giovedì 26 giugno 2008

Nadal: ecco perchè ho vinto


Dispiaciuto per quell'ingiustizia dell'arbitro, ma come al solito capace di andare oltre. Rafael Nadal, alle domande post-match a proposito di quel palese errore arbitrale su un punto delicatissimo, risponde addirittura dicendo di aver perso quel set, il primo contro Gulbis, non tanto in seguito a quella decisione, ma per colpa del suo brutto gioco nel game successivo. E continua passando a gioco e partita. La sfida per te in questo match è stata quella di trovare un modo per contrastare la sua grande potenza, il suo ottimo servizio. Hai cambiato tattica per vincere? "Certo. Ho cambiato un po' dopo il primo set, cercando di rispondere rimanendo un po' più indietro sul campo, soprattutto con il secondo servizio. Perchè all'inizio cercavo di giocare aggressivo sul secondo servizio, di andare dentro al campo, ma era impossibile. Con il primo, lo stesso, e anche qui era imposssibile. Lui serviva troppo bene. E anche il secondo servizio era molto difficile. Ma poi sono rimasto un po' più indietro e sono riuscito ad avere più controllo della situazione a quella posizione. Potevo giocare il primo colpo prendendomi più tempo, giocare colpi normali, non troppo forti, ma cominciare il punto". Quanto pensi che Gulbis possa diventare pericoloso con un po' di esperienza in più? "Sicuramente può crescere. Ma già adesso ha un ottimo servizio, un bellissimo diritto, una potenza incredibile". I giocatori spagnoli sono orgogliosi di quello che stanno facendo sull'erba. Sei contento dei tuoi progressi? Ti senti il leader dei giocatori spagnoli? "Prima di me è stato un buon giocatore di erba Feliciano Lopez, arrivato qui ai quarti di finale. Ferrero è arrivato al quarto turno. Quindi non so se sono io il leader. Probabilmente sono stato il primo, perchè Feliciano ha un ottimo servizio, una volée molto buona. Tutti dicono che Feliciano diventerà uno specialista di questa superficie. Ma probabilmente io sono stato il primo che ha fatto un ottimo risultato con un gioco normale: aggressivo da fondo, ma cambiando un po' la tattica. Ma sicuramente posso giocare allo stesso modo sulla terra o sul veloce, giocando da fondo e muovendomi molto, sicuramente giocando aggressivo. Ma penso che tutti finora stiano cercando di giocare in questo modo in Spagna perchè è il nostro gioco. Il nostro gioco non è quello di andare a rete. Ma probabilmente in passato è stato un po' un errore provare a cambiare a fondo il tuo gioco sul green..." Sei soddisfatto di come hai giocato oggi su questa superficie? "Molto soddisfatto della mia vittoria. So che ho avuto un avversario molto difficile. Lo sapevo prima di scendere in campo. Questa vittoria è molto importante per me". Lui ha giocato molte smorzate oggi. E tu non hai trovato molte contromisure a questo colpo. "No". Cosa intendi fare per migliorare in questo senso? "Cambiare un po' le tattiche. Probabilmente un'altra smorzata. Oggi non ho mai fatto un'altra smorzata in risposta a una sua smorzata". Tu sei molto giovane, ma lui è ancora un teen-ager. Ti fa sentire vecchio giocare con un diciannovenne? "No. Ma, che sia fortuna o sfortuna, io ho sei anni alle spalle nel circuito. No, direi che mi sento giovane. Mi sento come uno che ha 22 anni, quindi molto giovane. Ma se si parla di un giocatore di tennis, non è la stessa cosa".

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