giovedì 11 dicembre 2008

Rafa tra tennis, segreti e...
il grande incubo infortuni


di Marco Aceto

Dietro un buon giocatore c’è sempre un ottimo allenatore e la storia tra Rafa Nadal e suo zio Tony non fa certo eccezione.
Tutto il mondo tennistico e non ha imparato ad apprezzare le qualità straordinarie sia dal punto di vista tecnico sia umano del campione di Manacor e queste sono frutto della programmazione fisica, sportiva, psicologica messa in atto da un personaggio silenzioso, discreto e dedito al lavoro fino al sacrificio come Antonio Nadal, meglio conosciuto come "lo zio Tony".
Tony è stato il primo a credere che quel ragazzino gracile e con un talento tennistico ancora da definire potesse raggiungere il vertice massimo della classifica ATP e vincere Wimbledon, sorprendendo tutto il mondo: in pochi credevano che uno come lui potesse vincere anche fuori dalla terra rossa.
Negli anni Tony è riuscito a forgiare suo nipote, fino a farlo diventare quel fantastico guerriero che anima tutti i campi del mondo come i veri matadores che entrano nella “Plaza de Toros”.
Il segreto ce lo spiega proprio lui dicendoci che "per vincere tanto bisogna avere perseveranza e lavorare. Il tennis non è diverso dalla vita, devi avere dei valori importanti e una buona testa che ti aiuti a non mollare nei momenti di difficoltà. Ho visto tanti buoni giocatori vincere, ma molti di loro non riescono a farlo con continuità per tutto l’anno. Uno dei segreti del successo di Rafael è stato l'ingresso nel circuito professionistico quando era ancora molto giovane, affinché sentisse la pressione e acquisisse una grande resistenza alla lotta. Un’altra cosa importante è che quando Rafael scende in campo ha sempre la mente libera e perciò esprime il suo miglior tennis".
Lo zio Tony è un fiume in piena quando parla del suo campione: "Rafael è cresciuto in una famiglia semplice, pur avendo un altro zio che è stato un campione di calcio nel Barcellona e nella nazionale. Gli hanno insegnato ad essere corretto e serio in tutto quello che fa e queste peculiarità ti insegnano ad allenarti meglio e a non aver paura di fare dei sacrifici. La nostra nazione produce parecchi talenti perché i giovani possono giocare tanti tornei senza spendere molto nei viaggi. Non tutti magari diventeranno come Rafael, nella vita ci vuole anche fortuna”.
La giornata di Biella ha fornito a Tony l’opportunità per promuovere una serie di DVD che raccontano la sua storia di allenatore che saranno venduti in Spagna con il quotidiano sportivo “Marca”. Purtroppo non sappiamo se Rafael sarà presente all’inizio della stagione tennistica, perché la tendinite continua a tormentarlo. Noi confidiamo di vederlo perché sono in tanti a tifare per lui, il guerriero della “Plaza de Toros”.


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