venerdì 16 maggio 2008

Djokovic vince in scioltezza Avanza anche Roger Federer


Sembra un rullo compressore Novak Djokovic. E sì che all'inizio della stagione del rosso sembrava che la terra non fosse proprio tra le sue superfici preferite. A vedere quello che sta facendo qui, e soprattutto quello che ha fatto a Roma, non si direbbe. Nole arriva in semifinale, dove incontrerà il vincente tra Nadal e Moya, senza aver perso un set, e soprattutto senza aver mai rischiato nulla. Niente ha potuto il povero Chela, liquidato con un 6-3 6-1, e poco anche il croato Karlovic con il suo servizio devastante. Ha creato qualche problema al serbo solo nel primo set, costringendolo al tie-break, per poi cedere le armi in un secondo set finito 6-3. E oggi Montanes, che pure ama molto la terra, ha potuto opporre ben poca resistenza a un Djokovic che gli ha affibbiato un secco 6-2 6-3. Ha convinto meno Federer, che si qualifica per la semifinale contro un Verdasco dimezzato da un infortunio alla caviglia e che ora incontrerà il vincente tra Kiefer e Seppi. "E' stato un match molto duro" ha detto lo svizzero a fine partita. "Verdasco è un giocatore con molto talento che ha la capacità giusta per mettere in difficoltà chiunque su qualsiasi superficie. Penso di aver giocato bene. Ho dovuto faticare parecchio perchè mi aspettavo che mettesse in pratica una tattica diversa. Si è limitato a un gioco molto difensivo, cercando di non sbagliare i servizi e di tenere in gioco il dritto. Pensavo invece che avrebbe tentato di più l'ace e di fare punto con il suo dritto. Alla fine, è stata una grande sfortuna il suo infortunio al piede, ma non penso che questo fatto sia stato determinante per la partita".

| supporto tecnico: Fuorimercato |

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