domenica 22 marzo 2009

Roger, ma dove sei finito?


Dov'era Roger Federer ieri sera, quando Andy Murray gli dava la batosta del 6-1 nel terzo set, in semi a Indian Wells? Dov'era quando buttava via tre palle, sul 15 pari 2-1 per Andy, terzo set, su servizio di Federer, regalando letteralmente il break della sua disfatta all'avversario? Dov'era quando regalava un altro break, 4-1 Andy, senza mettere in campo la minima reazione per il recupero? E dov'era quando, ormai alla disperazione, sul 5-1 Murray, servizio allo scozzese, andava sul 15-40 per poi cedere di nuovo, in un festival degli errori? Solido e sicuro con Verdasco solo un paio di giorni prima, Roger Federer sabato notte ha sprecato un'altra importante occasione per risalire. Ancora una volta dal campo non è uscito un Murray vincitore, ma un Federer perdente. Difficile capire cosa scatti nella testa dello svizzero quando esprime un tennis a dir poco penoso come quello che ha giocato nella terza frazione. Qualcuno dice che sia stato il (falso) infortunio di Murray a farlo andar fuori di testa. Ieri Roger voleva vincere. Doveva vincere. Avete visto come è uscito dal campo? Strette di mano frettolose a dir poco sia con Murray sia con l'arbitro, e poi via di corsa agli spogliatoi, giusto con un accenno di saluto, per pura cortesia, al pubblico, che lo ha tifato all'inverosimile. Mah... certo è triste vederlo incapace di reagire in questo modo. Poi ci sono le scuse degli affezionati. In fondo veniva da un mese e mezzo di stop... Forse deve ancora finire di sistemare il servizio... La schiena non è ancora a posto... Sarà. Purtroppo ormai la realtà è che il Federer di una volta in campo si vede solo a sprazzi. A regalare emozioni e grande tennis. Poi, inspiegabilmente, sparisce. La verità a Miami?

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