giovedì 30 ottobre 2008

Federico, ciao: il triste addio dalla famiglia del tennis


Lo hanno ricordato in tanti, in questi giorni, dopo che Federico Luzzi se n'è andato, portato via da una terribile leucemia fulminante. Amici, colleghi, giornalisti Era un ragazzo di carattere, uno che si faceva voler bene. Bello, simpatico, e soprattutto troppo giovane per morire. Proprio adesso che stava recuperando terreno in classifica dopo un lungo periodo di squalifica per vicende che è troppo triste rivangare. Flavia Pennetta ha rinunciato a giocare al torneo di Quebec, e quindi alla possibilità di qualificarsi per il Masters, pur di partecipare all'ultimo saluto al tennista, al funerale ad Arezzo. E Nadal gli ha dedicato un ricordo commosso dal suo sito: "Voglio mandare un saluto e un forte abbraccio alla famiglia di Federico Luzzi, non volevo credere alla notizia della sua morte". Anche Rafa conosceva bene questo ragazzo e dalle sue pagine Web gli ha voluto dire un ultimo ciao, nel giorno dei funerali. "Mi sono allenato molte volte con Federico, era una bella persona, divertente, un italiano" scrive. "Tutti noi che siamo qui a Parigi, abbiamo parlato molto della sua morte, siamo tutti sorpresi e tristi. E' andato via uno di noi, uno della famiglia del tennis". Poi Nadal si rivolge a Federico e chiude così: "Spero che adesso, ovunque tu sia, ti trovi bene".


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martedì 21 ottobre 2008

Murray vince Madrid: cominciare bene mi ha dato fiducia


Due grandi campioni hanno dato vita a una sfida spettacolare sul Centrale di Madrid. E alla fine il pronostico è stato rispettato: Andy Murray ha battuto Gilles Simon per 6-4 7-6. Adesso il francese è a ridosso del gruppetto di testa, e può addirittura sperare di arrivare a partecipare al Masters di Shanghai, dove l'ultimo a qualificarsi fino ad ora è stato il russo Nikolaj Davydenko. "Non mi aspettavo di vincere il torneo" ha detto lo scozzese a fine partita. "Stavo giocando davvero bene in allenamento. Ma ho cominciato bene il torneo e questo mi ha dato fiducia. Rimanere stabilmente tra i top 4? Sono ancora molto lontano dai primi tre, anche se ho giocato alla grande negli ultimi mesi. Questi ragazzi però sono stati incredibili negli ultimi due anni, molto solidi su qualsiasi superficie e per tutto l'anno. E' ridicolo che, con tutti i punti che ha raccolto, Djokovic sia il numero 3 nel mondo. A questi livelli avrebbe dovuto essere il numero 1, almeno in certi momenti. Per raggiungerli ho bisogno di lavorare ancora molto duramente". Il francese, a proposito delle possibilità di qualificarsi per partecipare alla Tennis Masters Cup, dice. "Sono abbastanza vicino dopo questa settimana. Ma non sarà facile perchè sono rimasti pochi tornei. Non puoi permetterti di fare errori, devi vincere, devi fare il meglio e questo significa battere ancora giocatori come Federer o Nadal. Insomma, non sarà facile. Farò del mio meglio, ci proverò e se giocherò a Shanghai sarà una buona cosa per me, ma non sarà comunque la fine del mondo. Andy non ha giocato la Masters Cup l'anno scorso e oggi è il numero 4 del mondo".


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domenica 19 ottobre 2008

Sorpresa a Madrid: eliminati Roger Federer e Rafa Nadal


Finale assolutamente inattesa, quella di oggi a Madrid. Al match di chiusura di questo penultimo Masters Series di stagione non è arrivato nè Roger Federer nè Rafael Nadal. Fatti fuori, entrambi in combattutissimi match da tre set, il primo da Andy Murray, il secondo da un sorprendente Gilles Simon, che è riuscito ad avere la meglio su Rafa soltanto al tie-break del terzo. Sia lo spagnolo sia l'elvetico comunque non hanno ceduto le armi. Entrambi hanno lottato alla grande contro i loro avversari. Certo, se Simon può essere considerato un quasi outsider, non è così per lo scozzese, finalista agli Us Open, dove perse contro Federer, e vincitore quest'anno a Doha, Marsiglia e Cincinnati. Sarà un match tutto da gustare.

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lunedì 13 ottobre 2008

Rafael Nadal a Madrid: il "debutto" del numero uno


Rafael Nadal arriva per la prima volta nel suo torneo di casa, il Masters Series di Madrid, da numero 1 del tennis mondiale. E debutta al fianco del suo amico di sempre Carlos Moya in doppio con una vittoria contro la coppia Blake-Fish (4-6 7-6 10-5). Un bel modo di festeggiare la sua incoronazione, con il maiorchino che ha ricevuto dalle mani di Manolo Santana il trofeo per il nuovo re del tennis, in un campo centrale strapieno di tifosi. Nadal qui a Madrid aveva vinto nel 2005 sconfiggendo Ljubicic. E desso affronta il suo primo torneo dopo la sconfitta agli Us Open in semifinale contro Andy Murray. Stavolta il britannico è dalla parte di Federer. A Rafa, se i pronostici saranno rispettati, in semifinale toccherà Djokovic. Ma già domani, al suo primo turno in singolare, si troverà davanti un avversario di ttuo rispetto. Contro di lui scenderà in campo Ernests Gulbis, che ha appena battuto il tedesco Nicolas Kiefer. L'appuntamento è alle 20, in chiusura di una giornata con diversi begli incontri in calendario. Il nostro Fabio Fognini se la vedrà con Gael Monfils alle 11, mentre nel pomeriggio Simone Bolelli cercherà di realizzare l'impresa di battere Andy Murray. Serra affronterà Soderling e Llodra Ginepri, mentre Richard Gasquet cercherà di uscire dal suo momento non proprio esaltante contro Mardy Fish. A chiudere la giornata sarà il derby spagnolo tra Feliciano Lopez e Albert Montanes. Intanto in campo stasera ci sono Andreas Seppi contro Tommy Robredo. Andreas ha perso il primo tiratissimo set al tie-break ma ha dominato il secondo, vinto per 6-3. Si va al terzo e decisivo set.

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Simone Bolelli è tornato?
Ok il primo turno a Madrid


Al Masters Series di Madrid ci è entrato da "lucky loser", dopo aver perso nelle qualificazioni contro il belga Steve Darcis e recuperato all'ultimo momento grazie alla rinuncia di Marat Safin, ma almeno il primo turno Simone Bolelli lo ha passato abbastanza agevolmente. Due set (7-6 6-1) contro Nicolas Almagro gli sono bastati per arrivare al secondo round, dove lo aspetta Andy Murray, l'astro britannico ormai in grande ascesa, già qualificato per il Masters di Shanghai. Un successo quasi obbligato contro uno spagnolo davvero in pessima forma, ma anche una bella soddisfazione per il nostro Simone, che veniva da un gran brutto periodo, tra squalifiche dalla Davis a tempo indeterminato, sfratti dal club dove si allena abitualmente da tempo, il Forum Sport Center di via Cornelia a Roma e, dulcis in fondo, anche la wild card negata: la Federazione italiana ha pensato bene di dare quella a sua disposizione a Fognini, ben più indietro di lui in classifica ma più "gradito" ai vertici del Tennis azzurro rispetto al ribelle di Budrio. La vittoria di oggi, seppur sofferta soprattutto al primo set (break di Bolelli, poi contro-break e vittoria solo sul 7-6), dovrebbe essere una bella iniezione di fiducia per la nostra promessa. Che viene da mesi piuttosto deludenti. Dopo la bella prestazione di Wimbledon, Simone sembrava caduto in una semi-depressione. Fuori subito alle Olimpiadi contro Hanescu, aveva perso da Fognini a New Haven, subito da Wawrinka al primo turno agli Us Open, per poi deludere negli indoor, da Bangkok fino a Vienna. Domani, contro Murray, Simone non avrà proprio niente da perdere.

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