domenica 10 agosto 2008

Anche Pechino sarà spagnola?


Qui si parrà la tua nobilitate: a chi, se non a Rafa Nadal, si può riferire questa solenne affermazione dantesca? Il neo numero 1 del mondo, dopo aver conquistato la più alta cima del ranking, è reduce da una pesante sconfitta contro il suo ormai diretto concorrente Djokovic a Cincinnati. E adesso, qui a Pechino, la sua nuova posizione ha bisogno di una conferma. In un momento in cui la pressione sullo spagnolo è più grande che mai. Su di lui si concentra anche l'attenzione dei non addetti a lavori e per di più il campione iberico deve anche fare gli scongiuri contro le "battutine" maliziose di chi è stato scalzato dal trono e non ha saputo accettare il tempo che passa ("Rafa numero 1? Durerà sei mesi al massimo"). Nadal dovrà fare bene in un ambiente completamente diverso da quello tradizionale dei tornei di tennis, in cui l'attenzione dei media e del pubblico, già impressionante normalmente, sarà moltiplicata. E come non bastasse, dovrà giocare sulla superficie per lui più ostica, il cemento, dove qualche risultato in passato l'ha ottenuto, ma dove non ha mai dimostrato grande continuità. Insomma, per lui vincere qui sarà un'impresa titanica. Di certo ce la metterà tutta, come è nel suo stile. E ha i numeri per farcela. Ne riparleremo tra una settimana.


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