domenica 25 maggio 2008

Nalbandian: Roland Garros più duro, ecco chi sono i giovani tennisti più pericolosi


Un bel modo per cominciare il Roland Garros? Sicuramente ottimo, quello che si è scelto David Nalbandian, che al primo turno dello Slam parigino ha sconfitto senza fatica il connazionale Carlos Berlocq (6-2 6-4 6-1). "Credo di poter giocare meglio" ha detto poi in conferenza stampa, "ma ho vinto in tre set. Non ho giocato troppo a lungo. Avrei potuto vincere il secondo set più facilmente. Ho avuto delle palle break, qualche chance. E ho finito 6-4: mi basta". Conosci il tuo prossimo avversario, il francese Jeremy Chardy? "No". Per te questi primi match sono sempre importanti? Che cosa ti è stato utile di questa partita? E' sicuramente un fatto positivo che tu l'abbia vinta in soli tre set. "Vincere in tre set è sempre meglio che giocare troppo a lungo. Questo non è stato comunque uno splendido match, ma mi ha permesso di trovare il ritmo, di migliorare il mio gioco. Come sempre ho fatto dei buoni punti, che mi permettono di migliorare". Dal punto di vista fisico, come ti senti? Come va il tuo avanbraccio? "Bene. Sono migliorato ogni giorno dopo Roma. Per il momento, tutto a posto". Il tuo look, con quei capelli, come mai? "Ne ho abbastanza di tagliarmi i capelli!". Dicevi che c'erano delle cose da migliorare. Di che cosa non sei soddisfatto oggi? "Ho fatto degli errori su parecchie palle break contro giocatori molto bravi, giocatori con cui hai bisogno di essere più attento. Non mi posso permettere più di fare questo tipo di errori. Per il resto, mi sembra che vada tutto bene". Hai un buon tabellone fino agli ottavi. "Bisogna andare avanti giorno per giorno. Sappiamo tutti che cosa significa giocare a Parigi. Alcuni giorni la superficie è più lenta, altri più veloce. A volte il gioco d'attacco dà più chance. Se si può vincere facilmente, è meglio. Quando arriveranno le partite più difficili, bisognerà fare il possibile per tentare di andare avanti. Bisogna giocare ogni match in maniera diversa. Normalmente, sono un giocatore che vince in quattro o cinque set, in match che dovrebbero avere invece un altro andamento. Approfitterò delle occasioni che si offiranno per vincere il più in fretta possibile". Come vedi il torneo? "Simile agli anni scorsi. Non vedo grandi differenze. Forse è un po' più difficile perchè arrivano dei giovani giocatori. Sono sempre più pericolosi. Ma la situazione è la stessa, forse più difficile". Quali sono questi giovani? "Ce ne sono molti: Gasquet, Djokovic, Berdych, Tsonga. Molti giocatori si fanno avanti e noi li rispettiamo". Hai davanti due sttimane di partite al meglio dei cinque set, con molta pressione addosso. Mentalmente è molto rudo. Secondo te qual è il giocatore meglio preparato ad aspettare ore e ore, a disputare le sue partite sulla terra battuta? "Rafael, è chiaro. Lo dimostra da anni. In questa stagione è stato incredibile, una volta ancora. E' davvero il grande favorito". Dopo tre anni d'assenza torna Coria. Come lo vedi? "Non è un giocatore facile. E' uno specialista di questa superficie. Dicono che giochi sempre meglio, che stia cercare di ritrovare il suo livello migliore di gioco. Vedremo cosa succederà".

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