mercoledì 7 gennaio 2009

Novak gran "maestro" a
Shanghai: per Djokovic
un 2008 tra luci e ombre


Proprio lui, che quest'anno ha fatto molto parlare di sè per il "medical time out", chiamato forse talvolta con troppa leggerezza, proprio lui, Novak Djokovic, numero 3 del mondo dal 9 luglio 2007, con una brevissima "ricaduta" al 4 il 6 agosto, ha vinto il torneo degli infortuni. Si chiama Nole infatti ed è di nazaionalità serba il re di Roma 2008. Il torneo dove Rafael Nadal ha ceduto per 7-5 6-1 al secondo turno contro il connazionale Ferrero per le vesciche ai piedi. Dove contro Murray si era ritirato l'argentino Del Potro. Dove Gonzalez aveva alzato bandiera bianca contro Almagro e dove lo stesso Almagro aveva rinunciato contro Djokovic dopo il primo set perso per 6-1. Dove la prima semifinale, quella tra Wawrinka e Roddick, si era chiusa sul 3-0 per lo svizzero: l'americano rinunciava per una problema alla schiena. E dove una finale assolutamente "anomala" vedeva di fronte Djokovic e il numero 2 elvetico, Stan Wawrinka appunto. Oltre a questo successo, piuttosto anomalo per uno che con la terra rossa non va molto d'accordo, Djokovic ha conquistato il primo Slam della stagione, quello a Melbourne, battendo l'outsider Tsonga, e ha chiuso l'anno con il titolo di "maestro" a Shanghai. Nel mezzo, in primavera, anche il titolo del Masters Series di Indian Wells, con una vittoria "stracciata" con Nadal (6-3 6-2) in semifinale e un successo in tre set contro il finalista Mardy Fish. Una finale a Bangkok, persa con Tsonga, un'altra a Cincinnati, ko con Murray, una terza al Queen's (vinto da Nadal) concludono il suo albo d'oro versione 2008. Risultati niente male, per carità, ma per l'uomo che "voleva farsi re", come era stato definito su "Match point", per il giocatore che da tempo urla ai quattro venti che è lui il numero 1 del futuro, beh, un tantino deludenti. Un paio di volte, al Queen's e ad Amburgo, nelle sfide con Nadal, Nole si giocava anche la seconda posizione in classifica. Avesse vinto quei match, avrebbe scavalcato lo spagnolo nel ranking. Ma non ce l'ha fatta. Lui resta numero 3, Rafa è numero 1.

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