mercoledì 13 agosto 2008

Federer, oggi la grande sfida


Dopo quella prima partita maledetta (per Roger), alle Olimpiadi di Atene di quattro anni fa, i due, Federer e Berdych, si sono incontrati altre sei volte, l'ultima agli Australian Open di quest'anno, ai sedicesimi. E ha sempre vinto lo svizzero, che fosse sul veloce, sulla terra rossa, o sull'erba. Oggi lo scontro si ripete e l'ancora numero 1 del mondo potrebbe vedersi ripresentare davanti i fantasmi olimpici greci, come nel suo primo giorno di allenamento qui a Pechino, quando il tabellone aveva scritto "Berdych" mentre in campo davanti a lui c'era l'amico e compagno di doppio, nonchè connazionale, Stan Wawrinka. La partita dipende tantissimo dallo stato di forma di Berdych, assolutamente discontinuo da sempre. Fuori contro Seppi a Cincinnati, a Miami aveva capitolato soltanto contro Nadal dopo aver eliminato Tursunov e Andreev senza fare troppa fatica. E anche contro il maiorchino vanta una serie di confronti diretti più che lusinghiera, con le sue tre vittorie ottenute contro le quattro sconfitte. Oggi è numero 20 del mondo, ma in un tempo non troppo lontano, l'anno scorso in questo periodo, è stato numero 9, finora il suo best ranking. Berdych infine sul veloce si trova a suo agio: il duro fa bene al suo servizio, e i 14 ace messi a segno nella partita contro Seppi lasciano intendere che la battuta funziona. Non sarà sul velluto neanche la partita che aspetta Rafael Nadal: lo spagnolo affronta oggi Igor Andreev. Mentre però Nadal ieri ha vinto in due set contro Hewitt (6-1 6-2), il russo ha dovuto arrivare al terzo per sbarazzarsi di Llodra (6-4 3-6 6-1). E la stanchezza, in un clima da umidità record come quello che c'è in questi giorni a Pechino, potrebbe avere la sua importanza.

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