lunedì 30 giugno 2008

Federer e Nadal senza rivali Wimbledon, una corsa a due?


Se le teste di serie numero 3 e 4 sono ormai dimenticate qui a Wimbledon, le prime due, Roger Federer e Rafael Nadal, sembrano sempre più lanciate verso la finale. I due eterni rivali si sono già qualificati per i quarti, ed entrambi dopo ottime prestazioni contro avversari tutt'altro che facili. Tre set sono bastati a Federer per sbarazzarsi di Lleyton Hewitt (7-6 6-2 6-4) e altrettanti sono stati sufficienti a Nadal contro l'ostico Mikhail Youzhny (6-3 6-3 6-1). E pensare che per Rafa la partita sembrava cominciata malissimo, con una scivolata sull'erba che lo costringeva a chiedere l'intervento del medico in apertura di match. Ma i tre minuti regolamentari sono bastati per rimettere in piedi il campione di Manacor. Il servizio oggi non ha aiutato tantissimo il mancino spagnolo, che ha messo a segno solo 3 ace, pochi per i suoi standard qui a Wimbledon. Ha però vinto il 78% delle prime palle e il 62% delle seconde. Ma soprattutto ha pressato il suo avversario con un gioco molto aggressivo che ha demolito il russo. Ai minimi termini gli "unforced errors": 13 per Rafa, ma pochi anche per Youzhny, che ne ha fatti solo 20. Anche Roger Federer archivia un grande match, dove la resistenza dell'australiano, vincitore di Wimbledon nel 2002, si è vista solo nel primo set, risolto dall'elvetico al tie-break. "Mi spiace che Lleyton abbia dovuto affrontare grossi problemi fisici in questi ultimi tempi" ha detto Federer. "Ma io non penso che oggi a lui la classifica interessi moltissimo. Penso che avrebbe le potenzialità per stare tra i top 10, forse anche tra i top 5. Ma secondo me adesso lui non pensa più di tanto al suo ranking. Credo che a Lleyton interessi esserci in uno Slam. E poter giocare contro di me... Certo oggi avrebbe voluto battermi. Se giocasse di più, potrebbe sicuramente essere al top". Adesso Federer affronterà Ancic, che lo sconfisse proprio qui a Wimbledon... "Allora, nel 2002, lo avevo sottovalutato" dice. "L'anno prima avevo giocato molto bene qui a Londra. Ed ero arrivato all'appuntamento di Wimbledon al top della classifica. Allora mi aspettavo che lui stesse indietro e accadde esattamente l'opposto. Poi, in campo, con Mario, non ero riuscito a fare il mio serve and volley, mentre all'attacco c'era andato lui. E io ero rimasto molto sorpreso dalla sua tattica. Aveva giocato molto bene fino alla fine. Da quella partita ho imparato che non bisogna mai sottovalutare l'avversario, qualunque sia la sua tecnica, qualunque sia la sua classifica". Federer ha sottolineato di essere felice del suo gioco qui a Wimbledon: la miglior risposta a chi, prima del torneo, aveva detto che era in calo. E su cosa lo accomuni e lo differenzi da Rafa, ha detto: "Siamo entrambi grandi combattenti. Lui è un mancino, io no. A lui piace fare un gioco completamente diverso dal mio. Abbiamo anche un carattere diverso. In effetti, non abbiamo molto in comune". Rafa intanto aspetta il vincente tra i due talenti Andy Murray e Richard Gasquet. Nella parte alta si è qualificato Feliciano Lopez, battendo Baghdatis per 5-7 6-2 3-6 7-6 8-6, mentre nella parte bassa Schuettler ha battuto Tipsarevic per 6-4 3-6 6-4 7-6.

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