lunedì 28 luglio 2008

Toronto, adesso Rafa Nadal è grande anche sul cemento


L'americano Jesse Levine al primo turno (6-4 6-2), il russo Igor Andreev al secondo (6-2 7-6), poi Richard Gasquet ai quarti (6-7 6-2 6-1), Andy Murray in semifinale (7-6 6-3) e Nicolas Kiefer in finale (6-3 6-2). Ecco i punteggi delle partite vinte da Rafael Nadal nella sua ultima, per ora, marcia trionfale, che assicura allo spagnolo il settimo titolo dell'anno, il quinto consecutivo, al Masters Series di Toronto. Il mancino di Manacor fa un altro passo verso il vertice della classifica, dove il trono di Roger Federer è sempre più a rischio. La distanza tra i due campionissimi si è assottigliata a trecento punti, mentre tra Rafa e il numero 3 Djokovic c'è un abisso di quasi 1.300 punti. Questo importante risultato porta lo spagnolo a un soffio dalla vetta, ma soprattutto spazza via i timori della "parzialità" dell'efficacia del suo gioco. Se non fosse bastato il successo sull'erba di Wimbledon, è arrivato questo titolo sul cemento a provare che Nadal è diventato competitivo, ai massimi livelli, su qualsiasi superficie. Altro che "terraiolo di lusso". Se anche qui a Toronto gli altri big (leggi Federer e Djokovic) sono stati fatti fuori molto prima di poter incontrare Rafa, Murray e Gasquet sul veloce sono tutt'altro che avversari facili. E Rafa ha saputo gestirsi alla grande anche contro di loro. Per non parlare di Kiefer, che domenica ha dovuto capitolare in finale lasciando ben pochi brividi agli spettatori. Per Rafael Nadal sta per cominciare un'altra storia. Quella da numero uno.

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