mercoledì 4 giugno 2008

Il compleanno porta bene a Rafa
Grande festa con un triplo 6-1


Rafael Nadal si è regalato per il suo ventiduesimo compleanno una straordinaria vittoria sul suo connazionale, e ottimo terraiolo, Nicolas Almagro: 6-1 6-1 6-1 il punteggio della partita che garantisce allo spagnolo l'accesso alla semifinale, dove troverà Novak Djokovic, che ha battuto Ernests Gulbis per 7-5 7-6 7-5. Molti si aspettavano una partita un po' più combattuta, un po' più lunga di quell'ora e 44 minuti, durata del match di Rafa, gli hanno detto nella conferenza stampa riferita sul sito del torneo. Perchè pensi che sia finita così in fretta? "Prima di scendere in campo pensavo che sarebbe stata una partita molto dura perchè Nico ha un ottimo servizio. Ottimo rovescio, ottimo dritto. Il suo unico problema è come si sposta sul campo. Muoversi sul Centrale qui al Roland Garros non è facile. C'è sempre un po' di vento, e il vento cambia, e il campo è molto grande. Così, se non ci giochi tante volte è difficile adattarsi subito, all'inizio. Ma in ogni caso, penso di aver giocato un match molto completo. Lui ha fatto tanto errori, questo è certo. Ma io ho giocato molto bene, ho tenuto il controllo dei punti e degli scambi con il dritto. E toccavo bene la palla anche sul rovescio. Penso che il mio dritto abbia funzionato molto bene contro Almagro, sentivo molto bene la palla sul mio dritto".
APPUNTAMENTO CON LA STORIA
Rafa, stai giocando contro i giocatori
di oggi o contro la storia e contro i record di Bjorn Borg, che ha perso soltanto 32 giochi nel 1978? Fino ad ora, tu ne hai persi solo 25. Puoi permetterti di perdere solo sette game nei prossimi due match per ugugaliarlo. Lo sapevi? "Non è sicuro al 100% (ride). Sicuramente oggi sto giocando bene contro i miei avversari. Almagro ai quarti, Djokovic al prossimo turno. In ogni caso, sarà una partita molto dura quella che mi aspetta in semifinale. Djokovic sta giocando molto bene, così dovrò giocare il mio migliore tennis se voglio arrivare in finale". Come valuti il tuo gioco quest'anno? E' il miglior tennis che tu abbia mai giocato sulla terra? "Questo torneo è un po' strano. Sul Centrale è sempre un po' più difficile avere il miglior feeling, perchè è un campo molto grande. Ma comunque durante tutta la settimana del torneo sono migliorato. Gioco meglio ogni partita che passa, e sicuramente quello contro Almagro è stato il mio miglior match del torneo. Spero di continuare a fare sempre meglio". Puoi confrontare la tua qualità di gioco oggi con quella del passato? "E' impossibile fare confronti. Non ricordo. Non ricordo gi anni scorsi. E' molto difficile confrontare. Ogni anno hai un feeling diverso. Penso di essere un giocatore migliore oggi. Ho un gioco più completo. Ho più colpi nel mio tennis. Ho migliorato lo slice, ho più opzioni nel mio gioco".
FARE COME BORG? IO VOGLIO SOLO VINCERE
Finora hai giocato partite relativamente facili. Ma dai l'impressione di essere molto concentrato su ciascun punto come se volessi davvero vincere tutti i punti, uno per uno. Il fatto che tu potresti vincere come Borg per quattro volte consecutive è una motivazione in più per te? O è uno stress in più? "Io mi concentro sempre, in ogni torneo. Mi concentro su ogni singolo punto. Uguagliare Borg? Poco importa. Io voglio vincere il Roland Garros. Cerco di
conquistare il titolo ma la mia motivazione non è quella di battere il record di Borg. La mia motivazione è di vincere il torneo. E' tutto". E' difficile capire che cosa succede al fisico di un giocatore dopo 10, 11 o 12 giorni di torneo. Anche se le partite sono brevi, puoi spiegarci cosa succede alle tue braccia, gambe, spalle, man mano che il torneo procede e visto che oggi hai già giocato cinque match? "Nel mio caso quest'anno non è cambiato molto. Non ho giocato match molto duri, e sono in semifinale. E' vero, non ho perso nessun set, anche se il primo l'ho vinto per 7-5. Fisicamente dunque non ho nessun problema. Mi sento bene. E in più adesso ho due giorni per riposarmi. Questo torneo è un po' strano per colpa della pioggia. Quest'anno piove molto al Roland Garros. Ma io mi sento in piena forma, al 100%".
UN COMPLEANNO DA SUPERFAVORITO
Un giornalista, dopo avergli fatto gli auguri di buon compleanno, gli ricorda... che qui è il favorito. Poi: "Di norma il favorito non è sempre amato dal pubblico, ma non è il tuo caso. Tu sei sempre molto amato qui. Questo cosa significa per te? Significa molto per te aver vinto in questo Paese e davanti a questo pubblico, o pensi che tu potresti farlo anche se gli spettatori fossero contro di te? "Qui mi sento molto bene. La verità è che il pubblico è molto piacevole durante tutto il torneo, quindi posso davvero ringraziare i francesi. Non solo qui al Roland Garros. Quando gioco in Francia, a Marsiglia, a Parigi, a Bercy, la gente è sempre simpatica con me, così posso solo dire grazie". Dall'esterno, è sembrato che questo torneo fosse molto tranquillo per te. Ti senti calmo, o è comunque un Grande Slam di tensione? "Io non mi sento proprio tranquillo. Sento la stessa pressione di sempre. Mi sento sempre nervoso prima di ogni match. I risultati sono "calmi", ma il feeling, la sensazinoe no".
E ADESSO... C'E' JOKER DJOKOVIC
Se dovessi dire qual è il favorito per la semifinale contro Djokovic, saresti felice di dire che tu sei il favorito? "Non voglio esprimermi. E' un match molto aperto. Il match di Amburgo due settimane fa è stato molto difficile, quindi tutto può succedere". Hai la sensazione che più ti si conosce, più si è intimiditi dal tuo gioco? Oppure è il cambiamento di superficie che ha penalizzato Almagro? "Non credo. Credo che sia io sia lui abbiamo fatto un buon torneo fino ad ora. Fernando era a un ottavo, ha fatto un ottimo torneo, e Nicolas, arrivando ai quarti, anche lui ha fatto molto bene. Non dico che tutto sia andato bene per lui, ma la tensione non è sempre la stessa. In più, le cose si accumulano le une alle altre: lui non aveva mai giocato sul Centrale, ed è un campo difficile, e ci ha giocato contro di me. Ed è vero che io contro di lui ho giocato la mia miglior partita qui, al Roland Garros, quest'anno. Tutto questo ha fatto in modo che alla fine, per tutti questi motivi, il risultato sia stato 6-1 6-1 6-1. Non credo che sia successo così con loro perchè loro sono spagnoli e hanno più rispetto per me o che si siano sentiti più intimiditi nei miei confronti. No, credo che sia tutto il contrario". Cosa ti aspetti dalla partita con Djokovic? Continuerai a giocare allo stesso modo o sarai più aggressivo? "Spero che andrà come l'ultima volta, soprattutto se la conclusione sarà a mio vantaggio. Ma so benissimo che sarà una partita molto difficile. Quest'anno è lui il numero 1 (Djokovic è primo nella Race), è in ottima forma e gioca a un livello molto, molto alto. Ma nello stesso tempo, anch'io in questo periodo gioco molto bene, sono arrivato in semifinale in uno Slam, ho fatto degli ottimi tornei sulla terra battuta. Ma lui pure. Quindi, può succedere qualsiasi cosa. Io so bene che se non sono al 100% sarà molto difficile per me vincere questa partita. Quindi devo essere al 100%".
"VENERDI' MI ASPETTA UN MATCH MOLTO COMPLICATO"
In questa settimana Djokovic ha sempre vinto, ma con una certa difficoltà, mentre tu hai vinto molto agevolmente. E' una cosa positiva? Non avresti preferito avere prima un match un po' più difficile? "Ci sono due possibilità di interpretazione su questo fatto. Ognuno può dire quello che vuole. Forse il fatto di essere arrivato in semifinale dopo aver vissuto momenti di maggiore tensione oppure dopo aver perso più punti può aiutare. E il fatto di essere arrivato facilmente aiuta a non risentire dei momenti di tensione. Credo che tutte queste cose, siano solo parole, parole. Quello che conta è giocare bene sul campo venerdì e si vedrà chi vincerà. Alla fine ci abbiamo fatto l'abitudine a vivere questi momenti di tensione e a giocare questi match. Sarà un match complicato per tutti e due, ne sono sicuro". Rafa, tu parlavi del Centrale, di quello che significa per alcuni giocatori essere qui, in questo stadio; una cosa che li emoziona. Tu non ne hai risentito o forse non l'abbiamo sottolineato. Che atteggiamento dovrebbe avere chi arriva su quel campo secondo te, dopo la tua esperienza e nella misura in cui questo può avere una influenza sugli altri giocatori? "Non ho consigli da dare. Non facevo riferimento all'atteggiamento che Nicolas ha avuto, dicevo semplicemente che è un campo difficile, non solamente perchè è impressionante, c'è tanta gente, il Chatrier è un campo che ha una sua storia, che è grande. Ma soprattutto, perchè il modo in cui è orientato ha un impatto sul gioco: le distanze sono più difficili da gestire". Rafa, giocare contro Djokovic è sempre qualcosa di difficile e di pericoloso. Ma sulla terra rossa tu parti in vantaggio. "Ogni partita è diversa e aperta. E' quello che abbiamo visto ad Ambrugo. Ovviamente io preferisco giocare sulla terra in semifinale che sul veloce, ma lui può giocare uno splendido tennis sulla terra. Ha vinto a Roma, è arrivato in semi ad Amburgo, in semi a Monaco ha perso con me o con Federer. Ha anche raggiunto la semi qui a Parigi. Questa è la seconda volta consecutiva, quindi è un ottimo giocatore sulla terra, questo è chiaro".

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