sabato 20 settembre 2008

Gulbis, vent’anni e un sogno: entrare tra i top ten


Si diceva che il Gulbis più pericoloso gioca sul veloce. Ma, a vederlo ieri, e oggi, sulla terra rossa di Montecatini contro il nostro Fabio Fognini, la prima impressione è che questo giovane e cortesissimo ragazzo lettone ha un tennis adatto a tutte le superfici. Ha tenuto il controllo del gioco, ha servito benissimo, ha aggredito, attaccato, smorzato, ma anche difeso alla grande. E il primo punto per la Lettonia lo ha portato a casa lui, in due tranche, quella serale di venerdì (7-6 6-1 il parziale), e quella mattutina di sabato, con un altro 6-1. Un brutto colpo al morale di Fognini, quest’ultimo set. Come mai una ripresa così negativa dell’azzurro? E’ lui, Ernests, a prendere quasi le difese del suo collega appena sconfitto. “E’ terribile tornare in campo sotto di due set. E’ una sensazione in cui è difficilissimo trovare le giuste motivazioni. Poi, un match giocato a due riprese ti toglie molte più energie di un match completo”. La Davis, la pressione, le aspettative: come la vive il fenomeno emergente Gulbis? “Aspettative? Ne ho io su di me. E sono quelle che contano. Continuo a lavorare per entrare fra i top 10. Voglio arrivarci, certo, e farò di tutto per raggiungere quell’obiettivo. Ma adesso penso solo a migliorare il mio tennis”. E su quale gioco preferisce, risponde: “Non ho una preferenza. Mi piace cambiare il mio gioco. Mi piace giocare aggressivo, ma anche dalla linea di fondo. Mi piace fare il serve and volley, ma anche giocare di tocco”. Insomma, più completo di così… E 20 anni appena compiuti.

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