mercoledì 30 aprile 2008

Spagnoli superstar a Barcellona
Domani il derby Nadal-Lopez


Ha provato a resistere all'inizio del match ed è riuscito a tenere il servizio fino al 4 pari, ma poi Potito Starace ha dovuto cedere il comando della partita al numero uno della terra rossa, Rafael Nadal, che ha passato il suo turno al torneo di Barcellona per 6-4 6-2 e affronterà ora un altro spagnolo, Feliciano Lopez (nella foto). Il mancino di Manacor ha detto che "questo è l'inizio di stagione migliore della sua vita". E che spera di andare avanti a giocare così ancora per molto tempo. Ma sono stati molti oggi gli spagnoli che hanno passato il turno qui a Barcellona: Lopez ha battuto Martin in tre set, il numero due iberico (e 5 al mondo) David Ferrer ha massacrato Trujillo-Soler (6-1 6-1), Robredo ha vinto contro Haase e Montanes contro il gigante croato Karlovic. Anche il nostro Volandri ha dovuto cedere le armi contro Almagro, che si è aggiudicato con facilità il primo set (6-4) mentre per il secondo ha dovuto giocarsela al tie-break contro il livornese. Già fuori l'inglese Murray: Andy ha dovuto cedere contro Ancic, che adesso incontra Nalbandian.

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Barcellona aspetta Nadal
In campo contro Starace


Prima apparizione di Rafa Nadal oggi sul Centrale di Barcellona, dove nel pomeriggio lo spagnolo affronterà Potito Starace. Intanto il torneo non ha mancato di riservare emozioni agli appassionati: il numero 7 al mondo David Nalbandian, che ai quarti di finale a Monte-Carlo aveva fatto tremare Roger Federer strappandogli il primo set per 7-5, ieri se l'è vista brutta con il suo conterraneo Augustin Calleri e ha avuto bisogno di tre set per passare il turno: 1-6 7-6 (7-2) 6-3 il punteggio finale a favore di David. Oggi dunque primo impegno di Rafa dopo la finale al Country Club di Monte-Carlo.

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martedì 29 aprile 2008

Barcellona: passano Starace e Volandri. E domani c'è Nadal


Il torneo di Barcellona è entrato nel vivo, e oggi sui campi dell'Open Sabadell Atlantico si sono visti personaggi del grande tennis, come il numero 7 al mondo David Nalbandian, contro Augustin Calleri. Protagonisti della giornata anche i nostri Filippo Volandri, che ha vinto facilmente (6-2 6-4) contro l'austriaco Jurgen Melzer, e Potito Starace, che ha invece faticato un po' di più contro Peter Luczak: 7-6 6-1 il punteggio finale a favore dell'azzurro, che dopo essersi aggiudicato il tie-break per 7-4 ha chiuso il match in scioltezza. Ottimo esordio dunque per i nostri, migliore fino ad ora di quello monegasco, dove "Poto" aveva dovuto cedere contro l'ecuadoreno Lapentti in tre set giocati tutti sul filo del rasoio. L'italiano è riuscito a prendere il ritmo sul rosso e, dopo una settimana di riposo, pare più in forma rispetto alla settimana scorsa. Speriamo che abbia risolto i suoi problemi alla schiena, che a Monte-Carlo lo avevano parecchio infastidito in quel brutto primo (e unico) turno giocato. Domani gli tocca niente di meno che Rafael Nadal. Naturalmente a farla da padroni qui a Barcellona sono gli spagnoli: ben 19 su 56 giocatori, con Nadal testa di serie numero uno e David Ferrer numero due. Molti i ritiri in questa seconda giornata di torneo: hanno lasciato per infortunio prima della conclusione del match il serbo Troicki contro Almagro, l'argentino Acasuso contro Lopez, l'altro serbo Tipsarevic contro Gulbis. Intanto a Monaco domani dovrebbe andare in scena il derby tra Seppi e Bolelli.

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lunedì 28 aprile 2008

Monaco: avanti Seppi e Bolelli
Volandri e Starace a Barcellona


Il torneo di Barcellona ha aperto i battenti. E domani scendono in campo due italiani: Filippo Volandri se la vedrà con l'austriaco Jurgen Melzer, Potito Starace con Peter Luczak, altro austriaco. E se il livornese, passando il primo turno, si troverebbe di fronte il vincente tra Almagro e Troicki, a Potito toccherà invece subito Nadal, che nel primo turno usufruisce del "buy" delle teste di serie. Intanto a Monaco il nostro Andreas Seppi ha liquidato con un 6-3 6-3 al primo turno il croato Roko Karanusic, convertendo cinque dei 14 break point a sua disposizione. Domani Seppi potrà riposare, in attesa di affrontare il suo amico Simone Bolelli, che si è sbarazzato di Marc Gicquel per 6-4 6-2. Insomma, la settimana della vigilia degli Internazionali di Roma per gli italiani si apre bene. La preparazione per l'appuntamento al Foro Italico procede.

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Nadal: il re dei record sul rosso
"Ma Roger è sempre il migliore"


Ha vinto 98 match su 99: Rafael Nadal, il fenomeno della terra battuta, ha numeri da record su questa superficie. Le 98 partite vinte sono la sua striscia vincente sul rosso, interrotta soltanto, l'anno scorso, dalla sconfitta, contro Roger Federer, in finale ad Amburgo. La sua vittoria, ieri a Monte-Carlo, è stata la quarta consecutiva: un'impresa simile riuscì solo al neozelandese Anthony Wilding, che vinse quattro titoli di fila qui al Country Club tra il 1911 e il 1914. Qui a Monaco Rafa ha vinto 22 match consecutivi: la sua ultima partita persa risale al terzo turno nel torneo del 2003, quando fu sconfitto da Guillermo Coria. E Federer è stato l'ultimo giocatore a strappargli un set: è accaduto nella finale del 2006. Allora le finali dei tornei si giocavano ancora al meglio dei cinque set, e Nadal vinse contro lo svizzero in quattro partite, per 6-2 6-7 6-3 7-6. Il mancino di Manacor aveva disertato l'edizione 2004 per infortunio. Nadal conduce per 19-1 le sue finali giocate sulla terra battuta, mentre con Federer nelle sfide dirette sulla terra conduce per 7-1. Considerando tutte le partite contro lo svizzero, è sempre Nadal avanti, ma per 9-6. Proprio per "colpa" di Nadal l'elvetico non è ancora riuscito ad aggiudicarsi il titolo del Roland Garros, l'unico del Grande Slam che manca ancora nel suo Palmarès. E' stato sempre lo spagnolo a sbarrargli la strada, da vero numero uno, incontrastato, della terra rossa. Ma cosa pensa Rafa del brutto inizio di stagione di Federer? Prima di arrivare in finale a Monte-Carlo e prima di aggiudicarsi l'Estoril i risultati del numero uno non erano proprio stati esaltanti. Nadal è comunque convinto che Roger rimanga il migliore. "Penso che meriti ancora fiducia" dice. "E' impossibile restare al cento per cento per tutta la carriera. Roger resta comunque il migliore al mondo".


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domenica 27 aprile 2008

Rafa Nadal racconta la sua impresa a Monte-Carlo


Un momento speciale. Così Rafa Nadal definisce la quarta vittoria consecutiva del Masters Series di Monte-Carlo, con il successo in finale contro il numero uno del mondo Roger Federer. "Ho giocato tutti i tornei molto bene quest'anno" racconta dopo la partita, vinta 7-5 7-5 contro l'elvetico. "Ma non sono mai riuscito a giocare bene l'ultimo match dei tornei: ho perso in Australia, a Indian Wells, a Miami... Così vincere per me oggi, per la quarta volta di fila, qui al Country Club, è un'esperienza molto, molto speciale. Probabilmente questo è uno dei più bei tornei del mondo". Com'è stato quando eri sotto 0-4 nel secondo set? "Ho pensato che potevo perdere il set, ma anche di provare a perderlo non troppo male, che so, 6-2, per andare al terzo set con un buon feeling. E allora ho provato a lottare su ogni punto perchè Roger stava giocando molto bene e io giocavo un po' dietro la linea di fondo, un metro indietro. Così lui teneva il controllo del campo, del punto, sempre, in quel momento del match. Dovevo andare un po' dentro il campo e provare a lottare per conquistare ogni punto". A quanto pare, è stata la strategia giusta.

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Federer: contro Rafa ho giocato bene ma non è bastato


"Penso di aver giocato bene. Non è stato bello per me venir raggiunto, nel secondo set, dopo aver fatto quattro ottimi giochi ed essermi portato in vantaggio sul 4-0. Ho lasciato che Nadal rientrasse in partita e lui è riuscito a recuperare. Di sicuro non ho giocato al meglio in quei momenti. Ma è dura contro Rafa e alla fine ha meritato di vincere, perchè è un grandissimo giocatore sulla terra battuta. Sinceramente per me questa è stata comunque una settimana positiva: mi sono salvato a stento dall'eliminazione nel primo turno, e poi ho battuto grandi giocatori fino ad arrivare alla finale. Oggi ho cercato di fare pressione su Rafa. Sentivo di poter vincere, se avessi giocato al meglio. E penso di non aver avuto questo sensazione l'anno scorso qui a Monaco. Tutte le volte che oggi sono stato breakkato, certo, non era questo che speravo, ma almeno sono anche stato capace di breakkarlo a mia volta in diverse occasioni, e questo è l'aspetto positivo. Forse il mio gioco d'attacco non ha funzionato bene come era accaduto in passato contro di lui". Sono state queste le dichiarazioni di Federer nella conferenza stampa del dopo-partita a Monte-Carlo.


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Monte-Carlo 2008: Rafa Nadal conquista il suo poker


Grande partita quella che si sono giocati Federer e Nadal davanti al mare di Monte-Carlo. Lo spagnolo ha vinto, ma lo svizzero non ha mai ceduto. E anzi, dopo un primo set in cui il maiorchino si è portato sul 7-5 tra una serie di break e contro-break, è riuscito a tirare fuori l'orgoglio e a "strappare" fino a un parziale di 4-0 che sembrava assicurargli la possibilità di giocarsi il trofeo al terzo set. E invece Rafa è riuscito a riagganciare Roger, e a superarlo sul filo di lana portandosi sul 5-4 approfittando di qualche errore di troppo dell'avversario, ma soprattutto tornando a imporre il suo gioco di scambi estenuanti e di tennis di classe e potenza. Federer invece sembrava un po' disorientato, non riusciva più a venire a rete come era accaduto nella prima frazione del set, diventava più falloso e cedeva a Nadal il controllo del gioco in molti momenti. Sul 5-4 per lo spagnolo il basilese si riportava in parità con il suo servizio, ma poi Nadal riprendeva in mano la situazione e concludeva il set con lo stesso punteggio del primo. Monte-Carlo da quattro anni è terra di conquista per il tennis spagnolo.

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sabato 26 aprile 2008

Gran finale al Country Club: Roger sfida Rafa nel suo regno


E' sembrata quasi una sfida quella di Federer al termine della semifinale vinta contro Djokovic. Anche se Rafa finora non ha perso neanche un set qui a Monte-Carlo, ogni match per lui è un gran dispendio di energia: macina gioco, picchia, corre. Insomma, sul campo si stanca parecchio. Quindi, non è detto che non abbia già speso parecchie forze in questi giorni. Questo il senso delle dichiarazioni dell'elvetico nel dopo-partita. Per dire che sì, la finale contro lo spagnolo se la giocherà con grande fiducia. Perchè qualche chance di essere lui quello che alzerà il trofeo è convinto di averla. Insomma, Federer gioca per vincere. E questo si sapeva. Ma quello che appare un tantino strano è che stavolta non ha riservato le solite, sperticate lodi al maiorchino, da sempre giudicato davanti ai microfoni il numero uno della terra rossa, il suo più grande e temibile avversario. Federer, in particolare, ha detto: "Anche se ha vinto 6-2 6-3 contro Davydenko, la partita è durata un'ora e mezzo: una lunghezza sorprendente per un punteggio simile". Insomma, Rafa potrebbe essere un po' "spompo" dopo questi match? Vedremo domani.

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I due re del tennis in campo
Monte-Carlo, il ritorno degli dei


Federer arriva in finale per ritiro di Djokovic, dopo aver vinto il primo set 6-3 e mentre conduceva il secondo 3-2. Pare che il serbo abbia lasciato per un problema fisico. Una partita che fino a quel momento era stata molto combattuta e molto ben giocata tra i due grandi talenti del tennis. E alla fine vedremo così ancora una volta Federer contro Rafael Nadal in finale domani. Lo spagnolo ha battuto Davydenko 6-3 6-2. Ma dopo la partita ha tenuto a sottolineare che quel punteggio non fotografa il vero livello di gioco del match, che per lui è stato molto duro. Insomma, la sfida con il russo non è stata una passeggiata per il mancino di Manacor. Davydenko ha messo più volte in difficoltà lo spagnolo, ma ha sofferto le grandi doti di Rafa sul rosso, con il maiorchino che ha, come è capace solo lui, approfittato dell'effetto del suo top sulla terra, con le rotazioni all'ennesima potenza che i suoi colpi sanno dare alla pallina. Domenica al Country Club dunque arrivano i due migliori. Ancora una volta. Federer a cercare di agguantare il suo primo titolo a Monaco e a continuare la sua preparazione verso l'obiettivo Roland Garros, Nadal con lo scopo di confermarsi numero uno del rosso e re di Monte-Carlo, dove ha vinto il titolo nelle ultime tre edizioni.

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A Monte-Carlo tornano i grandi: in campo scendono i quattro moschettieri del tennis


A Monte-Carlo scendono in campo i veri grandi del tennis. Alle semifinali arrivano i quattro migliori giocatori al mondo, Roger Federer torna a vincere e soprattutto a convincere, e lo fa contro uno dei giocatori che più gli hanno dato fastidio ultimamente, David Nalbandian. Ai quarti di finale Rafa Nadal ha sofferto per qualche gioco contro il picchiatore David Ferrer, suo "matador" nei due precedenti, ma recupera nel finale e si porta a casa un 6-1 7-5. Federer elimina dunque Nalbandian in tre spettacolari set: perde il primo per 7-5 ma poi riprende in mano la situazione, sfodera i suoi colpi migliori e il suo gioco più elegante e vince alla grande secondo e terzo set: 6-2 6-2.

Roger nel dopo-partita dice tranquillamente che si aspettava di giocare così (bene) dopo i primi due incontri e racconta: "Credo che il livello sia stato fantastico, oggi. Alla fine del primo set abbiamo giocato game veramente duri. Penso d’aver fatto un ottimo match. Ogni cosa è stata un po' più difficile, dopo il primo turno. Ma oggi ero molto contento di come mi muovevo e per me, sulla terra, è una gran cosa. Avrei potuto battere un pochino meglio, ma le statistiche, mi pare, sono molto buone. È sempre molto divertente giocare con David, ma anche batterlo!"

Piacevole la rivincita dopo Madrid e Parigi? "No, no… sinceramente non m’importava! Sono contento di aver vinto soprattutto perchè è un grandissimo giocatore. È un ottimo colpitore. Oggi è stato divertente batterlo soprattutto per questo, molto di più che per Madrid o altri incontri".

E i primi due incontri un po' "scialbi" contro Ramirez Hidalgo e Monfils? "In molti casi nella mia carriera non ho giocato bene nei primi turni e poi sono migliorato verso la fine. E’ una cosa normale. Ma essere così vicino alla sconfitta... non è poi così usuale, per me". Adesso l'unico obiettivo dello svizzero è fare bene nella stagione sul rosso in vista di quella vittoria al Roland Garros che ancora gli manca.


Ritorna Federer dunque, ma anched Novak Djokovic conferma di essere l'inseguitore più temibile per la coppia di testa. Con il suo gioco sicuramente più efficace sul veloce, è riuscito comunque ad arrivare in semifinale abbastanza agevolmente, sbarazzandosi senza problemi (6-0 6-4) di un giocatore del calibro di Murray. Nole ammette che affrontare Querrey e non Gasquet ai quarti lo ha aiutato, visto che lo statunitense non è uno specialista della terra, ma dice di essere pronto per Federer. "Fisicamente non ho speso molte enegie in queste tre partite. Mentalmente è stato estenuante. Ma non ho avuto lunghi incontri e lunghi scambi. Devo solo provare ad essere me stesso. Anche se giocherò contro il primo giocatore al mondo. Ci ho giocato molte volte. La sola volta che ci siamo incontrati sulla terra è stato due anni fa ed è stato un match duro in tre set (vinse Federer ndr). Io credo di avere delle buone possibilità. Quest’anno ho mostrato di avere abbastanza qualità durante tutto il torneo".

E Rafa, che in semi si ritrova Davydenko, dice tranquillamente che un po' di fortuna l'ha avuta nel finale del secondo set contro Ferrer ("sul 5-4 40-0 non si vince il set se non si è fortunati. Ma sono sempre stato presente. E mi sono concentrato punto per punto"), ma soprattutto sottolinea che il fatto di essere riuscito a superare momenti delicati nel suo derby contro David gli assicura una bella iniezione di fiducia. Il suo segreto nei momenti delicati? Il solito: essere concentrato su ogni punto e credere di poter risalire. Come è successo contro David. E contro Nikolay Davydenko? "Devo giocare il mio miglior tennis se voglio vincere".


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giovedì 24 aprile 2008

Ai quarti di Monte-Carlo un Roger Federer meno falloso, Rafa Nadal avanza in scioltezza


Ieri aveva fatto temere un po' tutti. La fatica che c'era voluta per Federer per battere Ramirez Hidalgo aveva lasciato grossi dubbi sulla situazione del numero uno mondiale. E invece oggi Roger ha rassicurato tutti, battendo in leggerezza Gael Monfils e qualificandosi per i quarti, dove se la vedrà con Nalbandian. Senza cercare di accorciare gli scambi, Federer ha affrontato il suo impegno sulla terra di Monte-Carlo con calma. Il servizio non l'ha assistito al massimo: nessun ace gli ha agevolato il compito. Ma alla fine il 6-3 6-4 premia un Federer molto meno falloso di quello della vigilia. Nadal se la dovrà vedere con Ferrer, da cui ha perso l'anno scorso al Masters, dopo aver eliminato l'altro spagnolo, Juan Carlos Ferrero. L'ultimo incontro sul rosso tra Ferrer e Nadal ha visto comunque vincitore il maiorchino: si incontrarono nel 2007 a Barcellona. A sorpresa Querrey batte Gasquet in tre set. Un risultato che "fa onore" a Seppi, eliminato proprio da Querrey alla vigilia. Davydenko fatica ma riesce a eliminare il tedesco Kohlschreiber in tre set, mentre Djokovic non lascia scampo a Murray. Domani, per i quarti di finale, sul Centrale del Country Club di Monaco sarà davvero grande tennis.

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mercoledì 23 aprile 2008

Andreas Seppi e Simone Bolelli:
la rivincita al Foro Italico?

Tennis italiano già fuori a Monte-Carlo. Non ce l'hanno fatta nè Andreas Seppi contro Sam Querrey, giustiziere di Moya al primo turno, nè Simone Bolelli contro Nikolay Davydenko, ad arrivare agli ottavi di finale. Seppi non ha dato il meglio di sè, era nervoso contro un avversario che non pensava fosse così pericoloso, mentre per Bolelli è stato difficile lottare contro un Davydenko in ottima forma. Bravo comunque il bolognese quando, nel secondo set, ha messo a segno un ottimo recupero sotto per 4-1 per arrivare fino al tie-break. Dove, però, ha dovuto cedere le armi.

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Roger Federer resiste a fatica, Rafa Nadal vola agli ottavi


Federer sopravvive allo spagnolo Ramirez Hidalgo, passa a fatica il primo turno a Monte-Carlo dopo aver rischiato seriamente di uscire subito. Ma cosa sta succedendo? Ormai sembra evidente: Roger non è più lui. E capire cosa gli stia capitando è davvero arduo. Nonostante tutte le sue rassicurazioni sul suo stato di salute, sul fatto che sta bene, che è pronto a tornare a vincere, pare ormai certo che qualcosa non vada. Vincere in tre set contro il numero 137 del mondo, Ruben Ramirez Hidalgo, sebbene su un terreno non amatissimo da Federer come la terra rossa, appare davvero incomprensibile. Poco mobile sul campo, poco incisivo, l'elvetico si è salvato soprattutto grazie agli errori dell'avversario. Alla fine del match però Roger non è stato poi così negativo e ha detto: "Sono insoddisfatto di come ho giocato ma domani è un'altra partita, un altro giorno, un altro avversario. E comunque, i miei ultimi sei match sulla terra corrispondono ad altrettante vittorie". Sarà. Intanto domani lo aspetta Gael Monfils, che ha battuto abbastanza facilmente Ivo Karlovic. Staremo a vedere. Senza storia invece il primo match (nel singolare, il doppio l'ha già giocato) di Rafael Nadal, che si è sbarazzato in due set (6-0 6-3) di Mario Ancic. Il re della terra è tornato?

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Roger Federer è pronto per la prima sfida sulla terra rossa


Roger Federer lo dice ancora una volta, forte e chiaro: sto bene e sono pronto a tornare a vincere. Un'intervista esclusiva sulla "Gazzetta dello Sport" riferisce dichiarazioni di fuoco del numero uno mondiale, pronto a tornare in pista per il suo obiettivo principale di sempre, quel Roland Garros che ancora manca nel suo Palmarès e che invece compare per ben tre volte nella lista dei trofei di Rafa Nadal. Federer assicura che i problemi di inizio stagione sono dovuti a quella fastidiosa mononucleosi, che lo ha colpito all'inizio dell'anno e che Roger si è dovuto trascinare a lungo. Adesso dunque Federer si giocherà con tutto l'impegno questo primo torneo sulla terra, in preparazione a Parigi, anche se precisa: "Io sono un giocatore naturale per questa superficie: ho sempre saputo di poter giocare bene e di vincere qua sopra, e di poterci battere anche Nadal". Cosa che è successa l'anno scorso ad Amburgo. Il re dunque promette scintille.

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Bolelli e Seppi: facile vittoria sulla terra di Monte-Carlo

Niente da fare per Volandri contro Murray: lo scozzese ha sbarrato la strada al nostro Filo, che ha dovuto cedere in due set contro il gioco aggressivo dell'avversario al secondo turno al Masters Series di Monte-Carlo. Va meglio per Andreas Seppi e Simone Bolelli, che passano il primo turno e adesso dovranno incontrare Sam Querrey e Nikolay Davydenko sui campi del Country Club di Monaco. Entrambi sono apparsi in forma e hanno ottenuto contro gli avversari punteggi piuttosto netti: Seppi ha battuto Augustin Calleri per 6-4 6-3, Bolelli ha liquidato Chela con un bel 6-2 6-2. E tutti e due nelle interviste del dopo-partita si sono mostrati fiduciosi e sereni. Entrambi saranno impegnati oggi sulla terra rossa di Monte-Carlo. Nessun problema per Djokovic, che ha vinto per 6-3 6-3 contro Ljubicic in un match che è sembrata più un'esibizione. Oggi scenderanno in campo anche i due re della racchetta: Roger Federer contro Ramirez Hidalgo e Rafa Nadal contro Mario Ancic.

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martedì 22 aprile 2008

Il sole di Monte-Carlo scalda Filo
Adesso lo aspetta Andy Murray


Niente male l'esordio per gli italiani al torneo di Monte-Carlo. Per adesso ne sono passati due su tre. Bolelli e Volandri superano alla grande il primo turno contro Chela e Mahut: adesso a Filo toccherà Murray, a Bolelli Davydenko, dal quale aveva perso, ma in tre set, a Miami, lo scorso marzo. Purtroppo è andata male al nostro numero uno Potito Starace: ha avuto la meglio l'ecuadoreno Lapentti dopo una maratona di tre ore e passa. Il primo set è andato a Lapentti al tie-break, il secondo all'azzurro sempre sul 7-6, ma Potito ha perso il terzo per 6-4. "Ho giocato male. Il mal di schiena ha pesato, ma soprattutto ero scarico", ha detto dopo la partita, visibilmente deluso. Qualche giorno di cure intensive per sistemare la schiena, e poi subito sotto per fare meglio a Barcellona, settimana prossima, e soprattutto a Roma. Volandri sembra avere ormai sotto controllo il suo disturbo al ginocchio: cartilagine consumata al 50%, è stato questo il verdetto dei medici. Unica soluzione: fisioterapia e ghiaccio. Filo con questo problema dovrà imparare a convivere (vai a vedere l'intervista su Sportmediaset). Il gioco comunque c'è, la condizione fisica pure. Oggi grande appuntamento contro Murray, sul centrale del Country Club. Lo scozzese fa sempre paura, ma non ama particolarmente la terra rossa, che è invece la specialità del nostro Filo. Chissà che non gli riesca il colpaccio.

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sabato 19 aprile 2008

Monte-Carlo, su il sipario
A Federer lo "scoglio" Djokovic


A Monte-Carlo Joker Djokovic toccherà a Federer. Sul tabellone del Masters Series del Principato, dalla parte del numero uno, ancora impegnato sulla terra rossa dell'Estoril presumibilmente fino a domenica per la finale, le teste di serie sono poi Nalbandian, che a meno di sorprese se la vedrà con lo svizzero già nei quarti, e Gasquet. Più agevole, ma non troppo, la parte del favorito Nadal, che tra i big dovrebbe incontrare, prima della finale, Youzhny, Davydenko e Ferrer. E se quest'ultimo sembra un po' offuscato dopo gli exploit del Masters di Shanghai (ma resta comunque numero 5 al mondo), Davydenko è quello che l'ha appena battuto, e nettamente, a Indian Wells, e che pare in un momento di buona forma. Il primo turno (anzi il secondo, visto che lo spagnolo usufruisce del "buy") potrebbe non essere esattamente una passeggiata: Nadal si ritroverà presumibilmente a giocare contro Ancic, in forte crescita negli ultimi tempi. Con gli italiani il sorteggio non è stato particolarmente cattivo. Andreas Seppi (andate a vedere cosa racconta alla vigilia del torneo su Sportmediaset) incontra l'argentino Augustin Calleri, 53 in classifica. L'unico match tra i due si giocò agli Us Open 2007. Seppi dovette cedere, ma in quattro set, 7-5 all'ultimo. Le possibilità di passare Andreas ce le ha, anche visto lo stato di forma attuale. Volandri affronta il francese Nicolas Mahut, che preferisce decisamente il veloce. E Starace aspetta un qualificato. Dovremmo stare abbastanza tranquilli.

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venerdì 18 aprile 2008

Gustavo Kuerten, l'ospite d'onore del Principato


Saranno il brasiliano Gustavo Kuerten, il russo Marat Safin, il croato Mario Ancic e il monegasco Jean-René Lisnard le quattro "wild card" del torneo di Monte-Carlo. Il brasiliano, professionista dal '95, ha vinto venti titoli, tra i quali tre Grande Slam e cinque Masters Series. A 31 anni Kuerten, che era stato numero uno, ha deciso di dare l'addio al tennis con un "tour" trionfale tra i campi che un tempo lo hanno consacrato grande campione. Prima tappa di questo tour sarà proprio il Masters Series di Monte-Carlo, dove Kuerten ha vinto nel '99 e nel 2001. Safin, vincitore degli Us Open nel 2000 e di quindici titoli, di cui cinque Masters Series, ha ritrovato negli ultimi tempi un'ottima forma fisica. E' stato uno degli artefici della vittoria della Russia nel turno di Davis contro la Cecoslovacchia battendo il numero 9 Berdych e questa settimana ha eliminato a Valencia Juan Carlos Ferrero, testa di serie numero quattro, proprio sulla terra battuta. Ancic è il primo giocatore dopo Bjorn Borg nel '73 ad aver vinto il primo match giocato sul campo centrale di Wimbledon: l'avversario era Roger Federer. Lisnard infine gioca nella squadra monegasca di Coppa Davis, ed è stato determinante per la qualificazione del principato contro la Grecia la settimana scorsa, vincendo i suoi due singolari. Con queste 4 wild card e con i vincitori delle qualificazioni si integreranno dunque i giocatori della "entry list": sabato il sorteggio per il tabellone.


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mercoledì 16 aprile 2008

Terra amata: Monte-Carlo, Nadal ai nastri di partenza


E' scattato il conto alla rovescia per Monte-Carlo. Se la stagione della terra battuta si è aperta già in questi giorni con Valencia e l'Estoril, sarà il torneo del Principato di Monaco a catalizzare l'attenzione sull'avvio in grande stile delle settimane del rosso. E lì per Rafa Nadal sarà il momento della verità. Il numero due del mondo arriva all'appuntamento del Country Club da superfavorito. Ma da mesi non vince un titolo, pur avendo raggiunto ottimi piazzamenti come la finale di Miami e la semifinale agli Open di Melbourne. Sembra che lo spagnolo abbia recuperato una buona condizione fisica dopo tutto il chiacchiericcio sui problemi alle ginocchia, che si trascina dagli Us Open. Prima di affrontare Davydenko in finale a Miami, aveva disputato partite ad ottimi livelli: bene con Berdych in semi, ma anche con Blake nei quarti. E' la costanza che preoccupa: gli up-and-down per Nadal ultimamente sono una realtà. Come è accaduto appunto nella sfida con Davydenko, dove il vero Rafa non è neanche sceso in campo. E dove il russo ha dominato senza problemi dal primo all'ultimo gioco, con Nadal che non riusciva a mettere in atto la minima reazione e si faceva a tratti letteralmente prendere a pallate. Certo, è proprio lo spagnolo a dire spesso nelle sue interviste che "this is tennis": si vince e si perde. Lo fa perfino Roger, ultimamente. D'altra parte, anche lo scorso anno Nadal era stato a lungo a digiuno, è vero, nella stagione del veloce, ma aveva spuntato il titolo a Indian Wells liquidando Djokovic in due set. Adesso arriva nel suo regno, nella stagione europea, dove l'imperativo è uno solo: vincere. Restando sempre "up", senza improvvisi "down".


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martedì 15 aprile 2008

Josè Higueras nuovo coach di Roger Federer?


Sembra che Roger Federer abbia finalmente trovato un coach: proprio in apertura della stagione sul rosso ha fatto sapere ai fan dal suo sito di aver "ingaggiato", anche se per ora in "prova", Josè Higueras come allenatore. I due sono già insieme al torneo dell'Estoril, dove il numero uno del tennis mondiale sta affrontando il suo primo impegno della stagione sulla terra rossa. La decisione arriva per Federer a quasi un anno di distanza dal divorzio dall'ex allenatore Tony Roche, abbandonato durante il torneo di Roma del 2007. Da allora il numero uno aveva fatto a meno di un coach. "Sono felice di dirvi che ho chiesto a Higueras, uno dei più rispettati e validi coach nel mondo del tennis, di lavorare insieme" scrive Roger ai suoi fan. "Josè in passato ha allenato molti tra i più grandi giocatori, tra i quali l'ex numero uno Jim Courier e Michael Chang. Passeremo insieme la settimana per verificare se possiamo formare una buona squadra".


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lunedì 14 aprile 2008

Italia sconfitta in Davis, ma stavolta non è una bocciatura


Nonostante l'eliminazione in Davis contro la Croazia l'Italia sembra davvero un'altra squadra rispetto all'anno scorso. Certo, forse si sarebbe potuto fare il colpaccio contro Karlovic e compagni. Ma sia Seppi sia Bolelli, e pure Starace nel doppio, hanno fatto il loro dovere e anche di più. Bolelli cresce ogni giorno, Seppi sta maturando velocemente e sta imparando a gestire i momenti difficili in campo, come ha dimostrato nel match maratona contro Cilic di domenica, e Starace è riuscito a lottare anche su un terreno che non è il massimo per il suo gioco. Insomma, gli italiani stanno tornando. E questa volta hanno perso davvero a testo alta.

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domenica 13 aprile 2008

Re Roger ci riprova. All'Estoril



Con Miami il pianeta tennis ha salutato la stagione del veloce per entrare in quella della terra rossa. In questa settimana molti giocatori sono stati impegnati con le loro squadre in Coppa Davis, nella prossima si giocherà l'anticamera del rosso, il torneo dell'Estoril in Portogallo (ospite d'onore Roger Federer, che comincia lì a "farsi il braccio" per la terra battuta), e poi, da domenica, si fa sul serio. Dal 20 al 27 aprile sarà la volta del Masters Series di Monte-Carlo, dove Rafael Nadal tenterà di fare poker: il maiorchino ha vinto le ultime tre edizioni sul terreno del Country Club, dove appare il re incontrastato. In tanti aspettano i tornei della terra battuta anche per chiarirsi le idee su questo bizzarro inizio d'anno della racchetta. I due re del tennis, Federer e Nadal, non sono ancora riusciti a portarsi a casa nessun torneo in questo 2008. E se lo svizzero aveva vinto il Masters di novembre, lo spagnolo aspetta un titolo dal luglio scorso, quando vinse l'International Series di Stoccarda. Ma è proprio su Federer che i dubbi avanzano: dopo aver dovuto cedere lo scettro degli Australian Open a Djokovic, il numero uno mondiale ha potuto fare ben poco in un altro dei suoi domini che parevano inviolabili, Dubai (fuori al primo turno con Murray). Per non parlare di Indian Wells e Miami, dove Re Roger ha di nuovo deluso. All'Estoril l'elvetico, quanto a ranking, ha tutto da guadagnare, visto che l'anno scorso non vi aveva partecipato. Il primo turno pare agevole: dovrà affrontare Olivier Rochus. Ma in finale, se tutto va come da pronostico, lo aspetta un Davydenko più insidioso che mai, viste le ultime performance. Il russo, fresco vincitore di Miami contro Nadal, non è esattamente un novellino della terra. Ci sarà da lottare.

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