lunedì 26 maggio 2008

Guga tra lacrime e sorrisi
L'addio di Parigi a Kuerten


L'addio più triste è stato quello a Guga Kuerten. Il brasiliano, che qui al Roland Garros aveva vinto tre edizioni e che lo scorso anno era sceso in campo per premiare Rafael Nadal, quest'anno a Parigi è tornato da giocatore. Per perdere in tre set da Paul-Henri Mathieu (6-3 6-4 6-2), ma per essere applaudito come il vero grande trionfatore del torneo. La sua partita è stata un momento molto emozionante per gli spettatori accorsi ad applaudire uno dei personaggi del tennis più amati da giocatori e tifosi. Nonostante i problemi fisici che ancora lo assillano, Guga ha giocato, ed è piaciuto, più il personaggio che il suo tennis a dire il vero. Nel segno della nostalgia, è sceso in campo con il completo blu e giallo che aveva indossato per la sua prima vittoria qui a Parigi, nel 1997. E ha strappato applausi, lacrime, e tantissime espressioni di affetto. Alla fine della partita ha salutato il suo pubblico con queste parole: "Oggi sono la persona più felice. Qui sono a casa mia. Ho vinto tre volte il Roland Garros ma la vittoria più importante è il vostro amore". Ineguagliabile Guga: era stato lui anni fa che aveva disegnato un cuore sulla terra del campo per ringraziare i suoi tifosi. Ma la prima giornata al Roland Garros, oltre al momento della nostalgia, ha riservato alcune sorprese. A parte la vittoria parecchio sofferta di Djokovic, c'è stata subito l'eliminazione di Carlos Moya, che sulla terra è di norma abbastanza a suo agio. Lo spagnolo se ne va dopo una lotta di cinque set contro l'argentino Eduardo Schwank. Murray resiste, ma soffre e deve arrivare al quinto set per passare il turno contro il francese Jonathan Eysseric, e dice addio al Roland Garros il serbo Tipsarevic, battuto in quattro set dal resuscitato ecuadoreno Nicolas Lapentti.


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