lunedì 4 agosto 2008

Il trionfo di Murray a Cincinnati
dà una mano a Rafael Nadal


Era la brutta copia del Novak Djokovic che aveva eliminato Rafa Nadal alle semifinali del Masters Series, ieri sera, l'avversario di Andy Murray in finale a Cincinnati. I due hanno dato vita a una partita squilibrata a favore dello scozzese. Tanto che il punteggio finale, 7-6 7-6 per Murray, non rende giustizia all'andamento del match, in cui il britannico è parso decisamente superiore, nonostante anche dalla sua parte gli errori gratuiti siano stati parecchi. Portandosi a casa il trofeo americano, lo scozzese ha dato una grossa mano a Nadal. Lo spagnolo riesce infatti così a tenere a distanza nel ranking (oltre mille punti) il serbo, che resta per lui la principale minaccia e che appare in grado di insidiare la sua ormai certa nuova posizione da numero 1 in classifica. In una partita ostica e spigolosa Murray, a cui il carattere di certo non manca, è riuscito ad approfittare del momento decisamente "down" del serbo, aggiudicandosi il match e impedendo a Djokovic di ottenere il terzo titolo della stagione dopo Indian Wells e Roma. Era dal 2003 che un inglese non vinceva un titolo Masters Series: in quell'anno fu Tim Henman ad assicurarsi il titolo di Parigi Bercy. "E' meraviglioso vincere il tuo primo torneo importante, e farlo con un match come questo è ancora più speciale", ha detto Murray. "Sono arrivato alle semifinali quattro volte prima di questa settimana, e ogni volta ho perso contro giocatori molto duri. Questa settimana sono riuscito a giocare bene tutto il torneo, e anche se lui ha avuto una chance quando è tornato fuori nel match, io ero davvero felice per il modo in cui ho lottato e sono rimasto in partita. Ho dovuto lavorare molto in allenamento per riuscire a vincere un torneo come questo, e questo risultato mi fa capire che ne è valsa la pena". "E' diverso quando tu giochi contro un avversario che ha un tipo di gioco simile al tuo", ha detto Djokovic dopo la sconfitta, confrontando il match contro Murray con quello contro Nadal. "Mi ha costretto a tantissimi unforced errors. Il campo è veloce, ma Nadal gioca palle alte che sono adatte al mio dritto. Lui invece gioca in slice e cambia ritmo sul mio dritto. E così io ho perso il mio ritmo di gioco. Insomma, non sono per niente contento di come ho giocato contro Murray. Potrei aver fatto molto meglio. Ho avuto delle chance che non ho saputo sfruttare".


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