domenica 3 agosto 2008

Djokovic ferma la corsa di Rafa
Il serbo in finale a Cincinnati


Ha vinto Roma, certo, è il numero 3 del mondo, è l'ultimo vincitore dell'ultimo Slam sul veloce, quello degli Australian Open. E il suo terreno preferito è proprio il cemento. Ma negli ultimi tempi la sua immagine si era un po' appannata. Pur rimanendo al terzo posto nel ranking mondiale, Novak Djokovic si era allontananto da Rafa Nadal, ormai nuovo numero uno al mondo, e, alla vigilia, la vittoria contro il maiorchino in semi a Cincinnati per lui sembrava un sogno, se non impossibile, ben duro da realizzare. Eppure ce l'ha fatta, e in due set, battendo Rafael per 6-1 7-5 sul cemento della città dell'Ohio. E ha interrotto la striscia vincente dello spagnolo, che durava ininterrottamente da 32 match. Si riaffaccia dunque il pericolo del 3. Perchè, se ormai è la matematica a dire che agosto sarà il mese del sorpasso di Rafa su Roger in classifica (nonostante la sconfitta nella notte contro Nole), la stagione sul cemento, quella tanto amata dal serbo, è appena cominciata. E la rincorsa potrebbe riprendere. Intanto Rafael prende la sconfitta sempre con il suo consueto buon senso. "Penso che Nole voglia essere il numero 1. Ma finora io il numero 1 non lo sono ancora diventato" risponde a chi gli chiede se Djokovic intendesse fermare la sua corsa verso la vetta della classifica. "Comunque io ho giocato un gran bel torneo qui a Cincinnati, arrivando in semifinale, e dopo aver vinto a Toronto credo di aver fatto il massimo possibile. Ho giocato la migliore stagione estiva della mia vita, e ne sono felice. Oggi lui ha giocato il primo set in maniera incredibile. Nel secondo io stavi meglio, e in alcuni momenti sentivo di giocare meglio di lui. Alla fine però mi ha battuto. Mi ha dato il break sul 5 pari. Così posso solo congratularmi con lui perchè ha giocato bene. Sappiamo com'è il tennis. Probabilmente io non ero al 100%. Durante tutto questo torneo spesso non ho giocato al meglio. Oggi penso di aver giocato meglio dei giorni precedenti nel secondo set, quindi sono felice di aver terminato il torneo con un buon feeling". "Nessuno è imbattibile ovviamente" è il commento di Djokovic dopo la partita. "Ma certo per il gioco che stava dimostrando in questi ultimi tempi tutti credevamo che non avrebbe perso così presto. Io ho solo tentato di non pensare alla sua striscia vincente e alla sua nuova posizione in classifica (anche se ancora non è ufficiale). Ho cercato di concentrarmi sul mio gioco e sul fatto che in passato l'ho battuto tre volte su questa superficie (semifinali Indian Wells 2008, semifinali Canada 2007, quarti Miami 2007), e so che cosa occorre per vincere contro di lui su questo terreno. Sapevo di dover essere aggressivo e di non potermi permettere di perdere le occasioni che mi avrebbe concesso. E l'ho fatto". Adesso in finale Djokovic incontrerà Andy Murray, che proprio settimana scorsa lo aveva eliminato a Toronto in due set.

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2 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

come è la storia di rainer schuettler che non può andare a Pechino solo perchè a Giugno non rientrava tra i primi 50? ma che razza di scandalo è questo se non si permette a un campione come il tedesco ormai a fine carriera di partecipare ai suoi ultimi giochi?

4 agosto 2008 alle ore 02:21  
Anonymous Anonimo ha detto...

Schuettler alla fine a Pechino ci sarà: ha vinto l'appello al tribunale dello sport di Losanna e quindi parteciperà ai giochi.

5 agosto 2008 alle ore 09:53  

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