giovedì 31 luglio 2008

Rafael Nadal meglio di Borg?


Un servizio pesante e devastante, degno dei grandi del veloce, e risposte da fondo campo da antologia. Una performance superba, quella dell'esordio di Rafa Nadal contro Florent Serra sul cemento di Cincinnati. Lo spagnolo non ha lasciato scampo al francese, sconfitto con un secco 6-0 6-1. Se pensiamo che Bjorn Borg, il leggendario campione a cui ormai viene sempre più spesso affiancato il maiorchino, non ha mai vinto un Us Open, ed è stato a lungo numero uno del mondo senza neanche andare a disputare gli Australian Open (il veloce non era nelle sue "corde"), la vittoria di settimana scorsa a Toronto del mancino di Manacor e la spettacolare, e devastante, partita di Cincinnati qualcosa dicono sul valore di Rafa e sulla sua crescita agonistica, tecnica, tattica. E così Nadal sbarca al terzo turno al torneo di Cincinnati, risultato che in passato gli è riuscito soltanto nel 2005: lo scorso anno per lui il torneo dell'Ohio era stato un disastro, con lo spagnolo costretto a ritirarsi dopo pochi giochi al suo match di esordio contro l'argentino Monaco. Quanto al "sorpasso" su Federer, Nadal continua a schermirsi. "Sto pensando a Cincinnati. E' un torneo molto importante per me, un Masters Series. La posizione di numero uno in classifica è molto difficile da raggiungere, così posso solo fare del mio meglio e provare a giocare come ho fatto negli ultimi qattro mesi". Con quella contro Serra, Nadal ha messo a segno la sua trentesima vittoria consecutiva, risultato arrivato proprio in uno dei Masters Series che nella sua carriera finora gli ha portato meno fortuna. "Voglio giocare bene qui a Cincinnati: sarebbe la prima volta. Qui sono arrivato una volta ai quarti di finale. Si tratta probabilmente del torneo in cui ho fatto i miei peggiori risultati. E' il torneo in cui in passato ho giocato peggio se lo paragono agli altri Masters Series. Quindi il mio obiettivo adesso è quello di migliorare il mio risultato in questo Masters Series. Sulla questione del numero 1 in classifica, non saprei, perchè sono ancora il numero 2. Se diventerò il numero 1 un giorno, allora ci penserò. Certo, quello è un obiettivo. Se diventerò numero 1 sarò felice. Ma finora il mio obiettivo è continuare a giocare come sto facendo". Perchè Cincinnati è un torneo difficile per te? "Non saprei. L'anno scorso ero arrivato troppo stanco da Montreal. L'anno prima avevo giocato ai quarti, non era stato così male. Nel 2005, dopo aver vinto in Canada, avevo perso in maniera incredibile contro Berdych, ricordo, sprecando tre match-point a mio favore".


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