martedì 3 marzo 2009

Davis, la forza della Spagna: rispetto e spirito di squadra


I giocatori spagnoli hanno cominciato in questi giorni a prendere confidenza con la terra rossa di Benidorm, Rafael Nadal ha detto che si trova benissimo con la superficie e ormai sono tutti superimpegnati negli allenamenti, sotto la vigile guida del neocapitano di Davis Albert Costa. Che, come scrive la "Marca", non nasconde di avere davanti un avversario molto ostico. "Sarà una gara molto dura" dice, "tra due grandi squadre. Io punto a conquistare i due punti contro il numero 2 serbo e il terzo tra il doppio e le due partite con Djokovic". Che sulla terra, va sottolineato, non ha mai dimostrato di essere molto a suo agio. Ma resta comunque il pericolo principale per gli spagnoli. Non sembra poter preoccupare invece il numero 2. Sia Tipsarevic sia Troicki sono buoni giocatori, ma decisamente da veloce. Per la Spagna il quinto uomo sarà Almagro, che affianca Nadal, Ferrer, Robredo e Lopez. Su chi giocherà singolari e doppio Costa dice di avere già le idee chiare, ma che preferisce prima decidere tutto con i giocatori. Ferrer viene da una sconfitta contro Djokovic, in finale a Dubai. Questo peserà sulla decisione? "Sappiamo che vincere contro Djokovic è molto difficile, perà sia David sia Tommy possono giocarsi le loro carte. In casa, sulla terra e al meglio dei cinque set, queste partite possono essere molto dure e molto combattute". Sulla squadra, dice che "abbiamo dovuto fare a meno di Verdasco (infortunato a una caviglia), ma abbiamo una squadra molto unita, da cui ci aspettiamo buoni risultati". Sulla scelta dei giocatori che entreranno in campo, su quelli selezionati e quelli scartati, dice: "Anche quelli che non sono stati scelti sono nomi importanti. La Spagna ha due o tre squadre di tennisi... Questa è la peggior parte per chi deve scegliere: dover scegliere alcuni ed escluderne altri. La Spagna ha un numero davvero grande di tennisti, ma purtroppo solo quattro giocano la Davis. Il bello è che tutti si sentano coinvolti e che in diversi momenti dell'anno possano comunque giocare". La Spagna parte da favorita: è la squadra ospitante, ha i tennisti migliori in classifica, difende il titolo. Questo significherà una pressione maggiore? "L'anno scorso abbiamo vinto la Davis con quella spettacolare finale in Argentina. Adesso si ricomincia da zero. Scenderemo in campo con grande rispetto per la Serbia, con la serenità che ci assicura il fatto di giocare in casa e di avere il pubblico dalla nostra parte, ma andremo avanti passo dopo passo". Con l'umiltà che caratterizza i giocatori spagnoli.


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