martedì 16 dicembre 2008

Roland Garros: ma Federer
ci crede ancora?


Chissà se sarà questa la strada giusta per vincere il Roland Garros, il torneo finora proibito per Roger Federer. L'anno scorso Roger ci aveva provato con una programmazione fatta di una lunga preparazione sulla terra, quest'anno ci riproverà (forse) con una preparazione che riduce il rosso ai minimi termini. Quale sarà, adesso, la strategia dello svizzero? Nel 2008 il primo torneo sul rosso era stato quello dell'Estoril, subito dopo la maratona americana di Indian Wells e Miami. Una palestra facile facile, un torneo minore, quest'anno relegato tra i "250", dove la testa di serie numero 2 era Nikolay Davydenko e dove la vittoria Federer se l'era conquistata con relativa facilità, nonostante gli strascichi della mononucleosi e i malanni che ben conosciamo del 2008 federeriano. Poi c'era stato lo scoglio ben più tosto di Monte-Carlo, e qui Roger era arrivato in finale, dove era stato dominato da Rafa, che proprio sui campi del Principato aveva cominciato la sua cavalcata trionfale verso il vertice della classifica e verso l'oro olimpico. Grande delusione a Roma, dove era bastato uno Stepanek qualsiasi per mandarlo a casa, mentre il risultato migliore Roger lo aveva ottenuto ad Amburgo, dove quanto meno aveva impegnato Nadal fino al terzo set prima di cedere allo spagnolo. Quattro tornei sul rosso e due finali conquistate non erano stati sufficienti però per il traguardo più ambito, la Coppa dei Moschettieri del Roland Garros. Lì il solito Rafa Nadal in formato super aveva letteralmente spazzato via Federer, mai come in quell'occasione apparso in netto svantaggio sull'allora numero 2 del tennis. C'è da chiedersi come spera quest'anno, con due soli tornei prima del fatidico Slam parigino, di conquistare quel titolo che finora gli è sempre sfuggito, e sempre ad opera di Rafa. In calendario, prima di Parigi, Roger ha messo solo due impegni ufficiali sul rosso, Roma e Madrid. Gli basteranno per tentare l'attacco finale, la prossima primavera? Rafa, dal canto suo, arriverà a Parigi quasi sicuramente (anche se la sua programmazione non è ancora stata ufficializzata) con nelle gambe Monte-Carlo, Barcellona, Madrid, Roma. In Francia, a Monaco, andrà a difendere la sua finale e a tentare di conquistare il quinto titolo, a Barcellona difficilmente mancherà, anche se qui la certezza della sua partecipazione non c'è. Poi sarà sicuramente l'eroe di Madrid e tenterà di riconquistare lo scettro a Roma. Quattro tornei sul rosso, per il re della terra battuta, per prepararsi al quinto titolo sul rosso di Francia. E solo due per il primo dei pretendenti. Basteranno?


| supporto tecnico: Fuorimercato |

Etichette:

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page