martedì 3 giugno 2008

Almagro, l'avversario di Nadal:
"La miglior difesa? L'attacco"


Sarà Nicolas Almagro l'avversario ai quarti di finale per Rafael Nadal. Un ottimo giocatore sulla terra battuta, che però non ha mai superato il secondo turno al Roland Garros. Un po' una contraddizione, che Nicolas ha cercato di spiegare in conferenza stampa dopo il match degli ottavi, dove ha battuto il francese Chardy. Penso che la differenza principale rispetto al passato è che sono molto più maturo, più sicuro, più tranquillo in campo. Credo che questo lo si sia potuto notare contro Chardy. L'ambiente era piuttosto ostile. Non era molto piacevole. C'era molto rumore, molto brusio. Non so se fosse per qualche motivo particolare. Adesso capisco perchè Rafa dice che i francesi sostengono molto i loro giocatori. Ho saputo mantenere la freddezza, sono rimasto sempre molto calmo e tranquillo. Ho avuto qualche possibilità quando dovevo rimontare tre break. Tempo fa, avrei perso il set. Non sarei rimasto concentrato. Ma credo di essere cresciuto sia come persona sia come giocatore di tennis". Hai lavorato con uno psicologo dello sport? "Sì, ma soprattutto su di questo ho lavorato con la mia famiglia e con Antonio, il mio coach. Se ho lavorato su qualcosa di specifico? Non esattamente. Abbiamo lavorato sulla mia vita di tutti i giorni. Ho cercato di capire cosa volevo. Prima non ero forse così consapevole quanto oggi, e questa è la cosa più importante. Ho conquistato la fiducia nel mio tennis. E la fiducia in me stesso. E così sono arrivato ai quarti di finale al Roland Garros". Rafa ha perso solo 22 game in 4 partite. Sta giocando bene. Tu hai giocato contro di lui due volte sulla terra e hai perso, ma l'ultima volta è stata nel 2006. Che cosa ti aspetti adesso? "Penso che l'ultima volta che ho perso sulla terra era in semifinale. Era stata una partita molto difficile. Ero 7-6 nel primo set e ho perso il secondo. Ma entrambi siamo cresciuti insieme come giocatori. Lui è riuscito a diventare il numero 2 e adesso ha addosso tutta la pressione che viene di conseguenza. Ma non è mai riuscito a diventare il numero 1. In compenso, è chiaro, per me lui è il numero 1. E credo che nel 2006 ero intorno al numero 30. Adesso sono 20. Credo che la salita nel ranking sia molto importante. Ma soprattutto credo che questa salita significhi che il mio tennis è molto migliorato, e questa è la cosa più importante". Il controllo delle tue emozioni è la ragione della tua crescita? "Certo. In passato Rafa era un avversario impossibile. Adesso, staremo a vedere. Oggi le cose sono diverse. Giocherò il mio tennis. Proverò a vedere se posso vincere". Come pensi di poter vincere contro Rafa? "Facendo più punti di lui. Devo essere molto aggressivo. Devo essere molto regolare ed essere cosciente che sarà un match molto difficile. Ma cercherò di giocare al massimo per vincere". Rafa è il numero 1 per te. Lo consideri il miglior giocatore? "Per me Rafa è il numero 1 perchè lo ha dimostrato. E' stato campione qui, finalista a Wimbledon. Lo considero numero 1 per come si comporta, è così tranquillo, così umile in campo, e ha lavorato molto sodo per guadagnare quello che ha guadagnato. E nello stesso tempo, è molto vicino a noi. Ci aiuta quando abbiamo bisogno. E' uno splendido amico. Per me è il numero 1. E' chiaro che sia il numero 1. E io vorrei che fosse il numero 1 per tutti, perchè credo che sostituirà Federer". Rafa ha appena analizzato il tuo gioco. Ha detto che tu dovrai correre e difenderti. "Proverò a non correre, allora. Proverò a far correre lui, a far giocare lui in difesa. E che faccia attenzione perchè la miglior difesa è un buon attacco. Penso che Rafa sia un giocatore di tennis molto completo. E' mancino ed è molto difficile giocare contro un mancino. Quello che devo fare è fare il mio gioco, il mio tennis, essere forte sul dritto, prendere l'iniziativa e fare in modo che il match sia il più lungo possibile. Il mio tennis non è forse quello che conviene di più al suo gioco, non è quello che lui preferisce. Ma dice che cercherà di farmi giocare più in difesa, e cerchero di giocare il più aggressivo possibile. Dalla linea di fondo, certo".

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