spagnolo aveva messo in calendario e dove sarebbe dovuto essere la testa di serie numero 1. Rafa aveva già portato a casa il trofeo di Stoccarda lo scorso anno vincendo in finale contro lo svizzero Stanislas Wawrinka. La decisione è stata comunicata dallo stesso tennista, che oggi è arrivato a Stoccarda per annunciare il suo forfait agli organizzatori del torneo.

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Incredibile tennis a Wimbledon, incredibile vittoria di Nadal


E' passato subito in vantaggio, con il primo set vinto nettamente per 6-4, dopo un break iniziale che ha reso tutto molto facile. Nel secondo set, da 1-4, ha recuperato fino al 6-4. Terzo set in parità, interrotto dalla pioggia, e poi il recupero. Insomma, per Nadal questa finale di Wimbledon 2008 sembrava essersi aperta nel migliore dei modi. Poi, qualche interruzione di pioggia di troppo, e anche qualche matchpoint sciupato, hanno riaperto la partita e le speranze di Federer. Che non è tipo da non approfittare delle occasioni, quando gli si presentano. Finchè riesce. Molte le domande che sono state rivolte allo spagnolo dopo la partita su questo "incubo" del recupero di Federer. A cui lui ha risposto spiegando che "Roger ha un gran bel servizio. E un gran bel dritto. Così io ho cercato di giocare sul suo rovescio. Lui di solito sbaglia di più sul rovescio, ma stavolta ha fatto dei colpi di passante fenomenali. Così, quando ho perso il quarto set, poi, durante l'interruzione, ho pensato: bene, sto giocando bene, sto facendo bene, ho un buon atteggiamento, devo andare avanti così, aspettare, aspettare quello che succede. Mi sentivo sicuro, così ho continuato a mantenere la fiducia, anche nel quinto set. E sono molto felice di aver giocato con questo atteggiamento positivo e fiducioso per tutto il tempo, continuando a lottare. Vincere qui per me è una cosa incredibile". Incredibile: incredibile Wimbledon, incredibile Rafa, ma incredibile anche Roger. Ci sono stati momenti di tennis da brivido, soprattutto negli ultimi tre set, di un equilibrio assoluto: pochissimi errori, rabbia agonistica a mille da entrambe le parti, una concentrazione sempre palpabile sul campo. Dove si è consumata la grande rivincita di Rafa. Rafa che, l'anno scorso, dopo una lotta titanica arrivata al quinto set, aveva dovuto cedere lo scettro all'amico e avversario Roger. Ma che, avrebbe confessato successivamente, dopo la cerimonia di premiazione era scoppiato a piangere negli spogliatoi, sfogando tutta la rabbia e l'amarezza a lungo trattenute. E quali sono state le emozioni di quest'anno per il quasi certamente futuro numero uno del mondo? "E' impossibile descriverle, no?", dice lui "Non lo so. So solo che sono molto feclie. E' incredibile per me aver vinto un titolo qui a Wimbledon. Probabilmente è... è un sogno. Sempre, da quando ero un ragazzino, sogno di giocare qui, ma vincere è una cosa stupefacente, no? Per qualsiasi giocatore spagnolo vincere qui è una cosa incredibile. Per ogni giocatore, no, ma per uno spagnolo in particolare sì, perchè noi non abbiamo vinto molti titoli qui, e averne uno è incredibile".

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domenica 6 luglio 2008

Strepitoso Nadal a Wimbledon
contro il più bel Federer


Non ci sono parole per descrivere la partita che ha incoronato oggi Rafael Nadal a Wimbledon. Il match rimarrà nella storia del tennis, ma soprattutto segna un passaggio di consegne. Ormai è sicuro: Nadal è il vero numero uno del tennis mondiale. Lo ha dimostrato dopo una battaglia che non esito a definire leggendaria. A un certo punto, sembrava che tutto congiurasse contro lo spagnolo. Rafa conduceva due set a zero ma, proprio sul finire del terzo, una provvidenziale (per Federer) interruzione per pioggia spezzava il ritmo della partita e permetteva allo svizzero di ricaricare le batterie e di ritrovare fiducia. Tanto che, al ritorno in campo, la partita cambiava volto. Tutto si riequilibrava. I due giocavano assolutamente alla pari. E Federer si aggiudicava due set consecutivi al tie-break, il primo 7-5, ma il secondo sul filo del rasoio: 10-8. E per di più dopo che Rafa si era portato in vantaggio per 5-2 con due servizi a disposizione, e dopo che perdeva due match-point. Tutto da rifare per lo spagnolo, con Federer lanciatissimo, e carico, verso il suo sesto trionfo a Wimbledon. Il quinto set è stato un susseguirsi di emozioni incredibili, con entrambi i giocatori che hanno messo in campo un tennis super: Federer non mollava un colpo, i vincenti da entrambe le parti superavano di gran lunga gli errori non provocati. E lo svizzero aveva dalla sua parte anche uno straordinario servizio che non lo ha abbandonato fino alla fine: 25 gli ace a suo favore a fine match contro i 6 di Nadal. E anche i due giochi finali del quinto set, quelli che hanno regalato la vittoria a Rafa per 9-7, sono stati combattuti allo spasimo, senza nessun cedimento da parte di Federer. Rafa è riuscito a ribattere il servizio dell'elvetico con colpi di straordinaria efficacia; e anche l'ultimo gioco, sul suo servizio, non è stato scontato fino alla conclusione. Tanto che Federer ha annullato due match point. Uno spettacolo di perfezione assoluta. Quasi cinque ore di tennis straordinario e ineguagliabile.

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giovedì 3 luglio 2008

Già finito il sogno di Murray
Sempre e solo Federer-Nadal


Era l'ultimo che lo aveva battuto sull'erba, cinque anni fa. Ma oggi, contro Roger Federer, Mario Ancic ha potuto fare davvero poco, pochissimo. Il punteggio finale con cui Roger si è assicurato l'accesso alle semifinale a Wimbledon è di 6-1 7-5 6-4. Lo svizzero ha dominato con il suo gioco senza sbavature: attacchi sicuri ed efficaci a rete, ottimi servizi, con parecchi ace, e anche un'ottima difesa da fondo campo. Insomma, quello che è sceso in campo contro Ancic è stato un Roger Federer in ottima forma, fiducioso nei suoi mezzi e sempre molto carico. Niente da fare neanche per l'avversario dell'altro grande del torneo, Rafael Nadal. Davanti a lui Andy Murray ha perso gran parte dello spirito aggressivo che gli aveva permesso di risorgere lunedì sera, sotto due set e 4-5, contro Richard Gasquet. Lo spagnolo ha dominato fin dall'inizio, e in tutti e tre e i set si è assicurato il break dopo pochi giochi. Ha servito bene, ha martellato implacabile lo scozzese con il suo dritto micidiale, ma ha anche smashato, attaccato, servito molto bene. Un piccolo brivido, forse, nel terzo set: Nadal serve sul 5-4, nella identica situazione di Gasquet 48 ore prima. Sul 30-0 Rafa fa un errore gratuito, quasi gli fosse venuto il "braccino". Ma rimedia subito. Va sul 40-15 e chiude: il match è suo per 6-3 6-2 6-4. Lo aspetta il vincente tra Schuettler e Clement. Federer affronta il risuscitato Safin, che ha avuto la meglio contro un fin qui ottimo Feliciano Lopez.

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