lunedì 22 settembre 2008

Bolelli: "Nessun rifiuto, ecco perchè non sono andato in Davis"


Non si è fatta attendere la reazione di Simone Bolelli alla sanzione che gli è stata inflitta dalla Federtennis. Il giovane talento azzurro dice che l'accusa rivoltagli dalla Fit, di aver rifiutato la convocazione in Davis, non è vera. Il tennista è in Thailandia, dove parteciperà al torneo di Bangkok, e precisa in una lettera che la federazione era stata informata in largo anticipo, almeno dieci giorni prima delle convocazioni per questa Italia-Lettonia, della sua intenzione. Aveva comunicato ufficialmente ai vertici Fit la sua volontà di fare più tornei possibile sul veloce per guadagnare punti in classifica in vista degli Open d'Australia. Montecatini gli avrebbe intralciato questo programma, dal momento che la Davis si sarebbe giocata sulla terra battuta. Bolelli sottolinea di non essere stato spinto a questa decisione dal suo allenatore Pistolesi, come si è vociferato in questi giorni. E smentisce la voce secondo cui lo stesso Pistolesi si sarebbe scontrato con Nicola Pietrangeli. L'ex campione di tennis in un'intervista aveva detto che "chiunque rifiuti la maglia azzurra è come se sputasse sulla bandiera italiana" e Pistolesi avrebbe litigato aspramente con lui per telefono riguardo a questa affermazione. A proposito della telefonata Bolelli racconta: "Claudio lo ha chiamato semplicemente per chiedergli se fosse vero che avesse detto in un'intervista in diretta alla Rai che io avrei 'sputato sulla bandiera italiana'. Pietrangeli gli ha risposto di aver detto in generale che chiunque rifiuti la maglia azzurra è come se sputasse sulla bandiera italiana, ma di non avercela con me. Claudio gli ha fatto notare come oggettivamente, anche senza volerlo, tenuto conto del contesto, pur non avendo fatto il mio nome, quasi tutti hanno interpretato le sue parole come riferite a me, e che dunque mi ha additato alla pubblica disapprovazione, imputandomi, con una metafora grossolana e offensiva, di aver 'sputato' sulla bandiera italiana (che invece amo e rispetto): Claudio gli ha quindi suggerito di usare un linguaggio più corretto e rispettoso quando gli fosse capitato di parlare ancora di questa vicenda, per non ricadere nello stesso equivoco che di certo non ha giovato alla mia immagine. Il conseguente articolo di Lea Pericoli, riportato puntualmente dal sito Fit, accusa Claudio ingiustamente di aver 'minacciato' Pietrangeli e posso testimoniare che ciò è assolutamente falso". Inoltre Simone aggiunge ancora che in altre occasioni la Fit aveva rispettato la richiesta di altri giocatori di non partecipare agli incontri di Davis proprio per differenti impegni sportivi. Il riferimento è a Filippo Volandri, che aveva chiesto e ottenuto di non essere convocato in passato. Due pesi e due misure?


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